5 Frammenti 2

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"Voglio guardarti mentre dipingi."

Lui giocherellava con i suoi capelli mordendole di tanto in tanto pezzettini di corpo.

"Non esiste. Mi vergono troppo."

Lei era stesa accanto a lui, il suo braccio la teneva stretta.

"Quando torna tua madre?"

"Non lo so. Perché?"

"Perché siamo nel tuo letto. Nudi."

"Dici sempre che vorresti conoscerla, magari oggi è la volta buona."

"Eviterei di conoscerla in queste circostanze. Non credo possa prendermi in simpatia."

"Le starai simpatico, ne sono sicura, a patto che ometti alcune cose, però."

Si girò verso il suo volto e lo baciò mordicchiandogli le labbra.

"Non scherzare."

"Non sto scherzando, sono serissima. Non tocchiamo questo argomento per piacere."

"Ok. Scusami."

"Comunque sono convinta che gli starai simpatico come stai simpatico a me."

"Solo simpatico?"

Lui ricambiò il bacio e fece scivolare la sua mano dentro i suoi slip.

"Colpo basso."

Lei lo spinse via, sorridendogli.

"Non vuoi?"

Lui tornò a toccarla e questa volta infilò due dita all'interno della sua vagina.

"Certo che voglio."

"Sei già bagnata!"

Lui la guardò negli occhi esprimendole tutta la sua eccitazione.

"Lo so. Mi fai questo effetto."

"Allora non sono solo simpatico!"

Lui cominciò a spingere le dita su e giù. Tossì appena prima di parlare. Stava cominciando a non essere più padrona del suo corpo ma non voleva dargliela vinta. Non ancora.

"No, sai anche essere terribilmente arrapante e sexy."

"Hai un buon sapore sai?"

Lui sfilò le dita e cominciò a leccarle, prima una e poi l'altra, lentamente.

Lei afferrò le dita dalla bocca di lui e le mise nella sua, poi cominciò a succhiare. Lui la guardò, incredulo.

"Cazzo. Riesci sempre a stupirmi. Come ci riesci?"

"Sinceramente non lo so. Con te queste cose nascono spontanee."

Allora lui appoggiò le labbra alla sua bocca e la baciò. Era un bacio che sapeva d'amore e di sesso. Un bacio che non aveva inizio, né fine. Un bacio sospeso nel tempo. Lei baciava le sue dita che erano rimaste tra le loro bocche. Poi giocava con la sua lingua per poi baciare di nuovo le sue labbra. Adorava il modo che avevano loro di baciarsi, quasi surreale, pieno di incastri perfetti. Lui le prese i capelli e glieli tirò appena per poi scivolare dentro di lei, lentamente, prendendola alla sprovvista. Amava questo suo modo di sorprenderla sempre. Era completamente bagnata e nell'attimo di un respiro lui le era già dentro. Spingeva e ansimava, e lei pian piano si perse. Si perse così, come si perdeva sempre ogni volta che facevano l'amore. Dentro a quel corpo così perfetto, dentro alle sue carezze, dentro ai suoi occhi. E tutto divenne bianco e poi rosso e poi blu, verde, viola, e poi di nuovo bianco, rosso, blu. Lui riusciva a colorare le sue emozioni, un po' come quando dipingeva. La sua anima si perdeva nei colori, la sua mente si svuotava di ogni cosa e le tinte si appiccicavano alla tela guidate dalla sua mano. E lì, nella sua piccola finestra che si affacciava sul mondo, i colori si asciugavano per non staccarsi più. Ecco, questo succedeva con i loro corpi. Si amalgamavano perfettamente, come i colori dei suoi dipinti. C'erano tante crepe nella sua vita ma lui riusciva a farci entrare ogni tipo di colore e lei si sentiva piena e perfetta dentro al suo mondo.

VANIGLIA PICCANTEOnde histórias criam vida. Descubra agora