Siamo alla centrale di polizia e stiamo mostrando tutto alla polizia.
"Queste prove sono sufficienti per arrestarli?" Chiedo
"Certamente. Andiamo subito."
"No, arrestateli in hotel, se vi vedono davanti a casa loro scapperanno. Ora saranno in allerta. Sul posto di lavoro invece non se lo aspettano." Dico, voglio umiliarlo davanti a tutti, ha sbagliato a derubare mio padre e adesso la pagherá.
"Hai ragione, ci pensiamo noi ora. Quello che avete fatto oggi é stato rischioso ma vi ringraziamo. Sono mesi che cerchiamo di sabotare questo cartello della droga ma sono stati furbi e ci hanno fregato. Grazie a voi c'è l'abbiamo fatta"

"Che giornata! Forse dobbiamo lasciare stare le macchine e i guantoni e diventare investigatori" dice Brian dando un morso al suo panino. Siamo tornati in hotel appena si era fatto buio per non farci vedere dal personale.
"Meglio chiamare mio padre." Digito il suo numero e aspetto
"Pronto Alexander, come stai?"
"Ciao papà, sto bene grazie tu?"
"Tutto bene, com'è sta andando?"
"Abbiamo risolto. Il direttore era a capo di un circolo di droga e usata i tuoi soldi per comprare la merce e l'hotel come magazzino."
"Cazzo... come avete fatto a scoprirlo?"
"Non ti preoccupare di come abbiamo fatto ma preoccupati a vendere sta catena alberghiera di merda. Te l'avevo detto che ti avrebbe causato problemi"
"Hai ragione figliolo, grazie mille. Non sai quanto ti sono debitore. Chiedimi qualsiasi cosa tu voglia Alexander."
"È il mio dovere come figlio papá, non mi devi niente. Sono contento di averti aiutato."
"Domani verrò io stesso a risolvere questo problema. Ci vediamo in hotel"
"A che ora hai il volo?"
"Tra 2 ore"
"Cosa?!"
"Avevo già intenzione di venire a darti una mano, mi sembrava di aver sbagliato a darti un lavoro così."
"Ah bene, dubitavi ti noi?" Dico ridendo
"Mai, ho sempre avuto fiducia in voi. Ora ti lascio, a domani figliolo"
"A domani". Chiudo la chiamata e mi butto sul letto. Non deve sapere dei documenti falsi altrimenti si domanderà da dove li abbiamo presi.
"Mio padre domani sará qui" dico
"Beh vorrà licenziarlo di persona no?" Risponde Brian.
"Mmhh... io ora vado a dormire, sono troppo stanco"

Il getto d'acqua mi colpisce il viso, ho dormito come un bambino. Mi lavo dal sudore di ieri, ero così stanco che manco la doccia mi son fatto. E io che pensavo che sarebbe stato un facile. Mi asciugo i capelli e mi preparo. Brian stranamente é già sveglio.
"Andiamo a fare colazione al bar?" Propone Brian
"Mmhhh... buona idea". Usciamo dalla stanza, il corridoio è deserto. Per nostra fortuna incontriamo il direttore per strada, sembra particolarmente nervoso.
"Ah, il signore dell'altra volta. Dove sono i suoi occhiali?" Chiede accigliato, merda non ci voleva
"Lenti a contatto signore" risponde, bravo. Vorrei dirgli un paio di cosette ma cosi lo farei insospettire e non deve succedere. Tra poco giustizia sarà fatta. Entramo nel bar e aspettiamo le nostre ordinazioni. Sento il telefono vibrare nella tasca, è un numero mai visto
"Pronto?"
"Sono il comandante della centrale, 5 minuti e siamo in hotel. Ci sono tutti?"
"Si signore."
"Bene, arriviamo" attacca. Guardo la porta principale, e puntuale come un'orologio svizzero, ecco mio padre che entra. Sale su per le scale senza fermarsi alla reception.
"Ora sono cazzi" dice Brian ridendo. Raggiungiamo mio padre al piano superiore. Si sente la sua voce alta e autoritaria.
"Questa è un'accusa che non posso accettare. Dove sono le prove?" Dice il direttore nell'esatto momento in cui arriviamo noi
"É inutile arrampicarsi sugli specchi, ti ho scoperto" risponde mio padre, é seduto al posto di Luke
"Ripeto, dove sono le prove signore"
"Basta, ti conviene confessare di tua spontanea volontá. Mi stai rubando i soldi che ti do per finanziare la catena."
"Io cosa? No non posso stare qui ad ascoltare queste accuse. Io me ne vado" dice sbattendo la mano sulla scrivania. Ah ora ti faccio pentire di ció che hai fatto. Nell'esatto momento in cui si gira per andarsene gli sferro un pugno dritto in viso cogliendolo di sorpresa.
"Ora ti siedi e fai il bravo" dico. Bracolla un po' e si tocca il naso, sanguinante.
"Christian, bastava non farlo uscire" dice mio padre incrociando le braccia
"E che diventimento ci sarebbe?" Dico appogiandomi sulla scrivania.
"Io... non capisco..." dice Luke confuso. Prima che possa aprire bocca e dire cose che mi possano creare problemi lo fermo
"Pensavi che fottere i soldi a mio padre sia stata una buona idea? Ti ho scoperto e indovina un po'? Sei nella merda fino al collo." Dico, la polizia entra nell'esatto momento in cui finisco la frase
"Luke Evenson, la dichiaro in arresto per spaccio di droga e truffa. Le conviene stare in silenzio, ogni cosa che dirá potrà essere usata contro di lei" lo ammanettano
"C'é stato un errore, io non centro nulla!" Urla
"Non dire cazzate!" Rispondo
"Tu! Me la pagherai, anche te, tutti voi. Ve ne pentirete ve lo giuro! Lasciatemi!" Si dimena come un pazzo ma riescono a trascinarlo via. Ora tocca al capo magazzinere, il magazzino é pieno. Appena entra la polizia, abbiamo tutti gli occhi puntati addosso.
"Dov'è il capo del magazzino?" Chiede il comandante
"Sono qui" dice
"Bene, é in arresto per spaccio di droga. Prendetelo". Lui fa una smorfia di divertimento.
"No... non credo proprio" dice, tira fuori la pistola e la punta contro di noi
"TUTTI A TERRA!". Inizia a sparare a vuoto, spingo mio padre e Brian a terra prima che le pallottole li raggiungano. Sento la spalla pulsare, lo stronzo si da alla fuga. Lo rincorro immediatamente, non mi scappi.
"Fermatelo!" Urlo alle persone davanti. Il portinaio si getta addosso a lui braccandolo a terra. Lo prendo per il collo e lo tiro su, mi copisce in viso con un pugno.
"Brutto sbaglio stronzo" dico tirandogli una testata, con un calcio sullo stomaco lo scaravento contro il muro. Cade a terra dolorante, la polizia lo immobilizza e lo ammanetta. Mi sarebbe piaciuto spaccargli la faccia per essersi permesso di spararci contro. Sento la testa girare e un dolore pazzesco alla spalla. La stringo con la mano e sospriro quando si tinge di rosso.
"Siamo messi proprio bene"

At Least YouWhere stories live. Discover now