I will protect you

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Lucy
Il fiato mi si bloccò in gola ed il cuore sembrò fermarsi di colpo.
Accanto a me, con il suo solito sorrisetto perfido stampato in volto, stava Lisanna.
Era stata, non so come, in grado di farsi cambiare scuola ed essere piazzata nella mia classe.
Ero pietrificata dal terrore.

Il professore entrò in classe e diede inizio alle lezioni.
Lisanna mi sorrise cupa, prima di poggiare una mano sul mio banco, proprio vicino al suo "Senti, Lucy..." disse con tono finto mieloso "Ho dimenticato il mio libro. Puoi far vedere anche a me?" Il suo libro l'aveva deliberatamente lasciato a casa sua.

Voleva darmi un avvertimento, prima di farmela pagare.

Fece per mettere la mano sotto la mia sedia e tirarmi a sé, ma Natsu la battè sul tempo tirando verso di lui la mia sedia "Ehy, Lucy! Fammi vedere con te, ho lasciato il mio libro a casa!" Disse osservando Lisanna con espressione seccata.
Lisanna lo salutò con la mano, tutta sorridente, per poi girarsi e chiedere al compagno alla sua destra.
Tirai un sospiro di sollievo, per il momento, ma sapevo che non sarebbe finita lì.
"Oggi non allontanarti da me, chiaro?" Sussurrò Natsu, facendosi scudo con un quaderno.
Lo guardai interrogativa, non capendo cosa volesse dire.
"Alla pausa pranzo restami vicino. Cercheremo Erza e le spiegherò tutto. Ok?" Annuì lentamente.

Sarebbe stata una lunga giornata quella.

Al suono della campanella Natsu mi afferrò per il braccio e, veloce come un fulmine, mi trascinò fuori dalla classe per cercare la rossa.
Che, a quanto pare, non sembrava avere una giornata migliore della mia.

Erza era furente, con un'espressione scura in volto mentre tamburellava le dita sul suo banco.
"Erza...san?" Mormorai piano, notando che, a forza di scrivere il kanji di "rabbia" sul suo banco, avesse rotto circa una decina di matite di marca.
Doveva essere proprio furiosa.

Il suo sguardo bruno e assassino si puntò su di me, e dovevo ammettere che era proprio spaventosa, dato che Natsu stava a distanza, fuori dalla classe.
"Cosa?" Domandò Erza bruscamente, facendomi sussultare sul posto.
"Vedo che non sei di umore...tanto pacifico oggi" dissi sottilmente, con voce quasi inudibile.

"E non è la sola" replicò Levy entrando nella classe e massaggiandosi il ponte del naso con stanchezza. Appena mi notò il suo sguardo si fece preoccupato e prese a fissarsi le scarpe "Lucy...anche da te è arrivata una 'nuova' compagna?" Chiese sottolineando l'ultima parte, stringendo i lembi del suo cardigan giallo.

Annuì.

Erza sbuffò sonoramente, alzandosi dal suo posto "Quella Minerva è davvero velenosa con le parole...non sono riuscita a risponderle a tono" disse con tono serio, stringendo i pugni lungo i fianchi.
"Quell'altra rossa è riuscita a far piangere Juvia. L'ha insultata pesantemente di fronte a tutti, fino a farla scappare nei bagni. Non sono stata capace di tirarla fuori di lì" ammise Levy guardando in basso.

E Lisanna era nella mia classe per far sì che recepissi il messaggio.

Non ero solo io il loro obbiettivo adesso. Lo erano anche le altre...per colpa mia.

"Non scusarti. Non serve" disse la rossa prima che potessi aprir bocca
"Siamo tue amiche e non sarà un'albina primadonna ad impedirci di aiutarti" disse Erza con un fiero sorriso in volto
"Erza ha ragione! Oggi è andata così, ma domani non ci faremo trovare impreparate!" Aggiunse Levy mettendomi una mano sulla spalla
"Anche Juvia, se fosse qui, ti direbbe che non ha intenzione di lasciarti da sola"

"So che non vi sono simpatico, ma convicerò anche i miei amici ad aiutarvi" disse Natsu dallo stipite della porta, Erza annuì "Un gesto molto nobile da parte tua Dragneel" disse la rossa, un lieve sorriso dipinto sulle sue labbra.
"Grazie..." mormorai, leggermente imbarazzata.

Mrs. Nerdy Mr. Gangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora