(N:L'indomani Laurent si svegliò prima di tutti, decise quindi di controllare un po' in giro, nel caso ci fossero ancora quei ricercati)
L: Se solo sapessi le loro facce...
(N: si ricordò del neo sotto al mento...e l'unico in quella città ad avere quella particolarità era il fabbro, di nome Giorgio)
L: Tu, sì, proprio tu, perché ieri hai assalito la mia amica?
F: Non capisco di cosa tu stia parlando...
L: Zitto che lo sai, dimmi cosa ci facevi ieri notte davanti a casa mia, non ti vergogni?
F: Parliamone in privato, preferisco...
(N: Laurent un ragazzo che non si fidava delle persone, aveva sempre con sè un pugnale, per stare più sicuro da eventuali pericoli)
L: Va bene, andiamo
(N: Entrando nella stanza, Giorgio provò a colpire Laurent, ma di scatto lo evitò e gli piantò il pugnale in pancia)
L: Ora parla, perché volevi ucciderla?
G: Non è... stata colpa mia... ero... sotto controllo... di un'altra persona... non... volevo
L: Queste sono scuse banali, sappilo, ma ti risparmio, mi potresti servire più tardi
G: G-Grazie
(N: Laurent se ne andò infuriato, ma contento per essersi preso una piccola rivincita personale)
L: Bene, sono a casa, vado a controllare le altre 2
(N: andando a controllare, vide solo Amata e le chiese dove fosse Tessa)
A: È andata via 2 minuti fa dicendo che doveva vedere Lela
L: Lela? E chi sarebbe?
A: Ha detto che è una sua amica di vecchia data e che sa tante cose
(N: poco dopo Tessa tornò con Lela)
T: Lei è Lela e vi dirà tante cose interessanti sull'attentato ad Amata di ieri
Lela: Beh, il tizio col neo sul mento è il fabbro, gli altri sono il parroco e il custode del cimitero, ma la causa ancora non la so
L: Grazie per questa informazione, anche se il tuo nome non è Lela, vero?
Le: beh, no, il mio nome è Gabrriela, piacere di conoscervi.
L: Il piacere è tutto nostro, Lela
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Laurent: Beh, io
Amata: ♡
Tessa: Vale
Gabrriela: Gabry
Giorgio: :) nome a caso lol
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Land
Historical Fictionnon so che fare, quindi boh, scrivo una storia inventata al momento