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𝔂𝓸𝓾'𝓻𝓮 𝓶𝔂 𝓸𝓷𝓵𝔂 𝓸𝓷𝓮

Il sole caldo sveglia l'artista in modo inaspettato, dato che lui neanche si era accorto di esser caduto nelle braccia di Morfeo

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Il sole caldo sveglia l'artista in modo inaspettato, dato che lui neanche si era accorto di esser caduto nelle braccia di Morfeo. Gira la testa e i suoi occhi incontrano la figura angelica di Jaebum, il quale tentava di trovare una posizione comoda. Nella luce velata del sole, ognuno dei suoi movimenti, pizzicava la corda più sensibile e recondita del corpo del biondo: quella pelle limpida e priva di ogni rossore, quelle labbra schiuse che respiravano piano, Youngjae desidera poterle baciare, così come le sue palpebre chiuse e il suo collo porcellana. Ma ahimè, non poteva! Non poteva rubare tale innocenza alla luce del primo mattino. E nonostante quella bellezza gli lacera il cuore, lui vuole comunque rimanerlo a guardare fin quando il destino glielo permetta. 

Jaebum decide di aprire le sue palpebre che gli parevano più pesanti di un macigno, ma trovò la pace dopo aver incontrato il viso di Youngjae, che lo guardava con un sorriso più puro dell'acqua cristallina di un torrente. «Buongiorno» sussurra, dopo essere accarezzato da quelle mani da artista. 
«Buongiorno a te. Come ti senti?» 
«Meno turbato, di certo. Grazie per avermi ospitato» dice mentre si posiziona seduto su quel materasso impregnato del loro profumo. «Spero di non averti recato troppi disturbi-»
«Assolutamente no. Vuoi mangiare qualcosa?»
Il moro annuisce timidamente, ringraziandolo ancora una volta. Youngjae lascia un delicato bacio sulla sua fronte, facendo vaneggiare il suo povero cuore. «Puoi farti un bagno prima, se lo desideri. Io ti aspetto in cucina.»
Lo guarda uscire dalla stanza, con le gote arrossate e gli occhi tutto il contrario di opachi. Quel ragazzo di miele riusciva a farlo sentire così bene che a momenti lo terrorizzava.
Rimane sotto le coperte ancora per un po', bramava avere quell'odore impresso ancora e ancora ーnon poteva farne a meno. 
Quando decide di alzarsi, subito se ne pente: stava così bene in quel letto. Nel letto di Youngjae. Va in bagno e si immerge nell'acqua bollente, rischiando quasi di addormentarsi nuovamente. 

Youngjae si chiedeva: poteva un essere umano mostrare ancora più bellezza? Era sicuro che non fosse minimamente possibile. Doveva pur esserci una fine alla bellezza della sua Musa, ma si sbagliava enormemente. 
La sua tesi crolla, noー esplode in mille piccoli pezziー nel momento in cui entra nella stanza dove si trova Jaebum. Vederlo immerso nell'acqua, con i capelli bagnati e il collo nudo pieno di gocce profumate, lo fanno incantare come i pirati all'ascolto delle sirene. Il maggiore si accorge di non essere più solo dopo qualche istante, riaprendo gli occhi. 
«Scusami per essere entrato senza avvisarti ーdice dopo aver preso fiatoー la colazione è pronta... Purtroppo non ho il kimchi quindi c'è solo del riso e la ...frittata.»  Termina col respiro mozzato non appena Jaebum gli rivolge un piccolo sorriso.
«Va benissimo.  Arrivo tra un minuto.» 
Vuole ammirarlo per sempre, ma purtroppo non può, perciò annuisce e torna in cucina, dove attente la sua Musa al minuscolo tavolo di legno sporco ovunque di pittura. Qualche istante dopo stanno mangiando insieme in silenzio, rubandosi sguardi innamorati il più delle volte. Nessuno dei due sapeva come reagire a quei sentimenti così forti, Amore li aveva colpiti inaspettatamente e ciecamente. 

«Hyung?»
Gli occhi curiosi del moro lo guardano. «Si?» 
«Se non vuoi parlarne non fa nulla, ti rispetto. Ieri sera... Cos'era successo per riuscire a renderti così triste? Vederti così è stato... Io sono qui per rendere il dolore più sopportabile. Non voglio essere solo un artista per te,  dio, vorrei essere qualsiasi cosa per teー ma... non è questo il punto adesso. Vedere la tua figura sulla mia soglia mi ha reso eternamente felice... Per questo vorrei che mi raccontassi cosa ti passa per quella meravigliosa testa.» 
Jaebum è quasi. sul punto di piangere. Quale Dio aveva reso possibile l'incontro con quell'angelo? Doveva ringraziarlo per il resto della sua vita, ed oltre. Le parole non bastavano per esprimere quanto ne fosse riconoscente. 
«Spesso mi succede che la mia mente ritrovi ricordi che pensavo di aver seppellito da tempo. Non li cerco, eppure loro sbucano come fiori appassiti. E spesso questi ricordi sono talmente dolorosi che stare solo mi spaventa a morte. Ho paura. Paura di compiere qualche atto stupido e di odiarmi ancora di più successivamente.» Abbassa lo sguardo per puntarlo su quei tre chicchi di riso rimasti nella ciotola. «Per questo sono venuto da te. Sei l'unico ed il primo che mi è venuto in mente quando ho capito che avevo bisogno di stare con qualcuno... Ed è stata la scelta più giusta che io abbia mai fatto, immagino. Sei riuscito a calmarmi con un semplice sfioramento delle tue bellissime dita.» 
Youngjae lo guarda con una sensazione in petto mai provata prima. Le sue guance rosse... Le avrebbe volute accarezzare e baciare proprio in quell'istante.
«Comincio a capire che, per quanto io possa soltanto guardarti, mi sarà ben difficile riuscire a non amarti.» 

NESSUNO CAGA QUESTA FANFICTION E SONO TRISTE MOLTO TRISTE 

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NESSUNO CAGA QUESTA FANFICTION E SONO TRISTE MOLTO TRISTE 

notti insonni al gusto di pioggia e caffè。2jaeWhere stories live. Discover now