Quel giorno avevo il concerto al Palottomatica di Roma: suonare nella città che mi accolse per ben 43 anni fa sempre uno strano effetto ma allo stesso tempo mi riempie il cuore di felicità.
Accesi la televisione e subito venne annunciata la notizia dell'attentato al concerto di Ariana Grande a Manchester: un duro colpo per tutti. In seguito alla notizia mi arrivarono tantissimi messaggi da parte dei miei fan che volevano assicurarsi che le misure di sicurezza fossero altissime. Tutto questo terrore mi smosse qualcosa dentro, volevo esprimere quello che si stava provando i quei giorni e cominciai a buttare giù qualche frase.
Mi bloccai: non suonava del tutto se avessi scritto e cantato una canzone del genere da solo. Quella canzone doveva essere condivisa perché al suo interno porta un messaggio di condivisione e unione, quindi perché non condividerla?
Presi il telefono e chiamai Ermal: sicuramente saprà darmi qualche spunto e non solo. Volevo scriverla e cantarla con lui. Gli diedi appuntamento per la settimana seguente a casa mia, era anche un modo per presentargli mia moglie e i miei figli.
Già, proprio loro: sono innamorati di Ermal fin da Sanremo 2016 e non vedevano l'ora di conoscerlo. Sono felice che stanno crescendo con buona musica, musica italiana. Scoppiarono di gioia quando seppero che sarebbe venuto a casa nostra e Libero si mise a studiare bene gli accordi delle sue canzoni per accoglierlo al meglio.

Ad accogliere i nostri ospiti, sì perché venne anche Silvia, la ragazza di Ermal,  fu mia moglie Giada e subito dopo vennero travolti da Libero e Anita che gli saltarono addosso e vennero ripresi dalla mamma.
<< Lasciali perdere Giada, amo i bambini e non mi danno fastidio >> sentii dire dal mio amico e gli andai incontro abbracciandolo forte. Successivamente offrii un bel caffè ai miei amici e mi ritirai con Ermal in camera per dare forma ai nostri pensieri.
Come mi aspettavo il mio amico trovò subito le parole adatte per quello che volevo esprimere, a quelle ci aggiunsi il ritornello di una canzone che scrissi qualche anno fa. Si chiamava "Silenzio" e il ritornello faceva al caso nostro << non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente >> così da quelle frasi nacque tutto il testo.

Tornammo in sala pranzo dove le due donne avevano cominciato a fare amicizia e annunciammo la nostra imminente collaborazione: inutile dire che furono felicissime e anche i piccoli lo erano <<evvai papà! Ermal sei un mito!>> esclamarono in coro. Per concludere la serata Libero invitò tutti ad imbracciare le chitarre e cantare tutte le canzoni di Ermal.

We Are Going To Be FriendsWhere stories live. Discover now