3. Non mandare nessuno

11.1K 516 82
                                    

Piove.

Louis avrebbe dovuto immaginarselo.

Odia bagnarsi di pioggia, eppure non si cura nemmeno di camminare sotto i cornicioni sporgenti delle case.

Rimane sotto la pioggia, le gocce gli colpiscono violente il viso, ma a lui non importa.

Arriva a casa e il profumo che ha lasciato la donna delle pulizie si sente ancora prima di mettere piede in salotto.

È tutto in ordine, come al solito, Louis odia il disordine.

Si ricorda solo quando è ormai sotto le coperte morbide di ammorbidente costoso che si è dimenticato di farsi pagare dal ragazzino del Cheshire.

Pazienza, pensa, la prossima volta si farà pagare di più.

Sempre che quel ricciolino ritorni, dopo la sfuriata che Louis gli ha fatto questi non è sicuro che voglia continuare a vederlo.

Louis decide che è meglio non pensare a quell'evenienza e si rigira verso la finestra.

Le tapparelle sono alzate, l'indomani si sveglierà all'alba se non si alza a chiuderle, ma Louis non ha voglia e si lascia cullare dal sonno.

Louis fa la puttana, ma non per questo non ha vissuto bene la sua breve vita.

Fa la puttana ma non significa che è un reietto della società.

Fa la puttana e un po' gli piace.

La sua infanzia non ha influito per nulla sulla vita che vive ora, negli ultimi anni i suoi genitori hanno comprato la sua felicità ma Louis non pensa sia questo il motivo che lo ha portato a prostituirsi.

Quattro sorelle, una madre instabile e un padre troppo ricco per rimanere a casa con la famiglia.

Quando la madre di Louis non era dallo psicologo lui si occupava delle sorelle, aiutava Charlotte a fare i compiti, dava da mangiare alle gemelle e giocava un po' con le bambole con Félicité.

Alla fine a lui piaceva fare sia da madre che da padre per le sorelle, almeno stava lontano dalle brutte compagnie.

Due mesi dopo i suoi 17 anni si era iscritto a letteratura, voleva fare qualcosa della sua vita, magari fuggire dalle responsabilità che gli gravavano sulle spalle.

I suoi si erano appena separati, la madre, non troppo sana di mente, aveva dato di matto, faceva avanti e indietro da casa ai pub dove si ubriacava e in cui rimaneva anche tutta la notte, toccava a Louis andare a prenderla a piedi, non importava fosse estate o inverno.

Louis tutte le mattine, con fuori ancora buio, s'incamminava verso i pub della città a cercare sua madre, poi così come la trovava, a volte solo ubriaca altre volte anche fatta, la riportava a casa.

Louis non è mai stato toccato da sua madre, nemmeno da suo padre, anzi, l'uomo e la donna, le poche volte che non litigavano si compravano il figlio.

Aveva ricevuto tanti di quei regali durante l'adolescenza che nemmeno se li ricorda tutti.

Compiuti i diciotto anni suo padre non gli aveva fatto mancare una macchina nuova, con la quale era più facile recuperare sua madre di notte.

Poco dopo però l'azienda di suo padre fallì, e cominciarono i problemi.

Le liti tra i suoi divennero violente tanto da costringere il padre ad allontanarsi dalla famiglia per evitare spiacevoli inconvenienti.

Lo stesso anno Louis incontra Liam Payne, ragazzino la cui innocenza era stato rubata troppo presto e probabilmente contro il suo volere.

Proprio in quel periodo Louis capisce una realtà importante della sua persona, lui è nato per rendere felice la gente.

Cinquanta SterlineWhere stories live. Discover now