notti insonni al gusto di pioggia e caffè。2jae

𝑽𝑰𝑰𝑰

𝓮𝓽𝓱𝓮𝓻𝓮𝓪𝓵

I loro corpi si muovono con eleganza e leggiadria, sembrano essere due ballerini in quelle coperte ingombranti e profumate del piccolo letto appartenente all'artista, troppo stretto per entrambi. Si unirono, per la prima volta Youngjae può sentire il vero calore e contatto della pelle di Jaebum sulla sua, si toccano, si accarezzano, si baciano.

Youngjae è sempre stato molto ragionevole e non si faceva dettare da ciò che diceva il suo corpo, ma sicuramente si fa dettare da ciò che diceva la sua bellissima Musa.

Era cominciato come un bacio passionale ma ora i loro vestiti fastidiosi per entrambi volavano a terra con una facilità fuori dal comune. Le labbra pescate di Jaebum vanno a scorrere tutto il corpo di Youngjae avvolgendolo con un brivido di amore mai provato prima, lui si avvinghia alle sue spalle e le sue gambe si aprono lentamente tra gli ansimi e i sospiri.

Youngjae si inizia a chiedere se l'uomo che lo sta bacando sia reale o meno. Una sua creatura, da lui ideata e modellata che era diventato in qualche modo visibile a occhio nudo, attraverso un processo di cui non si rendeva conto? Sembra troppo perfetto ai suoi occhi per poter esistere in quel mondo.

Jaebum, paradossalmente, si sta domandando la stessa cosa. Un angelo mandato per rimuovere tutto il suo dolore dentro? Questioni troppo complicate e complesse da poter risolvere in quel momento così artistico. Youngjae si torce dolcemente, gemendo con voce quasi impercettibile, mentre Jaebum si occupa con premura della sua entrata mai toccata da nessuno. Gli sale sopra iniziando una danza piena di fremiti e ansimi, impazziti di desiderio e lussuria.

Cosa sarebbe successo il mattino successivo? Nessuno dei due vuole farsi problemi per adesso, troppo impegnati ad amarsi.

«Sei pura arte, Youngjae —Jaebum sussurra nell suo orecchio e trema come una foglia— sei il soggetto che ogni artista vorrebbe dipingere sulla sua tela.»

Youngjae non riesce a rispondere, troppi gemiti si stanno impadronendo della sua bocca e non sa come fermarli. Si girano nel letto quasi cadendo rovinosamente a terra, in quelle coperte profumate di vaniglia e lavanda che poco a poco perdono il loro profumo per far spazio a quello dei loro corpi uniti. Il loro piacere è infinito, sembravano incapaci di fermarsi, teneri nei movimenti anche più lussuriosi.

Sono sospesi nel tempo, non sanno quanto tempo è passato dal loro primo sfiorarsi di labbra, la schiena liscia di Youngjae scivola sotto i polpastrelli di Jaebum che ama guardarlo muoversi sopra il suo bacino, come la inarca quando il suo dolce punto viene colpito e come gli graffia il petto.

«Dio...» Sussurrò Youngjae invaso da spasmi incontrollabili che costringono Jaebum a stringere i suoi fianchi stretti. Era incredibile per Jaebum come riuscisse a muoversi con tale delicatezza nonostante l'atto che stavano compiendo, era semplicemente meraviglioso.

Raggiunsero il culmine dell'amplesso insieme, non riuscendo più a trattenersi; Youngjae crolla sul corpo dell'altro e il suo sottile, delicato profumo della sua pelle lo inebria e lo stordisce allo stesso tempo, lo stringe tra le sue braccia e l'altro sorride sfinito con le carni che si attaccavano tra di loro con l'aiuto del sudore.

Si lascia accarezzare a lungo, fremendo ad ogni tocco e arrossisce quando si ritrova a pensare che non ne ha abbastanza.

Guarda Jaebum negli occhi e lui li ha persi da qualche parte, o nel nulla.

«Ti è piaciuto?»

Lui lo guarda. «L'ho amato. Ho sentito il tuo corpo sotto le dita eppure sembri ancora così irreale, mi spaventa.»

Youngjae sorride e torna a baciarlo di nuovo, e in un batter d'occhio Jaebum gli è di nuovo sopra pronto ad introdursi ancora una volta in lui, che apre le cosce permettendoglielo senza pensarci troppo. C'era una grazia in quei sospiri e entrambi avrebbero voluto sentirli per il resto delle loro vite. Baci, carezze, morsi, spinte delicate, spinte violente, questo continuò in quella stanza per le ore successive e Jaebum si ritrova a pensare di aver davvero posseduto quel corpo perfetto in ogni sua forma e movenza, ma non è neanche sicuro esista .

Fanno l'amore fino ad essere senza forze, ora sono sotto le coperte e Youngjae è seduto su un angolo del letto e guardare Jaebum, l'uomo più bello che avesse mai avuto l'onore di ammirare.

«A cosa stai pensando?» Gli domanda lui, catturandolo coi pensieri che fluttuano nella stanza.

«A come sia incredibile l'amore —risponde dopo un po'— ma non trovo risposte, forse non ne esistono.»

Jaebum sorride leggermente. «Non farti domande, l'amore è fatto così —disse— ti prende, ti sconvolge, ti fa stare bene, ti fa stare male —aggiunse poi— ma è necessario per continuare a vivere, non pensi?»

Youngjae annuisce. «Assolutamente —poi lo guarda nuovamente— hai mai smesso di amare, hyung?»

Lui gli fa segno di avvicinarsi. «Se devo essere sincero, non lo so —attende che Youngjae arrivi tra le sue braccia e poi continua— so per certo di aver amato, e so per certo di aver odiato. Ma nell'odio, non c'è anche una punta di amore?»

Il ragazzo di miele pensa attentamente a quelle parole. «Sono entrambi i sentimenti più forti che esitano —risponde— ma non sono sicuro che l'odio sia amore.»

«Per arrivare ad odiare qualcuno prima lo devi aver amato —spiega guardando il soffitto— o almeno, per me è così. Non posso odiare una persona che non conosco, ma posso odiare una persona che amo.»

«Perciò la persona che prima amavi —domanda Youngjae— ora la odi?»

Jaebum alza le spalle con occhi tristi. «Sì, non vorrei. Ma lo faccio. E questo mi porta a chiedermi se una parte di me lo ama ancora.»

Youngjae disegna cerchi immaginari sul petto nudo di Jaebum, intrecciando le loro gambe. «L'amore è incancellabile.»

E quella forse, per Jaebum, è la frase che più lo colpì dritto al cuore.