Mettere a tacere il dispiacere

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Ignazio stringe il mio corpo al suo, mi permette di accarezzargli il viso, di delinearne i contorni, di sorridere sulle sue labbra lasciando da parte tutto, animato solo dal desiderio di sentirmi importante per lui, di farlo sentire importante per me.

Stringo le gambe attorno al suo busto mentre mi sovrasta leggermente, scompiglio i suoi capelli scuri, ondulati e morbidi, si fa contagiare dal mio sorriso che arriva a toccare il suo. E poi un bacio, dolce, poco passionale ma ricco di sentimenti sinceri, uno sfregarsi di labbra che mi porta ad avvolgere le braccia attorno al suo collo mentre il mio busto si solleva andando in contro al suo ora che le sue mani mi cingono i fianchi per poi vagare al di sotto della mia maglietta leggera.

Io <<insieme possiamo tutto, ricordalo>> sussurro premendo le labbra sulle sue, i respiri si riconoscono, le lingue si rincorrono ed entrambi ci ritroviamo a trattenere il fiato per non interrompere la passione di questo momento.

Io <<questi baci da tenori ci uccidono>> sussurro riprendo un secondo fiato prima di ribaciarlo.
Ignazio mi asseconda, si lascia travolgere da tutto quello che siamo io e lui, insieme e indipendentemente da ogni cosa, mi lascia spiazzato quando impovvisamente si allontana da me.

Lo guardo, guarda me, devia lo sguardo e mi siede composto mentre resto supino sul divano con le gambe sulle sue.

Igna <<non posso così, non sarebbe giusto>>

Io <<in che senso? >>

Igna <<nel senso che voglio essere sincero con te, che preferisco dirti prima delle cose>>

Io <<sono qui, al tuo fianco,  possiamo parlare di tutto>> mi stringe la mano sul ginocchio e spero vivamente che sciolga almeno qualche dubbio che cerco di tenere lontano costantemente.

Igna <<non ho avuto modo di dirti che io e Ilenia ci siamo visti prima che partissi, voleva parlarmi della bambina. Sai ultimamente sta molto sola a scuola, Ilenia mi ha detto che le sono mancato in questo ultimo periodo>>

Io <<mi dispiace, vi ho tolto del tempo per stare insieme>>

Igna <<era per un giusta causa>> mi rivolge un timido sorriso

Igna<<Ilenia ha parlato con una psicologa infantile di quello che sta succedendo e pensiamo entrambi di mettere da parte le nostre incomprensioni e dare a Chiara la possibilità di stare qualche volta con tutti e due, vorremmo farle capire che anche se non stiamo più insieme il nostro legame con lei non è in discussione, potrebbe farle bene>> annuisco, sarei geloso delle loro uscite in realtà ma non posso mettere il mio egoismo prima della serenità sua e soprattutto di sua figlia

Io <<va bene, Chiara ha bisogno di te e sua madre e se stare con entrambi potrebbe aiutarla, sono il primo a sostenerti>>

Igna <<grazie, però devo dirti una cosa...io e Ilenia abbiamo parlato anche del mio lavoro, abbiamo proprio affrontato un argomento che non c'entrava nulla e ne abbiamo parlato con una serenità che ha portato entrambi indietro nel tempo >>

Si sofferma a guardarmi per un istante, un istante che mi sembra ore. Non mi sta mentendo e cosa che mi mette più agitazione è che Chiara mi ha detto davvero come sono andate le cose, torna tutto e temo torni anche il fatto che si siano baciati.

Igna << Piè, non so davvero che ci è preso ma diciamo che...

Sospira abbassando lo sguardo, cerco di reagire, lo faccio come sempre: forte davanti al mondo e fragile nella solitudine.

Avvicino una mano al suo volto, faccio in modo che sia alla mia altezza
Io <<guardami, dimmi quello che hai da dire>> punto i miei occhi nei suoi, sento il cuore tremare ma non mi lascio spaventare dalle mie emozioni.

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora