Il piccolo Piero

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Sono due giorni che rifiuto le chiamate di Ignazio ma stasera sono costretto a vederlo visto che domani abbiamo un concerto

La sorte vuole che appena entro in hotel me lo trovo davanti intento a prender il budget della sua camera.

Mi saluta con un cenno del capo e io faccio altrettanto,  prendo il mio budget e salgo anche io in direzione della mia stanza.

Igna <<mi dici che hai?>> chiede afferrando la mia spalla

Io <<me lo chiedi anche eh? >> non mi scosto ma non lo guardo negli occhi

Igna <<se non parli non poss...

Io <<che sei una merda lo capisci anche da solo>>

Igna <<che minchia dici?!>>

Scoppio a ridere in modo quasi isterico

Io <<il tuo problema è che non sei neanche sincero con te stesso Ignazio!  Non dirmi più stronzate...

Igna <<non ti ho mai detto nulla di falso Piero>> alza appena il tono

Io <<invece sì...neanche te ne accorgi e l'unico cretino sono io...continua a tenerti Ilenia, la tua famiglia felice e la tua bella vita ma non romper le scatole a me hai capito?>> alzo la voce a mia volta

Igna <<sei solo geloso...

Io <<semplicemente non voglio esser preso in giro>> mi allontano da lui aprendo la porta della mia stanza, mi appoggio allo stipite e continuo a parlare

Io <<l'ho visto l'altra sera come la accarezzavi e ti conosco troppo bene per capire che non erano carezze di circostanza...te la sei baciata sotto i miei occhi come se fosse tutto normale...

Igna <<Ile mi é stata vicina in questi anni...mi vuole bene nonostante entrambi sappiamo che non ci lega un forte sentimento>> certo...tanto che lei si vede con Gianluca a sua insaputa. Mi mordo le labbra per star zitto, non posso tradire Gianluca e non posso compromettere il nostro rapporto già instabile

Io <<allora trattami da collega e basta perché come mi sono fatto da parte per anni posso continuare a farlo...

Igna <<non ti sto chiedendo nulla Piero...non ti ho neanche chiesto di lasciare Serena...

Io <<e io non ti chiedo di lasciar la tua famiglia ma evita di dirmi minchiate perché le vedo le cose Ignà, te lo ripeto. Se ti interessa solo scopare puoi dirmelo in faccia>> gli dico acido lasciandolo abbastanza perplesso

Igna <<tu sei fuori di testa...pazzo sei>>

Io <<certo...ma vaffanculo eh>> dico nervoso chiudendo la porta della camera in modo da terminare questa discussione.

Igna <<così non risolviamo nulla>> mi dice a voce alta bussando alla porta

Non rispondo, tento di far finta che non sia lì fuori ad aspettare chissà che cosa.

Mi do una rapida rinfrescata per poi indossare il pigiama e sdraiarmi sul letto.
I pensieri fanno male, mi sembra di avere un criceto che corre senza sosta nel mio cervello, ultimamente sto anche soffrendo di emicranie tra lo stress dei concerti, a cui non ero più abituato, e continue discussioni e dispiaceri.

Sono costretto a prendermi una aspirina, è l'unico modo per riposare e per alzarmi domani in condizioni migliori.

Sto per prendere sonno quando sento bussare alla porta

Igna <<possiamo chiarire...

Non rispondo, mi volto su un fianco nella speranza che vada anche lui a dormire

Potremmo ritornare-PBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora