Quella Sera

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Passarono giorni su giorni.
Da quando c'eravamo baciati, Levi non mi rivolgeva più la parola.
«nemmeno lo avessi baciato io!» Mi dissi, nervosa.
Passò una settimana da quel giorno.
Rinunciai a tutto, era inutile insistere, sembrava avesse qualcosa contro di me e dovevo accettarlo.
Eppure, era stato così bello.
Però, sembrava che per colpa di quel bacio il nostro rapporto diventò peggiore di quello che avevamo la prima volta che ci eravamo incontrati.
La cosa più bella mi aveva portato a quella più brutta.
«che senso ha baciarlo se poi non posso neanche guardarlo negli occhi...» mi dissi.
Ero completamente innamorata di lui.
Ma lui, evidentemente, non voleva più avere a che fare con me.
Era sera, non c'era quasi nessuno in giro. Avevo bisogno di fare una passeggiava, per scacciare i pensieri.
«hey, tesoro» qualcuno mi stava chiamando.
«!? che sia Levi?» mi girai, sorridendo.
Quel sorriso non durò a lungo.
Realizzai che quello di fronte a me non era Levi, ma dei soldati con intenzioni perverse.
«che cosa volete?» Dissi fredda.
«shh, vogliamo solo divertirci un po'»
Un soldato comparve dietro le mie spalle, immobilizzando ogni mio movimento.
«che fate?! Fermi!» Urlai.
Cominciarono a strapparmi la camicia che avevo addosso.
«che belle forme..» dissero.
«basta! vi prego... fermatevi!» Dissi lentamente.
Chiusi gli occhi.
Udì dei colpi, aprì gli occhi e vidi i soldati a terra.
«devi smetterla di ficcarti sempre nei guai» Vidi quei suoi occhi grigi, di nuovo.
Un'altra volta, Levi mi aveva salvata.
Ma non riuscì a dire nulla, che svenni sulle sue braccia.
Mi risvegliai nel mio letto, mi sedetti su quello e vidi il Capitano guardare dalla finestra.
«vedo che ti sei svegliata» Mi disse.
Non gli risposi.
«allora? Non rispondi?» Mi chiese.
«perchè dovrei?!» Gli urlai nervosamente.
«non mi parli da una settimana!» aggiunsi mentre mi alzavo dal letto.
«quella sera mi hai baciata, e credevo fosse stata la cosa più bella che mi sia stata mai capitata!» Mi avvicinai a lui.
«ma no.. quel fottuto bacio mi ha solo allontanata di più da te!» Gli urlai in faccia.
«tsk» staccò lo sguardo.
«Vedi?! È questo che intendo!» Continuai ad urlare.
Non riuscivo a capire se lo stessi rimproverando o semplicemente mi stessi sfogando.
«io ci sono rimasta molto male sai?!» notai come la mia voce stesse aumentando.
«io non sono come te, io li provo i sentimenti! E tu mi baci e poi mi scarichi così come se fossi solo un ogg-»
Levi interruppe le mie urla, dandomi un leggero bacio.
«ora stai zitta» mi disse subito dopo.
Ero rossa, mi aveva baciata un'altra volta.
«e ora che farai? non mi parlerai più per un'altra settimana?» Dissi, per poi abbassare la testa.
«no..» mi alzò il mento col dito.
Vi spiego meglio la scena.
Le nostre ombre riflesse sul muro erano le protagoniste di questo momento.
L'ombra di Levi si avvicinò al mio viso e mi baciò per la terza volta, stavolta più appassionatamente.
Piano piano, ci avvicinammo al letto, accompagnati da dolci baci.
Tutto visibile solo dalle nostre ombre, finché anche esse non furono più inquadrate.

Queen Of War || Levi X Reader Donde viven las historias. Descúbrelo ahora