Un bacio e una pistola come Robert Aldrich

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"Sei stata velocissima."

"Sono passata due secondi in farmacia, perché le medicine erano scadute, pensavo di averci messo tanto."

"Assolutamente."

La tranquillizza Daniele, portandola nella camera, mentre lei va a salutare Federico con un bacio sulla guancia e guarda per un attimo Lauro:

"È conciato proprio male..."

"Grazie del complimento. Sempre apprezzati." Strascica con le parole il biondo, senza aprire gli occhi:

"Non era svenuto?" Domanda spaesata lei:

"Era. Ora si è svegliato." Risponde freddamente Federico, facendo annuire Lauro, non volendosi sforzare a parlare: "Io e Daniele ora andiamo, chiamerò ogni mezz'ora o anche un'ora per sapere le condizioni di mio fratello, cercate di rispondere sempre che non ho voglia di preoccuparmi inutilmente."

Samantha annuisce, mentre Lauro gli fa un cenno infastidito con la mano:

"A dopo allora."

Entrambi li salutano, mentre Samantha li segue per chiudere al meglio la porta d'ingresso:

"Ti preparo qualcosa da prendere."

"Eccallà l'infermiera sexy che cura il suo paziente ferito mortalmente." La prende in giro lui, guardandola dalla porta della camera che dà perfettamente sulla cucina dove lei si muove:

"Certo che per essere distrutto fisicamente e con la febbre alta, hai ancora molta forza per punzecchiarmi."

"La forza per darti fastidio l'avrò per sempre, credimi, anche da morto ti manderò messaggi criptati solo per te, bambolina."

"Zitto e bevi." Lo intima lei, aiutandolo a mettersi seduto, nonostante lui non voglia aiuti, e afferrando il bicchiere con dentro un effervescente e un po' d'acqua, mandandola giù velocemente per non sentire il sapore fastidioso che gli pizzica la gola:

"Che merda. Ecco perché non voglio ammalarmi mai." E si asciuga le labbra con la mano, infastidito da quel sapore che non se ne va:

"Ammalarti ti fa bene, almeno taci e rompi di meno."

Lo prende in giro lei, mentre lui la fulmina con lo sguardo, per poi sorriderle: "Ah sì? Allora vieni qua che ti faccio vedere io com'è bello essere ammalati." La invita, mentre lei rifiuta scuotendo la testa:

"Stasera salta quindi?"

"Stasera che c'era?" Chiede lui spaesato:

"Il drive-in."

"Col cazzo. Ci andiamo anche se sto male. Quel film non me lo voglio perdere." Ribatte senza problemi, portandosi le mani dietro la testa e guardando un punto della sua camera:

"E se stai male come ora?"

"Sto bene, sto molto meglio di prima."

"Sei svenuto, vero?"

"Ieri sera ho fatto un sacco di pazzie, me lo merito, ma almeno mi sono divertito, l'importante è quello.
Che hai in quello zaino?"

Domanda, lanciando un veloce sguardo all'oggetto che, istintivamente, Samantha stringe al petto: "Ho portato il computer, possiamo vederci un film assieme, giusto per far passare il tempo. Lisa ne scarica sempre un sacco, ma finisce per non guardarli, è inutile lasciarli lì, mi son detta fosse una buona idea."

"Interessante, specie se è un film porno o erotico"

"Pensi solo a quello?" Lo prende in giro lei, estraendo il computer e accendendolo, trovando un luogo in cui metterlo, con Lauro che le fa cenno di un mobiletto vicino, comodo per entrambi:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now