CAPITOLO VENTI: Partita di pallavolo

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Apro gli occhi sentendo qualcuno passare le mani sul mio viso.
Kaleb?
"Ti stavi per scottare" mormora finendo di passare la crema.
"Grazie" dico con voce assonnata e mi appoggio sui gomiti guardando intorno.
Linda e Marcus dormono abbracciati, mentre Kaleb è sempre disteso affianco a me.
"Mamma mia che sole!" Affermo prendendo gli occhiali da sole, mi accecherò.
Lo vedo annuire e noto che il mio costume è già asciutto.
Ma quante ore ho dormito?
Guardo l'orologio e sono le due del pomeriggio, sbuffando rimetto la testa sullo zaino, sì ho usato lo zaino come cuscino.
"Sai perché Teresa è così strana?" Chiedo girandomi verso di lui, che alza gli occhi al cielo.
Porta gli occhiali, ma riesco a vedere benissimo i suoi occhi e soprattutto le sue espressioni visive.
"Mi ha supplicato di scopare quando era ubriaca fradicia, l'abbiamo fatto e poi nulla, io le ho detto che non provavo nulla ed è scoppiata a piangere. Voi ragazze siete troppo convinte" racconta ed io rimango sempre più scioccata, anche se già sapevo come fosse andata.
"Ma è Teresa! Kaleb siete nello stesso gruppo" gli dico guardandolo male, ma lui alza le spalle.
Decido di non continuare il discorso, in modo da evitare un possibile cazzotto da parte mia dritto sul suo viso.
Però non prova nulla per Teresa! Sii!
Però a me non interessa.
Il tuo naso sta diventando più lungo di quello che ha pinocchio.
Scuoto la testa, per lasciare perdere i miei pensieri molto stupidi e chiudo gli occhi per godermi un altro pò di sole, anche se in certi momenti è fastidioso.
"Andiamo a fare una partita di pallavolo!" Urla Linda, saltandomi addosso.
Ma quando si è svegliata questa?
"Linda mi stai uccidendo" tossisco e lei si lascia ricadere sulla sabbia.
"C'è una rete alla nostra sinistra, andiamo?" Chiede mettendo le mani come se dovesse pregare.
Annuisco e mi alzo seguita da Kaleb e Marcus, ci sono dei ragazzi che stanno giocando e Marcus si avvicina chiedendogli qualcosa.
Il ragazzo moro con cui sta parlando annuisce e poi fa cenno di venire.
"Bene, facciamo le squadre" un altro ragazzo si aggiunge, e siamo circondati da maschi.
Le uniche femmine siamo io e Linda, la quale mi guarda spalancando la bocca.
"Mamma che fighi" mima con le labbra, ed io annuisco.
Il suo ragazzo deve averle letto il labiale, perché si avvicina a lei e le mette una mano davanti gli occhi.
Scoppio a ridere e porto lo sguardo davanti a me, ritrovandomi Kaleb con il suo fisico da Dio sceso in terra.
"Sei in squadra con me" fa l'occhiolino e dopo aver sistemato le squadre iniziamo a giocare.
Siamo io, Kaleb, Linda e un altro ragazzo, mentre Marcus è dall'altra parte del campo con altri tre ragazzi.
Iniziamo la partita e inizio a battere io facendo punto, Kaleb si gira verso di me facendo un ok con la mano.
Ribatto un'altra volta ma la palla viene presa da un ragazzo che la rimanda di nuovo nel nostro campo, Kaleb la passa me, ed io la rimando nell'altro campo ed è..PUNTO!
Mi giro battendogli il cinque, mentre Linda mette il broncio.
"Non ne prendo neanche una!" dice come una bambina piccola e una palla le arriva in testa.
Scoppio a ridere e lei spalanca la bocca.
"Chi è questo deficiente?" Urla guardandosi intorno, mentre un bambino ritorna a prendere la palla che per sbaglio aveva lanciato.
"Voi bambini dovete stare a casa! Guarda non mi hai chiesto neanche scusa.. ma dove l'avete l'educazione?!" Scoppio a ridere nel vedere Linda incazzata mentre rincorre quel povero bambino.
"Marcus Fermala" dice Kaleb ridendo e Marcus la prende dopo averla rincorsa e la fa sedere sulla sabbia.
"Ma sei scemo? Ora mi sporco tutta!" Urla ancora alzandosi.
Marcus sbuffa e le grida un "vaffanculo!", mentre lei gli risponde alzando il dito medio.
"Possiamo finire la partita?" Chiedo incrociando le braccia al petto.

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