Capitolo 1 - Risveglio (parte 1)

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Sabbia

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Sabbia. Ruvida, infuocata sabbia.

Nient'altro che questo videro gli occhi azzurri di Claire nel momento in cui si dischiusero. La sua mano si strinse d'istinto sulla rena cocente e dorata, raccogliendone un pugno che poi osservò scorrere via lentamente. Era riversa su un fianco e l'unica spalla esposta al sole battente cominciava a bruciarle, tanto da spingerla a spostarsi.

Con immane fatica tentò di mettersi in piedi, facendo leva sugli avambracci, ma la forza le venne a mancare e in un attimo ripiombò faccia a terra.

Sbuffò frustrata e, senza darsi per vinta, riuscì a girarsi, ma quel movimento provocò il sollevarsi di una gran quantità di sabbia, che le entrò nel naso, facendola tossire.

Nel momento in cui i suoi occhi si trovarono di nuovo a contatto con il cielo, la luce abbagliante del sole l'accecò, costringendola a schermarsi il viso con la mano, e tutta la soffocante afa del deserto la investì in pieno. Non ricordava di aver mai sentito un caldo del genere in vita sua.

D'un tratto il terreno sotto di lei si sfaldò e la gravità la fece rotolare fino alla base della duna in una nuvola di polvere.

Con un gemito si mise a sedere, portandosi una mano alla base del collo. Sentiva dolore ovunque e al minimo movimento ogni muscolo del corpo lanciava fitte di protesta, ma fece comunque uno sforzo per guardarsi intorno e capire dove fosse finita. Che si trovasse in un deserto non c'erano dubbi, ma la domanda era come avesse fatto ad arrivarci. Tornò con la mente a quando si era buttata nel pozzo, dopo aver pugnalato quella pazza furiosa di Mary. Era convinta che sarebbero risbucate a Greenwood come Dean aveva assicurato, e invece erano lì in quel posto dimenticato da Dio.

Fu allora che il pensiero di Rachel e Juliet le attraversò la mente e il suo sguardo studiò frenetico l'ambiente intorno a sé alla loro ricerca. Quando finalmente scorse i loro corpi distesi non molto lontano, trasalì spaventata, temendo che fossero ferite o addirittura...

Raccolse il coraggio e avanzò carponi verso la sagoma di Rachel, la più vicina, e la scosse con cautela. "Rachel!" La chiamò, ma niente. –Oddio, fa che sia viva- pensò in preda al panico. "Avanti! Ti supplico, svegliati!"

Finalmente l'amica diede segni di ripresa e Claire poté tirare un sospiro di sollievo.

Le palpebre di Rachel si aprirono lentamente. "Claire..." mormorò poi con voce rauca. "Ma che è successo?"

Lei la aiutò a mettersi seduta. "Non ne ho idea." Rispose a fatica. A causa del gran caldo e della sabbia mossa da un vento cocente, le mancava l'aria e riusciva a malapena a parlare. Come se non bastasse, in quel luogo era come se non ci fosse atmosfera a proteggerle dai raggi del sole, che arrivavano come lame sulle loro teste. "Eravamo già qui quando mi sono svegliata, non so nemmeno come abbiamo fatto ad arrivarci."

Il viso di Rachel si contrasse in una smorfia di sofferenza, mentre si massaggiava la schiena dolorante. Ricordava solo di essere stata sballottata qua e là come su un treno merci, prima di perdere i sensi. Affaticati com'erano dalla luce del sole, i suoi occhi non riuscivano a mettere a fuoco l'ambiente circostante, che appariva confuso e sfocato. Solo allora realizzò di non avere più gli occhiali e che dovevano esserle caduti da qualche parte. Sentendosi persa, chiese all'amica di aiutarla a cercarli.

Bloody Castle - I seguaci del SoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora