Capitolo II

63 3 0
                                    

La berlina del procuratore capo Parqueville arrivò sul posto. Scese dall'auto con il suo cappotto grigio che stringeva a se per ripararsi dal freddo di quella piovosa giornata. Si vedeva che non gradiva esser lì. Si vedeva che era stato spinto dalle circostanze ad esser lì. E mal digeriva la presenza di tutta quella folla. Glie lo si poteva leggere facilmente sul volto.

La prima cosa che fece fu cercare immediatamente il commissario Bonnet.

Parqueville- "Come mai non sono stato informato prima? Che cercavate un corpo qui."

Bonnet- "Lo abbiamo fatto. Lei era in ferie. Alle Mauritius. Il suo vice ci ha firmato il mandato". Poi lo ragguagliò sullo stato delle indagini e sul da farsi.

Parqueville- "Voglio vedere il corpo. Voglio vederlo"

Bonnet- "Le assicuro che non è un bello spettacolo. Ma se ci tiene tanto".

Bonnet fece avvicinare Parqueville alla buca e con un cenno diede l'ordine ad un poliziotto al suo interno di sollevare il velo che avvolgeva il corpo.

Non appena il macabro scenario gli si presentò davanti gli occhi in tutto il suo ribrezzo, Parqueville iniziò a vomitare. Un corpo ormai irriconoscibile gli si presentava davanti. I segni della decomposizione avevano ormai deturpato quel che restava del viso. Con celata gioia, vedendo il procuratore rimettere, a stento Bonnet riuscì a trattenere una risatina di rivincita. E con fare saccente aggiunse:

"Stiamo aspettando il medico legale direttamente da Bruxelles. Preleveremo del Dna e lo confronteremo con i database della nazione. All'epoca non c'era ancora il test ma chissà potremmo rintracciare qualche suo parente e da qui risalire all'identità. Escludo tuttavia sia invece il caso di far circolare una foto del cadavere. Dubito che qualche suo conoscente possa riconoscerlo."

Quando poi Parqueville finì di ripulirsi la bocca,

Bonnet- "Ci sarebbe poi da parlare alla stampa. Ah, e lì c'è il senatore Gall .... Gallond sì. Venuto appositamente per fare la bella statuina. Se vuole dargli una mano sul teatrino della giustizia che finalmente punisce i colpevoli .... "

Parqueville fece più volte segno di no, infastidito da tutte le attenzioni centrate su di lui mentre ancora non aveva finito di ripulirsi.

Passata una decina di minuti, il procuratore si avviò verso la folla di giornalisti i quali vedendolo iniziarono a subissarlo di domande.

"E' vero che questo ritrovamento ha a che fare con i fatti de la Bande?" "E' vero che potrebbe essere il corpo del componente ucciso della banda?" "Si sa già il suo nome?" "Il caso verrà nuovamente riaperto?"

Parqueville- "Mi dispiace ma al momento non posso darvi ulteriori notizie. Sappiamo che c'è un cadavere e questo è quanto. Quando avremo ulteriori sviluppi potremmo dirvi di più."

*** 1982***

L'auto di Orco posteggiò proprio davanti la villetta del dottor Momeret. Tuono non voleva scendere dall'auto. Non voleva andare anche lui alla consegna del malloppo. Ma fu spinto quasi a forza da Orco, mentre un ammutolito Gigante seguiva i due senza proferire parola alcuna. I tre entrarono nella sede del Comitato trovando un flemmatico Panza che stava finendo di sniffare un residuo di cocaina sul tavolo.

Panza- "Io vi mando a fare una rapina e voi mi ammazzate una commessa. Se vi chiedo di accompagnarmi alla stazione in auto mettete sotto tutti i pedoni della zona?". Li guardò in un intenso sguardo per poi inspiegabilmente finire a ridere a crepapelle qualche secondo dopo: "Ahhahaha che casino avete combinato! Fantastico! Me la immagino la reazione della gente. Travolti da una tempesta in arrivo a distruggere quella loro quiete di merda".

I fiumi dell'odioWhere stories live. Discover now