<<Io non me ne vado da qui Lydia, fino a quando non mi spiegherai, come hai fatto a conoscerli. Voglio sapere tutto. Quando vi siete visti la prima volta, dove eravate, quanto avete parlato e di cosa avete parlato. Soprattutto con Kendall e Mickey. Non ti devi avvicinare a persone del genere. Ti chiedo per favore.>> urla Damon tirando un pugno sul tavolo.

<<Come fai a trattarmi cosi? La devi smettere, non sto scherzando basta. È da mesi che ti stai vivendo la tua vita, che fai quel cazzo che ti pare ma soprattutto, decidi tu quando iniziare a prendermi nuovamente in considerazione. Mi hai stufato. Tramite Desna sono venuta a sapere che vi sentivate, da lei cazzo e non da te! Da altre persone sono venuta a sapere che eri o sei entrato, non lo so, in un certo giro. In più, sapevi quanto significasse per me Scott e mi hai tenuto nascosto tutto quello che ti diceva. Tu non mi hai più portato rispetto, non sono stata più al primo posto, non sono stata e non sono più nulla per te. Basta. Davvero basta. Io non voglio più avere a che fare con te.>> dico urlando con le lacrime agli occhi.

Questa volta ha superato il limite.
Mi calmo qualche secondo e riprendo il discorso.

<<Sono stufa perché per te ho sempre dato il massimo e ho sempre cercato che tutto andasse bene tra di noi. Tu invece, no. Non hai mai dato nemmeno un terzo di quello che io ho dato per te, per noi. Davvero non riesco a capire perché. Io ci ho provato ma davvero non so darmi una risposta. L’unico momento sincero che c’è stato tra di noi negli ultimi mesi, è stato venerdì sera al compleanno di Lydia, mentre eravamo sulle scale e tu mi hai abbracciata. Mi sono sentita davvero bene in quel momento ed era da un po' di tempo che non mi capitava.>> dico.

<<Sono sotto processo.>> dice a bassa voce.

<<Tu che cosa…?>> dico in tono basso anche io sperando in qualcosa di non troppo grave.

<<Siediti che dobbiamo parlare.>> mi dice.

<<Vieni, andiamo in camera mia così se dovesse arrivare mio padre non veniamo interrotti e puoi dirmi tutto tranquillamente.>> gli dico mentre facciamo le scale.

Ci rechiamo in camera e io mi siedo sulla sedia vicino alla scrivania e lui si siede sul bordo del letto.

<<Qualche mese fa ho conosciuto Ian e Mickey ad una festa. Io e Mickey eravamo fatti e abbiamo iniziato a parlare fino a quando non mi ha presentato agli altri ed insieme a loro c'era anche Nami.  Mi ha preso fin da subito quella ragazza e le ho proposto di uscire con me un paio di volte. Dopo svariate volte mi ha detto di sì e siamo usciti. Ci siamo sempre fatti e abbiamo anche scopato. Non era però come con tutte le altre, penso di aver voluto davvero qualcosa di serio con lei e sembrava ci fosse dell’interesse anche da parte sua fino a quando, non mi ha fatto conoscere un altro gruppo di ragazzi che frequentava regolarmente. Era un gruppo di spacciatori e tra questi, c’era anche Mickey. Io non ho iniziato a spacciare ma comunque prendevo sempre da loro, soprattutto da Mickey, fino a quando, un giorno, Nami mi ha chiesto se potevo andare da Ian e Mickey a prendere alcune bottiglie di alcool per la festa che ci sarebbe stata quella stessa sera.
Quando sono arrivato nel parcheggio del condominio di Ian e di Mickey ho visto la polizia nel vialetto e ho preferito andarmene per poi tornare più tardi. Nel mentre che stavo uscendo dal vialetto, Mickey stava rientrando e mi è venuto contro con la macchina. Siamo entrambi scesi dalla macchina per vedere quale tipo di danno ci fosse e mentre ero distratto, Mickey ha messo nella mia macchina qualche grammo di erba. La polizia dopo di che si è recata da noi e un poliziotto ha visto quel sacchetto di roba. Ora pensa te come è andata a finire.>>

<<In questi mesi sono stato assente anche per questo. In più, per Nami non era nulla di serio. Anzi, mi ha usato per i soldi e soprattutto per farmi andare in giro al suo posto. È stata la prima volta che ho dato il mio cuore ad una ragazza e non mi sono mai sbagliato cosi tanto. Inoltre, ho fatto questo stupido tatuaggio con lei e me ne pento tantissimo. Non so nemmeno per quale motivo io abbia deciso di farlo, dato che rappresenta quel gruppo di ragazzi che spacciano e per l'appunto, io non centro nulla. Ho cercato di coprirlo ma non ho ottenuto un grande risultato.>> dice tremolante.

<< Quindi in tutto ciò, ora sono sotto processo per spaccio.>> aggiunge.

Mi sarei aspettata di tutto ma non questo. È sempre stato un bravo ragazzo e questa cosa mi ha davvero sconvolto.

<<Quindi se mi sono comportato male con te è proprio per questo motivo. Non ho mai voluto parlartene perché non volevo metterti in mezzo. Avrei voluto parlarti di Nami, infatti una di quelle sere avrei voluto presentartela. Ti ho tenuta fuori da tutto ciò perché sei la persona più importante che ci sia per me e non me lo sarei mai perdonato se ti fosse successo qualcosa. Per questo ti dico di stare lontana da loro. In realtà Ian e Kendall sono due brave persone per quello che ho potuto conoscere io ma da persone come Mickey e Nami devi stare lontana. Ti prego, lo sto dicendo per il tuo bene.>> dice con le lacrime agli occhi.

Non l’ho mai visto piangere, mai. Non piange mai per niente e nessuno e sentire queste parole mi riempie il cuore ma allo stesso tempo me lo spezza.

Lo abbraccio. Non è uno di quei soliti abbracci che dura qualche secondo. È un abbraccio che dura qualche minuto e in questo abbraccio mi sento realmente a casa come tempo fa.  Casa. Casa non è sentirsi solamente sotto un tetto ed essere circondato da oggetti e da mura. Casa non è solamente un posto nel quale dormire, mangiare, ripararsi e tanto altro. Casa può essere anche una persona. Una persona che finalmente dopo tanto tempo ti fa sentire a casa. E proprio questa persona diventa il tuo posto sicuro. Si può chiamare come si vuole. Ancora, posto sicuro, salvezza, felicità, casa. Casa è anche tutto questo. Casa è anche una persona. Damon è la mia casa.

<<Damon ma quindi…>>
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Fine undicesimo capitolo.
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Ilaria❣

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