1. Cinquanta sterline

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Harry non è mai andato a puttane. Non ci ha mai pensato ed effettivamente non ne hai mai sentito il bisogno.

Ma alla sua età di esperienze da fare ne ha ancora molte, andare a puttane non è la più nobile ma è comunque qualcosa che vuole fare prima di morire e dato che la vita è imprevedibile ci sarebbe andato presto.

Infatti quella stessa sera, con Zayn e la sua Range Rover che occupa due carreggiate al seguito, Harry si sta sistemando un ricciolo ribelle guardandosi nello specchietto.

"Non devi essere nervoso" Gli dice calmo Zayn ridendo beffardo.

"Malik, non sono affatto nervoso." Asserisce il minore spegnendo la luce che ha appena usato per sistemarsi il ciuffo, poi sprofonda nel sedile e chiude gli occhi.

Il pakistano ha da poco preso la patente ed Harry se ne accorge da come prende le curve o da come frena bruscamente, i due girano per circa mezz'ora per le strade poco affollate di una Londra ormai nel mondo dei sogni.

"Mmh ... Quella è vecchia."

Per la terza volta Harry rifiuta una ragazza che Zayn gli indica. A quel punto il moro è parecchio alterato e preferirebbe andare a farsi una bella dormita piuttosto che girare a vuoto.

"Senti Haz, so che non c'è un regolamento per andare a puttane ma sappi che non si scelgono! Caz-"

"Fermati! Cosa succede là?"

Harry lo interrompe, Zayn sbuffa infastidito e si sporge da sopra il volante per tentare di vedere oltre quella massa di persone che affolla la via nella quale sono capitati i due.

Harry, senza dare a Zayn nemmeno il tempo per capire quello che sta succedendo, scende dall'auto e sbatte la portiera violentemente, Zayn lo vede correre verso l'entrata di un edificio alquanto sinistro.

Il riccio si guarda intorno, quello che vede sono uomini che vanno dai venticinque ai sessant'anni, in fila indiana.

Harry aggrotta la fronte e si chiede cosa stia succedendo quando un ragazzo esce dalla porta rossa con un gran sorriso sul volto.

È alto, Harry lo nota subito, grandi occhi marroni, naso a patata e camicia sapientemente slacciata sui pettorali scolpiti.

Il ragazzo sorride a tutti, nessuno escluso, sorride anche a lui che si ritrova ad arrossire come un verginello.

Zayn lo affianca subito dopo, anche lui ovviamente viene rapito dal fascino di quel ragazzo statuario all'ingresso di quello squallido palazzo in quella squallida via.

Poco dopo, il ragazzo misterioso si fa strada nella folla e, sgomitando, raggiunge Zayn e Harry che lo hanno seguito per tutto il tragitto con lo sguardo.

"Sono Liam Payne. Seguitemi." Dice.

I due non se lo fanno ripetere e seguendo il profumo caramellato di Liam arrivano all'interno dell'atrio dell'edificio.

Luci stroboscopiche, alcool, piume, cuscini sul pavimento, tavolini bassi e camerieri mezzi nudi.

Harry spalanca oscenamente la bocca. Si ritrova a fissare insistentemente il profilo di due o tre ragazzi.

Zayn d'altronde fa lo stesso, il fatto che quei due avessero degli orizzonti molto vasti non era un segreto.

Nel loro college, e anche fuori, si era ormai sparsa la voce che sia il ricciolino sexy che il pakistano tentatore erano aperti ad ogni tipo di esperienza, soprattutto se si trattava di sesso.Harry perde di vista Zayn solo per un attimo e si ritrova trascinato nella mischia da un paio di ragazzi tutti tartaruga e ciuffi scompigliati.

Cinquanta SterlineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora