17. Parte 2

2.8K 58 12
                                    

Era nel bagno con la sua certella clinica in mano.
Non potevo crederci, mi sembrava assurdo.
Andai verso la porta del bagno chiusa e provai a ad aprirla, ma già dopo averla spostata di qualche centimetro avevo visto l'ombra di Luke gettarsi sulla porta.
La richiusi subito.
"apri la porta, non puoi restare lì per sempre, dovrai pur uscire maledizione"
Disse lui con tono calmo, più che calmo azzarderei dire controllato.
"Luke basta, lasciami andare a casa, io sto per crollare. Ti prego Luke"
La mia schiena era attaccata alla porta e man mano cominciai a scivolare in basso.
"ti prego Luke non ce la faccio più a stare qui"
"stai zitta, non voglio sentire la tua voce"
Sentii un forte colpo alla porta alla mia stessa altezza.
Deve essersi anche lui seduto a terra e poggiato alla porta.
"Luke io capisco perché sei così agitato, lo sarei anche io  nella tua condizione"
"la mia condizione non ti riguarda, quelle carte erano delle mie cose personali, non dovevi leggerle.."
"Luke non mi importa più nulla, adesso portami a casa o giuro che mi uccido"
"ah ma piantala. Cosa pensi che mi impietosisca così facilmente. Che ti piaccia o no tu resterai con me"
"questo è da vedere"

Luke sentì un urlo di Melody e vide sangue uscire dalla porta
"melody... - iniziò a voce tremante- apri la porta"
Luke iniziò a sbattere la mano furiosamente
"melody mi senti?"
Inizio a calciare sulla maniglia.
Dopo vari tentativi riuscì ad aprirla e vide melody stesa atterra.

All'ospedale appena arrivarono si sentivano le infermiere dire ai medici
"adolescente, donna, lesioni provocate da una lama per rasatura da uomo. Lesioni secondo grado"

Luke stava in sala d'attesa, temendo per il peggio.

Dopo varie ore uscì il medico e Luke gli corse subito incontro.

My Evil L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora