2. Si può essere felici per un bacio?

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Peccato, il biondino gli piaceva.

"Tu? Il ragazzo dello Yorkshire?" Chiede Zayn con un sorrisetto malizioso che a Harry non sfugge.

Harry ridacchia di sé e stringe più forte il volante.

"Ho bisogno di più soldi per pagarlo." Ride infine guardando Zayn con la coda dell'occhio.

"Vieni al bar. C'è bisogno di personale." Harry ci pensa su, decide di accettare, soldi extra non fanno mai male.

Arrivano al campus, Harry parcheggia e scende dall'auto.

Saluta Zayn con un cenno del capo ed entra nella sua aula.

Nessuno lo degna di qualche particolare attenzione e questo ad Harry, almeno durante i corsi, piace parecchio.

Non fanno caso a lui e il ragazzo dai capelli ricci si può concentrare sui suoi pensieri, sulle molte cose che ha da fare.

Quella sera non può permettersi di andare da Louis.

Non ha soldi, i pochi che ha se li tiene per mangiare.

Il pomeriggio lo passa in panetteria, serve i clienti con il sorriso come fa sempre e spera che il suo capo gli dia un anticipo.

Ma quello non lo fa e Harry torna a casa a testa bassa, consapevole che per quella sera non potrà sentire il profumo di Louis tra le dita.

Harry non si è mai abbassato a fare nulla contro la sua volontà.

Nemmeno quella volta infatti fa qualcosa che non vuole fare, si abbassa con le ginocchia sul pavimento di marmo.

Fa scivolare i jeans già slacciati dell'altro sulle sue cosce e fa il suo lavoro.

Pulito, perfetto, senza sbavature. La lingua si muove veloce, è una cosa che ha imparato molto tempo addietro.

Accarezza la pelle sensibile delle gambe dell'altro e con le dita gli sfiora i testicoli pieni.

È quasi assurdo come chi fa un pompino provi piacere, questa è una delle tante cose che si aggiungono alla lista di quello che piace fare ad Harry Styles.

Pompini.

Quando si rialza, con un rivolo bianco che gli cola dalle labbra grandi, Harry si scuote i riccioli, si sistema il ciuffo in modo da non farlo ricadere sugli occhi e aspetta.

L'altro ride, poi lo bacia a labbra serrate.

È bello, pensa Harry.

I capelli cortissimi, gli occhi marroni, le labbra carnose.

Harry lo ha già fottuto si, ma è più bello ogni volta che lo vede.

Il ragazzo gli allunga una banconota perfetta, appena uscita dalla banca probabilmente.

Harry se la infila in tasca.

Se ne va, lasciando quel ragazzo da solo in quel bagno, pronto a pagare Louis con i soldi di Liam Payne.

Il rumore secco e osceno delle natiche di Louis che s'infrangono rimbalzando sulle cosce di Harry.

"Dove sei stato stronzo?!" Urla Louis tra un gemito e l'altro.

Harry non risponde, ha sudato tanto per quella scopata e se la vuole godere fino in fondo, se ne frega infatti delle crisi che sta avendo Louis in quel preciso istante.

Forse è troppo imbottito di ecstasy, forse ha bevuto troppi shot, ma Louis non è nelle sue piene facoltà mentali ed Harry lo sa.

Ma se ne frega.

"Rispondimi!" Gli rinfaccia Louis, con il viso rosso per il sesso e le urla contro Harry.

Harry rimane in silenzio, sopporta le unghie di Louis nella carne.

Sopporta la sua reticenza a venire che lo sta letteralmente distruggendo.

Harry stringe i denti, è già venuto lui, ma continua a spingere.

"Vaffanculo!" Urla Louis prima di affondare stremato nel materasso di quella stanza, la 301, il suo sperma bagna il petto di Harry, che non è ancora uscito da lui.

"Vaffanculo tu! Vaffanculo il mondo e vaffanculo qualsiasi scusa tu, brutto bastardo, tirerai fuori!" Harry sa che Louis ha bevuto ,e probabilmente ha esagerato.

Probabilmente non se ne rende conto ma sta trattenendo Harry per i polsi, non li molla.

Il riccio forse non vuole nemmeno che lui lo molli.

Infatti Harry si mette seduto, Louis gli lascia i polsi solo in quel piccolo momento in cui il ragazzo si libera della morsa delle sue gambe sul proprio bacino, e si sdraia di fianco a lui.

Louis gli riprende i polsi e glieli stringe fino a fargli male.

Harry trattiene i gemiti di dolore, li trattiene da quando è entrato lì dentro. Harry non sa quello che succede a Louis, comincia a pensare che non sia solo colpa dall'alcool se si trova in quelle condizioni.

E di certo Louis non è diventato isterico solo perché lui ha saltato una notte, l'aveva già fatto, non aveva mai reagito così male.

"Stronzo, sei solo uno stronzo. Come tutti gli altri." Louis si gira dall'altra parte lasciando i polsi del ragazzo di fianco a lui.

Poi si alza, mostrando il suo fisico tonico ad Harry, che lo segue senza mai abbandonarlo.

Louis si riveste e se ne va. Senza nemmeno girarsi, senza nemmeno un cenno.

E i soldi che Harry ha sudato sono ancora accartocciati nel suo portafogli.

I soldi che ha duramente guadagnato solo per spenderli in sesso, sono ancora inutilizzati sul fondo del portafogli di cuoio consumato.

Harry è incazzato. Incazzato con Louis, incazzato con sé stesso per aver faticato tanto e poi essere stato scaricato in quel modo.

È talmente incazzato che quando Louis torna, già vestito e con il viso rigato, e lo bacia sulle labbra, quasi non ci crede che sia successo davvero.

Sorride da solo quando Louis se ne va di nuovo, dopo averlo baciato.

Sorride da solo e si sente stupido, molto stupido.

Louis era alterato quella sera, non sembrava nemmeno lui, per quel poco che Harry conosce di lui, e forse è questo il motivo per cui Louis l'ha baciato prima di andarsene.

Perché non era in sé.

Magari non avrebbe mai voluto baciarlo se fosse stato pienamente conscio delle sue azioni, ma l'aveva fatto ed Harry in fondo ne era felice.

Si può essere felici per un bacio?

Cinquanta SterlineWhere stories live. Discover now