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Sono rimasta ad osservare la porta per non so quanto tempo... Forse se esco, riuscirò a trovare Rebecca, e poi la voglia nonostante tutto è troppo forte. Mi avvicino e appoggiando la mano sulla porta faccio per uscire... Ma mi sembrava che fosse troppo bello per essere vero.

Taehyung torna, ci ha ripensato, e la vede che stava per uscire. Si ricorda adesso di non aver chiuso la porta, e ringrazia se stesso per essere tornato indietro. L'oscuritá torna a possederlo più prepotente di prima e così si fionda su di lei, bloccandola al muro.

«Dove credi di andare Aurora?!» le chiede quasi ringhiando e tenendola ferma per i polsi, sente il suo cuore, lo sente battere più forte dalla paura e gli viene il pensiero che vorrebbe mangiarlo, ormai è completamente controllato dalla sua oscurità.

Dio mi sta facendo tantissima paura, mi tiene troppo forte per i polsi e i suoi occhi sono così famelici... «E-ero solo preoccupata per questa mia amica...»

«Tranquilla la tua amica è in buone mani come la sei tu» si avvicina di più, come se volesse mordermi.

«Non mi fido ne di te ne del tuo amico...»  sento che si arrabbierà tanto, poi in questa situazione non ci metterebbe niente a squarciarmi la gola, quindi aggiungo subito «Ma se mi dai l'opportunità di conoscerti, forse potrò iniziare a fidarmi di te» nonostante la paura uso una voce dolce e tranquilla.

Improvvisamente si addolcisce, sono bastate così poche parole per placare la sua oscurità così forte? Rimane il fatto che le dice tutto confuso... «Ci tieni così tanto a conoscermi?» lascia andare i suoi polsi e si allontana un po', ma non del tutto.

Per fortuna si è calmato, così sempre con voce dolce gli rispondo «Sì...» e mi siedo contro il muro facendogli cenno di sedersi vicino a me.

Le accenna un lieve sorriso e si siede anche lui contro il muro, questa volta vuole veramente combattere la sua oscurità, ma si mette a debita distanza per evitare che se impazzisce di nuovo di farle male.

Bene sono contenta che si metta a questa distanza, anche se così tanta paura di lui non ho più adesso, ormai se avrebbe voluto uccidermi l'avrebbe già fatto e non lo ha fatto, ho capito come devo comportarmi con lui, e fare la ribelle non mi aiuterà.

«Allora?» gli chiedo dolcemente, dopo qualche secondo di silenzio.

Si gira verso di me, guardandomi e risponde con una piccola risata nervosa «Allora cosa?»

«Mi vuoi parlare di te?» faccio anche io una risata nervosa. Oddio sembriamo due rincoglioniti... merda spero che non mi abbia letto nei pensieri.

E invece lo ha fatto e ride divertito «Hai ragione... Comunque, il mio nome lo sai già prima di diventare...» si guarda «questo mostro... ero un ragazzo normale come te, avevo amici, una famiglia che mi voleva bene e come tutti un sogno... Ma qualcuno me l'ha portato via, facendomi diventare così...» ad un tratto, come sempre senza avvertire, ecco l'oscuritá farsi avanti fortissima ed inizia a battere i pugni per terra grugnendo di rabbia «No non di nuovo» dice ringhiando e respirando affannosamente.

Mi avvicino a lui, facendomi coraggio, e gli prendo i pugni, li accarezzo portandoli sulle mie ginocchia, devo calmarlo, devo riuscirci «Qual'era il tuo sogno?»

La guarda come per dirle di non avvicinarsi, anche se ormai è troppo tardi, così prova a dirglielo continuando a grugnire «No potrei farti m-male»

Ed invece mi metto proprio davanti a lui, continuando a stringere le sue mani nelle mie, sono così fredde, ma non mi allontano, devo dimostrargli che può guadagnarsi la mia fiducia, non lo devo fare sentire come un mostro, l'oscuritá tornerà e chissà cosa potrebbe farmi.

뱀파이어 | ver.김태형Donde viven las historias. Descúbrelo ahora