CAPITOLO QUARANTOTTO: Notte in barca a vela

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-170, 1 Gennaio

"Visto che è inverno e il mare è anche mosso, ho deciso di affittare una barca a vela e dormire al molo" mi spiega, per poi mostrarmi la barca che si trova davanti ai miei occhi.

La mia bocca forma una specie di "o" e prendo Kaleb per la mano e poggio un piede sulla prua cercando di salire e riesco nell'intento seguita anche da lui.
Entro in cabina per ispezionare un po' il tutto e noto dei bicchieri con dello champagne versato all'interno sopra un tavolo e poi ci sono delle porte dove penso che all'interno ci siano bagni e camere da letto.

"Ecco a te" mi passa un bicchiere e sedendoci incominciamo a bere guardando il tramonto e tutto ciò sembra la scena di un film.

"Siamo nel 2019, un altro anno è passato" sospira malinconico ed io annuisco, pensando ai miei genitori e a quanto mi manchino.
Non riesco ad accettare ancora il fatto che non ci siamo neanche scambiati gli auguri per colpa del loro lavoro, ho provato a chiamarli ma non rispondono e sono anche un po' preoccupata.

"Sei bellissima, anche se non te lo dico mai" per un momento il mio cuore smette di battere e giuro di aver visto Kaleb arrossire.

"Grazie" sussurro imbarazzata e porto il mio sguardo per terra, evitando di guardarlo negli occhi, anche se dovrei farlo.

Poggia il bicchiere sul tavolo e si alza, prendendo una radio antica, la accende e parte la canzone Kiss me di Ed e subito mi ricordo che è la sua preferita, in questi viaggi abbiamo parlato di molte cose ed ho scoperto anche molto su di lui.

"Balliamo." la sua voce è decisa e mi porge una mano davanti al viso, la afferro indecisa e mi alzo; lui in risposta mi stringe ancor di più e dopo avermi avvicinata inizia a muoversi a ritmo di musica, che in questo caso è lenta.

" Kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved

This feels like I've fallen in love
Fallen in love
Fallen in love

Yeah I've been feeling everything
From hate to love
From love to lust
From lust to truth
I guess that's how I know you "

Dondoliamo ascoltando questa fantastica canzone, fino a quando lui non poggia le labbra sulle mie e il fuoco si scatena in me.

Sarà stato lo champagne, ma io lo voglio e devo averlo assolutamente, non posso resistere altri giorni.

"Ti voglio" ansimo, mentre lui scende a baciare il collo, ma alla mia affermazione si blocca.

"Cosa? M-Martina t-tu.." lo blocco zittendolo e annuisco piano.

"Non mi vorrai mica far morire vergine" ridacchio e lui mi guarda male, ma poi sorride anche lui.

"Ti voglio anche io" sussurra e sento il suo membro spingere sulla parte più sensibile di me, visto che siamo abbracciati.

La canzone continua e nel mentre lui apre la porta della camera ed entra per poi buttarmi sul letto.
"Baciamoci un po' " mormora e la sua lingua tocca la mia, iniziando una dolce danza, le sue mani scorrono dolcemente sul mio corpo e il suo bacino struscia sul mio, lasciandomi uscire dei gemiti.

"K-Kaleb per favore" piagnucolo e lui ghigna sul mio collo, ma poi diventa serio.

"Cazzo i preservativi!" sbotta, ma poi un idea invade la mia mente e indico i cassetti della barca a vela.

"Il proprietario potrebbe averli" annuisce e si alza con solo addosso i suoi jeans, cominciando a cercare e non posso far a meno di notare la sua patta gonfia e ciò mi fa arrossire.

"Trovati!" Afferma e ritorna velocemente da me, per poi levarsi velocemente i pantaloni e i boxer rimanendo completamente nudo.

Mi spoglio lentamente anche io, ma mi ferma, sostituendo le mie mani alle sue, spogliando completamente anche me.

"Non voglio dirti le solite cose come: "farà male ma poi passerà" perché penso che tu sappia che è così, voglio dirti : Goditi questo momento" e dopo essersi infilato il preservativo entra in me, con una spinta decisa e ciò mi provoca un dolore.

"scusa" sussurra vedendomi col volto tirato ed io faccio un sorriso, o meglio...cerco di sorridere, ma il dolore non me lo permette.

"Se esco è peggio" mi dice e dopo un po' il dolore diminuisce e faccio segno di muoversi, mi chiede se sono sicura e annuendo comincia con le spinte, ma lentamente.

"Oh Dio, sei strettissima" ansima e non c'è cosa più eccitante di questa.

"Kaleb continua" gemo e lui fa come ho detto, pian piano il dolore svanisce completamente lasciando solamente piacere, poggio un bacio casto sulle sue labbra, ma lui approfondisce inserendo la lingua.

Sospiro e lo fa anche lui, nel mentre continua con le sue spinte e sento come una carica sulla spina dorsale, una strana sensazione.

"Vieni" sussurra e come trasportata dalle sue parole ci riesco, ansimando il suo nome.

"Sto per venire" e dopo altre due spinte si lascia andare dal piacere anche lui.

NON HO RILETTO IL CAPITOLO, QUINDI NON SO SE CI SONO ERRORI!

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