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Ero distesa sul letto con la camicia bianca fino alla ginocchia.
Ero piena di domande..
Cosa staranno pensando i miei genitori.. è dura ammetterlo...Ma penso che ormai mi abbiano persa per sempre.

Come definiresti un genitore che ha perso il proprio figlio?
Quando perdi un genitore diventi orfano...quando perdi un marito diventi vedova..Ma quando perdi un figlio?
Cosa sei?
Possibile che il mondo non riesca a descrivere il dolore di perdere un figlio per quanto forte sia?

Non oso immaginare il dolore dei miei genitori in questo momento.

Ma tra le tante domande che mi frullano in testa c'è sempre il pensiero..la curiosità di scoprire cosa vi sia dietro quella porta.

Lo sento arrivare dalle scale con un vassoio barcollante tra le mani.
Entra nella stanza e non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi abbasso lo sguardo a guardare la lenzuola bianche.

Mi afferra il mento con la sua mano e lo solleva facendo così incrociare i nostri sguardi per la millionesima volta.
Eppure non mi sono ancora abituata, non mi sono ancora abituata a vedere gli occhi del diavolo che mi ha portata via da quello che per me era la vita perfetta.

"Dormito bene?"

"Ho avuto un pò di mal di testa"

Posò le labbra sulla mia fronte per vedere se avessi la febbre. ammetto che mi piaceva quando lo faceva. Mi sentivo stranamente al sicuro

"Farò venire un mio amico medico per visitarti...sei un pò accaldata"

"Ok"

"Lo vado a chiamare, tu intanto mangia qualcosa"

Uscì dalla stanza e dopo qualche ora rientrò insieme ad un altro ragazzo

"Ecco la nostra paziente"

"Luke esci devo farle la visita"

Luke...allora è così che si chiama.

"Certo Ashton"

Mi fece tossire, mi misurò la febbre.

Era semplice influenza

"Hai qualche livido?"
"No"
"Perché me lo chiedi?"
"Non è importante"

Dopo aver finito la visita uscì e si mise a parlare con Luke

Posai l'orecchio sulla porta, ma ruscivo a sentire solo qualche frase

"La devi riportare a casa"

"No..Non voglio. C'è un accordo Ashton e deve essere rispettato"

"Un patto..." iniziai a chiedermi tra me e me..
Di quale patto sta parlando?

Sentii dei passi venire verso la porta e ritornai subito a letto

Luke si mise seduto.

Sospirò e si mise le mani tra i capelli
Mi avvicinai a lui al bordo del letto.

"È molto bello il tuo nome".
"Grazie" disse a denti stretti
"Perché non volevi che lo sapessi?"
"Di certo non sono cose che devi sapere"

My Evil L.H.Where stories live. Discover now