Appena mi guarda rimane un po' sorpreso.

«Perché hai pianto?»

Distacco gli occhi dai suoi.

«Non ho pianto...»

Mi guarda per qualche secondo. Mi sento veramente a disagio.

«Però i tuoi occhi rossi e le tue guance umide dicono il contrario...» Dice con voce bassa, quasi a volermelo sussurrare.

Poi avvicina la sua mano al mio viso e, lentamente, mi asciuga le guance con il suo pollice. La sua mano è calda... sembra quasi la stessa che mi accarezzava i capelli quando ero bambino, quella di mia madre. Chiudo gli occhi, e mi lascio accarezzare dal suo caldo tocco.

«Non hai ancora risposto alla mia domanda. Perché piangevi? » Mi dice dopo un momento di silenzio.

Io riapro quindi gli occhi, ricordandomi che la mano di Jungkook mi sta ancora asciugando il viso.

Arrossisco di colpo e faccio qualche passo indietro.

«Non era nulla di serio...» Dico abbassando lo sguardo. «Solo... ricordi.»

Mi guarda ancora per qualche secondo, ma decide di non farmi altre domande. Forse perché ha capito che non avrei mai approfondito il discorso.

«Quel libro lo puoi tenere.» Aggiunge.

Alzo la testa di scatto.

«Non è necessario. Appena finisco di leggerlo lo riconsegno.»

«Penso che tu tenga molto a quel libro... lo vedo dal modo il cui lo stringi. A me non interessa più. Te lo regalo.»

Ci penso un po' su.

«Grazie mille.» Dico sorridendogli. «Ma non c'è ne bisogno. Davvero.»

Se lo tenessi troppo a lungo, finirei soltanto per ricordare ancora di più sulla mia infanzia. Cose che, essendo passate, devono rimanere nel passato.

Poi decidiamo di uscire dalla biblioteca. La strada per l'uscita l'ho imparata a memoria, così come la strada per raggiungere la camera di Jungkook, poi dalla sua camera alla sala da pranzo e dalla sala da pranzo alle cucine. 

Nel mentre che cammino, mi capita di guardare fuori da una finestra.

I raggi del sole penetrano accecanti, ma mi fermo lo stesso per guardare fuori. Questa parte della casa si affaccia sul grande giardino esterno. In lontananza si possono vedere le coltivazioni delle piante da frutto, un pezzo di orto e la serra. Uso una mano per farmi ombra sugli occhi, in modo tale da vederci meglio. Poi, guardandomi l'altra mano, mi accorgo che la mia pelle, essendo così pallida, riflette letteralmente la luce del sole. Certe volte mi chiede come cavolo faccio ad avere la pelle così bianca. Se mi vedesse uno sconosciuto, non penserebbe mai che io sia uno schiavo.

Jungkook, notando che mi sono fermato, ripercorre i suoi passi, e si ferma accanto a me, guardando anche lui fuori dalla finestra, cercando di capire cosa io stia guardando.

«È proprio una bella giornata.» Dico all'improvviso.

Gli scorsi giorni ha piovuto, quindi il sole un po' mi è mancato.

«Già. Adesso che siamo a metà primavera, dovrebbero esserci più giornate di sole.»

Rimaniamo in silenzio a lungo, semplicemente l'uno affianco all'altro.

Poi, quando faccio per andarmene, lui mi ferma prendendomi dal polso.

«Voglio uscire.» Mi dice all'improvviso.

«O-ok, va bene. Io l'aspetterò qu-...»

«No, tu vieni con me.»

Ma perché vuole che lo accompagni ovunque lui vada? Non che la cosa mi dispiaccia poi tanto, ma anche lui dovrebbe concedersi un po' di tempo per se stesso.

Non faccio in tempo a fare un cenno con la testa che lui inizia a trascinarmi letteralmente per il polso.

Con l'unico braccio rimasto libero sorreggo i libri. Cerco di leggere i titoli dei due datomi da Jungkook, ma nella fretta riesco a leggerne solo uno. Il Piccolo... Principe.


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Già, il Piccolo Principe è veramente un classico, quindi non potevo non metterlo.
Vi dirò però un segreto... io non l'ho mai letto. Lo so che adesso magari mi odierete, ma quando ero piccola a scuola non me l'hanno mai fatto leggere. Ai tempi ero una bambina a cui non piaceva particolarmente leggere e, nonostante mia sorella l'avesse letto, io non mi ero mai interessata.
Per fortuna però adesso le cose sono cambiate, e leggere ormai è diventata una parte fondamentale della mia vita.

Ma lasciando da parte tutte queste inutili cose, volevo soffermarmi un attimo a ringraziarvi. Mi rende veramente felice leggere i vostri commenti, ed il fatto che la storia vi stia piacendo non potrebbe rendermi più felice.

Quindi... GRAZIE, che mi aiutate a mandare avanti questa storia. Grazie dal profondo del mio cuore.

Detto ciò, alla prossima!

• Ely •

• ιℓ мισ ѕ¢нιανσ •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora