"Quanto è stupida." Si fa sfuggire, vedendosi venire fulminato dallo sguardo di Samuel: "È a casa sua?"

"Non sua."

"È a casa di quello sfigato?"

Samuel fa un cenno che fa comprendere a Lauro di aver indovinato, facendogli riflettere come procedere, per poi ragionare, respirando a fondo:

"Pensaci tu. A me non interessa."

Incrocia le braccia al petto, sotto lo sguardo di colpo più tranquillo di Julia, arreso di Daniele e confuso di Samuel:

"Scusa?"

"Hai capito. Non mi interessa di dove lei possa essere o cosa le stia accadendo. Io ne voglio restare fuori. Non insistere."

Digrigna i denti, stringendo i pugni nelle tasche per tentare di tranquillizzarsi. Samuel, dal canto suo, rilassa i muscoli, prendendo il casco con due mani, comprendendo lo stato del ragazzo:

"Io ti ho avvertito. Non avevo intenzione di fare altro."

E gli fa un cenno, congedandosi, rimettendosi il casco e tornando a passo svelto verso la moto.
Lauro lo segue con lo sguardo, senza dire nulla, sentendo Julia stringersi attorno al suo braccio e affondando lì il viso:

"Hai fatto bene a non andare, poteva succederti di tutto."

"Già." L'appoggia lui, per poi guardare la Daniele che lo fissa contrariato, scuotendo la testa in disaccordo con la sua scelta, ma a lui non interessa della sua reazione, seppur preoccupato per Samantha e per la sua condizione causata da quel ragazzo:

"Vai da lei."

Gli fa capire con il labiale Daniele, facendolo bloccare, chiedendosi se sia la scelta migliore interessarsi ad affari che non lo riguardano.




"Non è carino non salutare gli amici sai?"

Samantha sobbalza a quella voce, rischiando che le sue chiavi le cadano dalle mani, per poi girarsi verso una voce che conosce molto bene, tornando subito a dargli le spalle, girando la chiave nella serratura e abbassando la maniglia:

"Oh. Parlo con te Samantha."

Alza la voce Lauro, mettendosi sotto braccio il casco e avvicinandosi a passo svelto a lei che entra in casa, pronta a chiudergli la porta in faccia, ma che viene bloccata dal braccio di lui:

"Ti sto parlando."

"E io non voglio sentirti, Lauro, lasciami in pace."

Risponde lei, senza guardarlo negli occhi, tentando di chiudere la porta, fallendo poiché lui la apre forzatamente, senza farle male, vedendola indietreggiare, ma senza trasmettere l'idea che abbia paura di lui:

"E invece insisto."

Samantha sbuffa, lasciandolo entrare e dirigendosi in cucina, mentre lui, dopo aver chiuso a chiave la porta come solito della ragazza e appoggiato il casco per terra, la segue con tranquillità, trovandola a versarsi un bicchiere d'acqua e a berlo frettolosamente come non bevesse da anni:

"Stai bene?"

Chiede, preoccupato:

"T'interessa?"

"Sì."

"Non sto bene."

Asserisce lei, facendolo annuire e sedere sul ripiano, dove lei appoggia un bicchiere di acqua anche per lui, che accetta volentieri:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroDonde viven las historias. Descúbrelo ahora