Capitolo 5

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Io e Marco arriviamo al bar, passiamo il tempo tra risate e caffè.
Ad un certo punto controllo l'ora, 22:36, mi chiedo come sia possibile che sia così tardi..
Io : "Marco  si é fatto tardi, io dovrei andare a casa, perciò ci si vede domani?"
Marco : "Sarebbe possibile accompagnarla a casa mi lady?" mi chiede in tono sarcastico
Io : "Ma certamente messere(?)" rispondo con il medesimo tono.
Mi accompagna a casa, e mentre sto per aprire la porta lui mi tira per il polso e mi da un bacio, a stampo, casto e puro per poi correre via.
É successo tutto così velocemente che non ho avuto neanche il tempo di reagire...
Beh però ti é piaciuto..
Ma che dici, per me é un amico..credo
Visto! Non puoi mentirmi, sarebbe come mentire a te stessa, comunque sei ancora lì impalata entra in casa stupida.
Ah grazie hai ragione..
Entro in casa, chiudo la porta e mi lancio a peso morto sul letto, neanche il tempo di chiudere gli occhi che il sonno si fa sentire.

MARCO P.O.V
L'ho baciata, ce l'ho fatta!
E se a lei non fosse piaciuto?
Sei l'unica coscienza che non incoraggia, ma sommerge di dubbi le persone...
Sarà, ma quando lei non ti vorrà almeno non ci rimarrai troppo male!
Oh ma andiamo....
Dopo aver corso, e avere distrutto i miei poveri polmoni, mi rendo conto di essere arrivato di fronte casa.
Apro il cancelletto, dopodiché la porta d'ingresso e mi dirigo verso la mia camera da letto dove Morfeo mi accoglie a braccia aperte.

ALESSIA P.O.V.
"MAMMA, PAPÁ"
Mi sveglio di colpo, beh come da anni a questa parte oramai, sono le 7 perciò mi alzo e corro in bagno per una veloce doccia.
Poi vado a vestirmi
(Così)

Prendo lo zaino e corro a scuola

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Prendo lo zaino e corro a scuola.
Le 6 ore in classe passano con molta disinvoltura, le chiacchierate con Marco, anche se leggermente imbarazzanti dopo il bacio, alleggeriscono il tempo passato in quella galera.
Ogni tanto mi giro per guardare Giada, ancora vicina di banco di Luca, e le sorrido come per darle forza, adesso che ci penso Ross mi aveva promesso di fare qualcosa...oggi andrò da lei, beh anche per il mio primo allenamento.
Finita la scuola mi dirigo insieme a Giada verso la fermata dell'autobus, chiacchieriamo e scherziamo, ma nei suoi occhi non vedo più l'entusiasmo, la gioia, e l'innocenza di una bimba, anche se lei, dopo quello che aveva vissuto, non aveva più niente di riconducibile alla spensierata infanzia.
Prima che fosse violentata, come ho già detto, era gioiosa continuamente, sembrava proprio una bimba senza preoccupazioni, l'unica cosa di cui doveva preoccuparsi era la scuola.
Ma adesso..adesso ha l'ansia di uscire di casa da sola, la sera non trova neanche il coraggio per buttare la spazzatura, la capisco, ma devo aiutarla.
Perciò dopo l'allenamento la porterò a fare un giro in centro.
Intanto siamo già arrivate a casa, accompagno prima Giada alla sua, per poi dirigermi alla mia.
Pranzo e poi vado alla centrale.

Spazio autrice
Scusate l'assenza, ma ho passato le vacanze in Grecia e avevo pochissima linea.
Scusate anche il capitolo corto, il prossimo sarà molto più lungo✌🏻.
Penso che pubblicherò venerdì o sabato.
Avevo in mente, finito questo "libro", di scrivere una fanfiction su Surry o DoctorWho.
Vi piacerebbero?
Sciauuuuu

Una doppia vita.Where stories live. Discover now