5. Ridere

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Harry si spalma un po' di bagnoschiuma al muschio bianco sulle spalle, rabbrividisce per il freddo del liquido azzurrino e si rilassa l'attimo seguente.

Quando esce si lega un asciugamano in vita e attacca il phon.

Il ripiano di marmo del lavandino è lurido, il dentifricio aperto è colato sul piano, una spazzola piena di capelli giace dimenticata in un angolo e le pasticche nel barattolo arancione di Louis fanno compagnia a un piccolo tubetto di gel da viaggio.

Harry accende il phon, si asciuga lentamente i capelli sentendo la sua cute scaldarsi ogni secondo di più.

Chiude gli occhi e si rilassa, sente l'odore pungente di erba penetrargli nelle narici.

Louis è tornato.

Harry non sa dove vada, ma non si sogna nemmeno di chiederglielo.

Sa solo che quando Louis torna è più felice di quando se ne va, o perché è fatto o perché è fumato, o perché ha finalmente placato alcune delle strane voglie che si ritrova ad avere.

Una di queste è il sesso.

Harry non avrebbe mai pensato che ci potesse essere gente tanto ossessionata dal sesso.Harry stacca il phon, lo ripone nell'apposito cassetto e mette un po' in ordine il piano del lavandino.

Rimette il tappo al dentifricio, ripone gli spazzolini nel bicchiere degli spazzolini, mette le pasticche di Louis vicino agli altri barattoli che da qualche giorno popolano la vetrinetta del suo bagno e si ravviva i capelli appena lavati con una mano.

Esce dal bagno, Louis fuma con la schiena appoggiata al muro e il sedere schiacciato contro le piastrelle fredde della casa del riccio.

Una nuvola densa si leva sopra la sua testa.

Prende il drum tra pollice e indice, se lo allontana dal viso ed espira.

Harry lo raggiunge, si siede di fianco a lui e copre entrambi con una coperta di pile.

Non dice nulla.

Le ginocchia a contatto, il calore che i loro corpi si scambiano insieme al drum rendono l'atmosfera molto intima.

Louis sta stringendo i denti, si sta trattenendo da ore.

Ha voglia di piangere ma non lo fa, si fruga in tasca e ingoia una pillola blu.

Harry guarda i suoi movimenti in silenzio, sente il respiro di Louis nell'orecchio, e i loro corpi si sfiorano sul pavimento freddo.

Harry recupera il suo telefono dalla tasca dei jeans, pigia i tasti velocemente e se lo porta all'orecchio.

Squilla.

"Harry! Stronzo quando usciamo?" Sbotta il ragazzo all'altro capo della cornetta dopo pochi secondi, Harry quasi si spaventa e sospira.

"Scusa se sono sparito." Dice solamente sperando che Zayn non inizi ad urlare.

"Non ti preoccupare." Risponde il moro, Harry sente un gemito e ridacchia.

"Ti ho disturbato per caso?" Suppone, volgendo lo sguardo al profilo di Louis che non ha smesso di guardare dritto avanti a se, ha le labbra dritte, il drum tra di esse e una leggera barba sul mento che lo rende più maturo di quello che in realtà è.

"Uh- si, ma non fa niente." Un sospiro eccitato di Zayn.

"Dimmi che è quello biondo ti prego." Implora il ricciolino fissando il naso dritto del castano.

Cinquanta SterlineWhere stories live. Discover now