Metà tempo a cercarsi, metà a dirsi basta

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"Oggi tutti Babbo Natale..." Le spiega, accendendosi una canna: "Tutti in giro a fare consegne o a farsi i cazzi propri" Allunga i piedi sul tavolino di fronte al divano su cui è steso: "Viene solo Edoardo più tardi che deve fare delle cose con gli strumenti, ma non so tra quando arriverà"

"È successo qualcosa?"

Gli domanda, prendendo posto a fianco a lui, che allunga un braccio dietro alla sua schiena, lasciandolo riposato sul divano:

"Scazzi con mio fratello, sta avendo problemi con la fidanzata e con gli sbirri. È agitatissimo in questo periodo e non si concentra più sulle cose importanti"

"C'è un motivo per questa sua agitazione?"

Lo interroga nuovamente, preoccupata, girandosi verso di lui, che la guarda tentennante, stupito da tanto interesse per il fratello:

"Perché sei così indagatoria?"

"Tu me ne stai parlando, io mi sto interessando alla cosa, hai iniziato a raccontarmelo tu"

Lauro sorride stanco: "Hai ragione" Poi la guarda meglio, sistemandosi con le gambe, piegandone una sopra l'altra per stare più comodo: "Te che c'hai invece? C'hai uno sguardo da funerale..."

Commenta ridendo, mentre Samantha torna ancora più seria, abbassando lo sguardo per poi distoglierlo, guardando il pavimento:

"Ti sto parlando, è maleducazione distogliere lo sguardo" La rimprovera, prendendole il mento tra le dita magre e alzandolo verso di lui, obbligandola a guardarlo:

"Lisa stamattina mi ha detto che doveva parlarmi e che teme che io abbia qualcosa da nasconderle"

"Beh qualcosa lo hai...E presto sarà anche un qualcosa di grosso"

La prende in giro, per poi tornare serio quando gli torna alla mente la discussione avuta con il fratello:

"Anche te non stai bene, sennò non penso mi avresti chiamato, che c'è?"

Domanda lei, girandosi meglio verso di lui, sbarrando gli occhi e irrigidendosi di colpo quando vede e sente la mano del biondo appoggiarsi alla sua pancia, accarezzandola:

"Mio fratello, la sera del mare, ha toccato un paio di tasti che avrebbe dovuto evitare. Ci ho parlato dopo che siamo stati insieme. Mi ha detto che la sua ragazza potrebbe essere incinta..."

"Oh..."

"Già. Ma ha aggiunto che il figlio potrebbe non essere suo. La sua ragazza potrebbe averlo tradito, facendolo con un altro.
Mi segui?"

Samantha annuisce: "Sì, ma ciò cosa c'entra? Perché me lo stai dicendo?"

"Non ricordi che è successo la sera della discoteca?" Chiede il biondo, abbassando la mano sulle sue gambe, accarezzandole l'interno coscia e facendola rabbrividire per quel gesto inaspettato.

Lei ci pensa un attimo, mentre lui attende la risposta, sperando si ricordi e i suoi occhi che si sbarrano gli bastano come risposta, facendolo sorridere vittorioso:

"Io e te..."

"Oh, te prego, non guardarmi con quello sguardo sorpreso. Ti assicuro che ansimavi da Dio, manco quando stavi sotto effetto di droghe eri così eccitata, l'alcool ti fa molto peggio,  dovresti bere più spesso in mia compagnia, le serate sarebbero meno noiose"

Ma a Samantha poco importa di quel commento, ma realizza poco a poco il perché le lo abbia detto:

"Pensi di avermi messo incinta?"

"Ah boh... Eri tutta preoccupata che non avevo protezioni" Scrolla lui le spalle, fregandosene: "In ogni caso non voglio responsabilità sul marmocchio. Te l'ho detto per informazione. Quando nasce, se nasce..." Specifica: "Gli possiamo fare il test del DNA, ma io non ci voglio nulla a che fare, ci manca solo un coso che mi chiama "papà" a cui devo riservare i miei soldi per obbligo morale. Non me ne frega un cazzo. Mettitelo in testa"

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now