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Cinnamon's Point Of View.

Le luci abbaglianti delle macchine mi infastidiscono gli occhi ma al contempo non riesco a distogliere lo sguardo da esse. Preferisco di gran lunga questo dolore piuttosto a quello che sento dentro, che lentamente mi lacera sempre di più.
Non posso fare altro che chiedermi dove sarà adesso la mia mamma, dove quel mostro l'avrà portata.
Se fossi andata subito dalla polizia niente di tutto ciò sarebbe successo; mi sento una stupida, una fallita. Non avrei dovuto aspettare tutto questo tempo, non saremmo dovuti arrivare a tutto questo.

Dopo quello che mi sembra un tempo infinito arriviamo davanti alla centrale di polizia.
Vedo parecchie persone che entrano e che escono e inevitabilmente mi ritrovo a pensare a quello che è successo loro, a quello che stanno passando e le emozioni che stanno provando.

"Tu pensi troppo", dice Zayn spingendomi leggermente, quasi scherzoso, come a voler stemperare la situazione ma non riuscendoci, il suo tono di voce lo inganna.

Un sorriso nervoso prende spazio sul mio viso e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo dentro a quella struttura di cui tanto ho sempre avuto il timore.

"Sono al tuo fianco Abygail, non ti lascerò", la voce di Federico si fà spazio tra le mie orecchie e in qualche strano modo, senza sapere come, mi riempie il cuore.
Sento un calore dentro di me che non percepivo da diverso tempo e subito mi sento un po' più tranquilla, rincuorata dal fatto di avere una persona così speciale accanto.

Mi volto verso di lui e senza pensarci troppo, di getto, appoggio delicatamente le mie labbra sulla sua guancia lasciandogli un dolce bacio che racchiude tutto quello che sento.
So che l'ha percepito anche lui.
Gli sussurro un lieve grazie all'orecchio.
Mi volto un ultima volta in direzione di Lexi e Benjamin, rivolgendo loro uno sguardo pieno di gratitudine dopodiché, in compagnia di mio fratello, mi dirigo verso i poliziotti.

Federico's Point Of View.

La guardo allontanarsi lentamente ed impaurita e, inconsciamente, porto la mano a sfiorare il punto esatto in cui pochi istanti fa le sue labbra hanno toccato la mia pelle.
"Andrà tutto bene" mi ritrovo a sussurrare, quasi più per voler tranquillizzare me stesso.

"Sapevo di aver fatto la scelta giusta a darle il tuo numero di telefono. Pensa a quello che sarebbe potuto succedere se non ti avesse scritto, a quest'ora probabilmente sarebbe ancora a casa a colpevolizzarsi per ciò che è successo e Dio solo sa a fare cos'altro.." le parole di Lexi mi arrivano dritto nel petto, forti e decise.

"Dio solo sa a fare cos'altro" ripeto nella mia testa e scenari per niente felici mi appaiono come flash.
Ritorno indietro al giorno in cui abbiamo saltato la scuola e siamo andati alla pista di pattinaggio. Tutto mi appare più chiaro! Gli occhi rossi, gonfi e stanchi erano un segnale che io non ero stato in grado di cogliere. Tutte quelle frasi sul non sentirsi abbastanza.
Sono stato uno stupido! I segnali me li aveva mandati, eccome se l'aveva fatto, ma non ero stato in grado di coglierli.
Scuoto la testa per scacciare via quei brutti pensieri, non ci voglio pensare e farò in modo che mai niente possa accadere a quella ragazza così tanto fragile e insicura.

Mi accomodo su una delle sedie in sala d'aspetto e poso uno sguardo su Benjamin.
Il suo viso è segnato dalla stanchezza e dalla preoccupazione.

"Scusami", gli dico interrompendo il silenzio venutosi a creare. I suoi occhi mi guardano confusi perciò continuo, "Non avrei dovuto attaccarti il telefono in faccia".

Scuote la testa e sforza un sorriso.
"Non devi scusarti, adesso capisco. Anzi, sono io a doverti chiedere scusa.. scusa per aver pensato mi avessi dato buca, non ho avuto fiducia in te. E scusami per aver detto tutte quelle cose sul tuo conto".

Sospiro rumorosamente, come a voler scacciare la frustrazione e il senso di colpa che mi attanaglia.
"No", dico scuotendo la testa. "Mi dispiace che dopo tutti questi anni tu pensi di non aver fatto niente di buono per me, non è così Ben! Mi hai aiutato molto, se sono ancora qui lo devo a te e non voglio più sentirti chiedermi scusa".

In quell'istante sul suo viso si forma un sorriso sincero e pieno d'affetto, come a volermi dire ti voglio bene.
"Anch'io", sussurro e so, di per certo, che lui ha capito.

"Cosa pensate succederà adesso? Cosa dovremmo fare?" Lexi interrompe quel momento riportandoci alla realtà.

"Non lo so", rispondo, e portandomi le mani nei capelli comincio a fissare la porta della stanza nella quale sono entrati Cinnamon e Zayn.
Due ragazzi la cui vita sta per cambiare inesorabilmente.

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⏰ Last updated: Sep 27, 2019 ⏰

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Cinnamon - Benji&Fede.Where stories live. Discover now