Sotto lune pallide

En başından başla
                                    

"Mi ero ripromesso di non cercarti più e guarda in che situazione siamo..." Commenta lui, divertito, mentre lei si blocca:

"Già, pare tu abbia il costante bisogno di cercarmi." Gli risponde con un tono di rimprovero Samantha, senza girarsi verso di lui, ma andando in camera, seguita da Lauro, iniziando a sistemare e a liberare il letto di Lisa, per il ragazzo: "Non ti capisco." Conclude, lanciando a terra un cuscino di troppo e sistemando il lenzuolo:

"Lascia, non serve che ti impegni per me, va benissimo così il letto, davvero."

"Ora fammelo tu."

Ordina Samantha, lanciandogli un cuscino che Lauro afferra al volo, spaesato: "Cosa?"

"Fammi il letto, provaci, potrai farlo alla tua ragazza e potrà pensarlo come un gesto dolce d'amore, sforzati almeno di farlo decentemente"

"Lo so fare eh."

Risponde lui antipaticamente:

"Che ne so, magari a casa vostra lo fa tuo fratello"

"Non è una bambinaia!" Poi guarda il cuscino, rattristandosi: "E se non sapessi farlo come vuole lei?"

"È un letto, Lauro, non ti ha chiesto la Luna, al massimo ti dirà qualcosa da migliorare, ma piano piano imparerai, non si fa una casa in un giorno, va fatta mattone per mattone, con tanti disegni preparatori cancellati e buttati. Così per tutto, non si fa centro al primo colpo."

Lui annuisce, facendola sorridere: "Vado a preparare da mangiare, ci vediamo tra poco."

E lo lascia nella stanza, tornando un quarto d'ora dopo, stupendosi quando lo vede con in mano due cuscini, guardandoli:

"Che stai facendo?"

Lo deride, facendolo girare verso di lei di colpo, mostrandole i due oggetti:

"Non so quale sia il tuo cuscino."

"Quello rosa ha scritto il nome di Lisa, ad esclusione è l'altro."

"Oh..." Sussurra lui, non avendo notato quel dettaglio, facendo cadere quello sbagliato e sistemando l'altro: "Va bene?"

Domanda, attendendo quasi con ansia una risposta, mentre lei analizza il lavoro da lui fatto:

"Non male come prima prova, andiamo a mangiare."

Lauro resta un attimo fermo, deluso da quella frase nonostante lei sia stata convinta nel diglielo. Riguarda il letto: ha forse sbagliato qualcosa? O forse ha proprio sbagliato approccio con lei, le sarà parso un disperato, una persona forte e fredda come lui che si intenerisce e si preoccupa quando non sa amare una ragazza.

Scuote la testa, ignorando quei pensieri, sedendosi a mangiare i toast che gli ha preparato:

"Non hai molto cibo in casa, vedo..." Inizia a mangiare frettolosamente, bevendo due bicchieri d'acqua in pochi secondi:

"Oh, calmo, non c'è fretta, se hai ancora fame te ne preparo altri." Lauro scuote la testa, continuando a mangiare, con un po' più calma, ma ugualmente velocemente:

"Hai da fumare dopo?"

"Non ti preoccupare, dopo andiamo sul terrazzo e ce ne fumiamo un paio assieme"

Lauro sorride, annuendo, quando il suo telefono vibra: "Cazzo, è Julia. Scusami..." E si alza, rispondendo: "Pronto Ju? Dimmi..."

E cammina nel corridoio a parlare, mentre Samantha cerca di fare attenzione per seguire la conversazione:

"No, non ti preoccupare, ho trovato una casa dove stare. No, non da una ragazza..." Mente: "Sono da un amico, non lo conosci, ma credimi non sono con altre. Non sono così bastardo da stare con un'altra quando litigo con te. Tu sei a casa?" Lo sente sedersi a terra e lo vede dal riflesso nello specchio accarezzarsi i capelli: "Fatti una doccia calda e poi dormi, domani mattina se vuoi vengo da te, così possiamo fare colazione assieme, che ti devo prendere?"

Di Nuovo Maggio | Achille LauroHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin