Cap 1

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Jeyjey

Mi guardo allo specchio con in dosso solo un asciugamano legato in vita,i capelli bagnati e sgocciolanti e alcune gocce d'acqua sul petto e sulla schiena;
Penso alle parole di mio fratello,alla conversazione che abbiamo avuto meno di un'ora fa...
"Ti prego non scappare da ciò che sei e ciò che vuoi,perché perderai tutto quello che ami e io perderò te"
Stavamo discutendo per una cosa futile,che poi è sfociata in un discorso filosofico,in cui ho finalmente capito,ma non del tutto accettato, di non essere più interessato al genere femminile.
Insomma sono tutte belle e carine le ragazze,ma non mi fanno più lo stesso effetto che mi facevano prima.
Scuoto la testa nella speranza di scacciare via tutti i pensieri,e mi decido a vestirmi.
Questa sera abbiamo ospiti,i nostri genitori hanno invitato i nostri nuovi vicini di casa,che si sono trasferiti da poco,sinceramente non so che genere di persone aspettarmi...ho sentito che è una famiglia normalissima,ma questa è un'informazione al dir poco insufficiente per uno come me che deve prepararsi psicologicamente per ogni cosa.
Scendo le scale intento a rubare qualcosa dal frigo,ma appena entro in cucina non posso fare a meno di assaporare questo buon profumino di cibo appena sfornato.
<Però quando si tratta di noi non cucini queste prelibatezze eh>scherzo osservando la bella torta che la mamma sta tirando fuori dal forno.
<Perché voi non apprezzate quello che faccio,vi basta un pacchetto di patatine e siete contenti>mi risponde e nel frattempo cerca qualcosa tra gli scaffali della cucina.
Rido per le sue parole,in fondo è vero.
<Dai che ti voglio bene ma'>
E la abbraccio da dietro.
Io e lei abbiamo un bellissimo rapporto,a differenza di mio padre lei è molto affettuosa e burlona,ma voglio ugualmente bene ad entrambi.

<Io vado a fare un giro con Alex>urlo io infilando le scarpe e il cappotto,con l'intenzione di uscire,quando mia madre mi ferma.
<Ma tra meno di un'ora dovrebbero arrivare!>
Sbuffo e ignoro le sue parole per poi uscire.
Cammino velocemente verso il parchetto vicino calpestando rumorosamente le foglie secche che scricchiolano sotto i miei piedi.
Ma mi distraggo dal marciapiede e mi becco una spallata e un insulto compreso <sta attento coglione!>.
Mi giro e faccio il dito medio al passante.
Succedono spesso queste cose quando sono distratto.
Arrivo alla solita panchina dove trovo Alex mentre fume una sigaretta,in tutto il suo splendore.
È davvero bello quando è concentrato,so che non dovrei fare certi pensierini sul mio migliore amico,ma è più forte di me.
<ciao cazzone>mi saluta battendo il pugno,rispondo con un semplice cenno del capo e un dolce sorriso,sono abbastanza nervoso,non riesco nemmeno a parlare.
<Allora,che dovevi dirmi di tanto importante alle sette e mezzo di sera?>mi domanda sbuffando il fumo che si volatizza in aria.
<Ehm io...volevo dirti che,prima ho parlato con Carlos,e mi ha fatto capire alcune cose...>comincio un po' titubante.
Dai Jorge,puoi farcela,rivelargli i tuoi sentimenti ,nel peggiore dei casi rimarremo amici,giusto?
<Ecco Io-> mi ero preso coraggio quando sento il telefono squillare.
Non so se ignorare e continuare il mio discorso o rispondere e rimandare.
<Rispondi è tua madre>mi incinta lui osservando lo schermo.
<Si certo,ora rispondo,allora...ciao ci si vede>lo saluto timido correndo a casa igniorando comunque la chiamata.
Voglio sotterrarmi.Stavo veramente per confessare i miei sentimenti al mio migliore amico?In fondo so che lui è etero al 100% ma ci tengo che lo sappia.
Quando entro in casa sento alcune risate e delle scarpe all'ingresso che non avevo mai visto;dovrebbero essere già arrivati i vicini.
Entro  in salotto e rimango immobilizzato dalla figura del ragazzo seduto sulla mia parte di divano,ma a sconvolgermi non è questo,ma è il ragazzo in se,che quindici minuti fa mia ha dato del coglione e a cui io ho risposto col dito medio.
Sembra essersene accorto anche lui infatti ha una faccia!
<Ah eccoti finalmente Jey!Stavamo solo aspettando te.Presentati >mi ordina mia madre alzandosi in piedi.
<Ehm,salve Io sono Jorge ed è un piacere conoscervi>mi presento prima ai due adulti e poi al ragazzo.
Si chiama Benjamin.
<Direi che possiamo anche iniziare a mangiare!>ci invita mio padre sedendosi a tavola.
Non faccio in tempo a raggiungere la mia solita sedia che Benji ci si è subito accomodato.
Massi,fa come se fossi a casa tua eh,pff.
Alla fine sono stato costretto a sedermi di fronte a lui,che sembra altrettanto scocciato,oppure è la sua faccia normale,non saprei.
Mentre i nostri genitori parlano non posso fare a meno di notare che la pancia della signora Kroll sia più gonfia del normale,allora non resisto.
<Di quanti mesi è incinta?>chiedo curioso,sperando di non essere inopportuno.
<Beh,in realtà non sono incinta >mi risponde offesa.
Ah.
<Oh,mi scusi non volevo offenderla,seriamente non avrei dovuto>mi scuso stra imbarazzato.
Cade un breve silenzio imbarazzante finché  la donna e il marito scoppiano in una fragorosa risata insieme a tutti gli altri.
Solo io non rido.
<Sto scherzando,ha quattro mesi>mi risponde lei appoggiando la mano sopra la pancia.
Tiro un sospiro di sollievo,cazzo ho davvero pensato di aver fatto la figura del perfetto rincoglionito.
Noto come il ragazzo di fronte a me sta ancora trattenendo le risate.
Ora mi prende anche in giro,perfetto.

Finito di cenare i nostri ospiti se ne vanno (finalmente direi),quindi me ne vado in camera mia,pronto a dormire e a fare chiarezza ai miei sentimenti per Alex,non ho fatto altro che pensare a lui per tutto il giorno,non riesco proprio a togliermelo dalla testa...
Mi lavo i denti,metto il pigiama,il bait e mi dirigo alla finestra per chiuderla quando vedo che da qui è possibile vedere l'interno della camera di Benjamin,che quando se ne accorge mi fa un cenno amichevole con la mano,ma io chiudo la tapparella senza pensarci troppo ignorando il suo saluto, e mi butto sul letto e a leggere.

Fucking  gay || benjey Where stories live. Discover now