Capitolo finale

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Mi trovo nella mensa dell'ospedale, seduto ad un tavolo insieme ai miei colleghi.
Il piano stava per mettersi in atto.
Feci un cenno con la mano a Will, per dargli il via.
Lui si alzò e si rivolse ad un medico lì vicino, e riuscì a farsi credere sul fatto di stare male. Venne subito accompagnato in infermeria, al piano terra.
Io mi alzai poco dopo. Sparecchiai il mio vassoio e andai diretto verso ad un corridoio vuoto.
Tirai la leva anti incendio, facendo scattare gli allarmi.
Iniziai a senire le urla, il rumore della folla di pazienti e dottori che escono velocemente dall'edificio.
Non li seguii, andai diretto in infermeria.
Spalancai la porta, e c'era il mio complice lì ad aspettarmi.
Aprì la finestra ed uscimmo da lì, ritrovandoci in un parcheggio esterno.
Ormai era fatta. Will era libero, e dovevamo andarcene in fretta prima che si accorgessero della sua assenza.
Destinazione Casa degli Dei.
Prendemmo un taxi e salimmo.
Sfortunatamente, quando stavamo passando, ci imbattemmo in Annabeth, in bici, che oggi aveva il turno pomeridiano e stava andando all'ospedale proprio in quel momento.
Sapevamo che avrebbe avvisato tutti e ci sarebbe venuta a cercare.
Ora il tempo di vantaggio era diminuito di molto.
Dovevamo sbrigarci.
Il viaggio in macchina finì, e scendemmo a pochi passi dall'edificio.
Quando stavamo entrando, ci accorgemmo che Annabeth era dall'altra parte della strada, e ci stava indicando al gruppo di persone che si era portata dietro, composto da Percy, Jason, Leo, Frank, Piper, e anche mia sorella Hazel.
Era grazie a lei che ci aveva trovati.
Stavamo correndo dentro l'edificio, seguiti da quei semidei che non sapevano di esserlo.
Andammo al 600 piano, e una volta chiuse le porte dell'ascendore, tirammo un filo di sollievo.

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"Qualcuno di voi ha visto dove sono andati?"
"Percy, sono nell'ascensore!"
"Non ci resta che seguirli, ma a che piano saranno andati?"
"Percy Jackson!" Una voce a loro sconosciuta lo chiamò.
"Da quanto tempo! Stai andando al 600 piano? Oh, spero che non sia successo niente con Zeus, là sopra!"
"600 piano..."
"Forza ragazzi andiamo!"
Una volta dentro Jason chiede a Percy: "Lo conoscevi?"
"Non lo so, aveva il viso familiare, ma non so chi sia..."
Una volta saliti si stupirono di quel che stavano vedendo.
Avevano davanti l'Olimpo.

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"Zeus!" Urlò Nico entrando.
"Da quanto tempo, Di Angelo. Credevo che non vi avrei Più rivisto qui."
Era si intromise: "Ricancellagli la memoria, non avrebbe dovuto ricordare!"
"Cara, il patto è stato rispettato, io gli ho cancellato la memoria come tu volevi, ma se hanno rotto l'incantesimo io non posso fare niente."
Era brontolò qualcosa.
"Siamo venuti a parlare proprio di questo."
"Restituisci la memoria anche agli altri."
"Mi dispiace, ma non posso farlo. È stato stabilito che voi semidei potenti avreste dovuto dimenticare tutto, per preservare la pace."
"MA NON HA ASSOLUTAMENTE SENSO!"
"Calmati figlio di Ade. Anche tuo padre ha acconsentito a questo sai?"
"AVRÀ ANCHE I SUOI MOTIVI, MA SONO SBAGLIATI QUANTO I VOSTRI! VOI AVETE BISOGNO DI NOI SEMIDEI! NOI SERVIAMO PER MANTENERE LA PACE! SIETE SOLO TROPPO EGOISTI PER AMMETTERE CHE VI SERVE IL NOSTRO AIUTO!"
"Nico, Nico calmati!" gli sussurrò Will, prendendolo per mano.
"Andatevene fuori da qui." Disse la Dea.
"Eppure siamo appena entrati." Disse Leo, appena entrato insieme al resto dei nostri amici.
"Come avete fatto a salire?" Si stupì Will.
"Un tipo simpatico conosceva Percy e gli ha detto di andare a questo piano."
"Quella guardia dovrebbe fare un po' gli affari suoi." Pensò ad alta voce Era.
"Quindi... che succede?" Chiese Frank confuso.
"Succede che Era deve ridarvi i ricordi."
"Allora non mentivi sull'esistenza della Dea, eh?" Mi disse Hazel, avvicinandosi a me.
"Moglie, ormai è chiaro che sanno troppo. Stanno vedendo troppe cose di cui avrebbero dovuto perdere ogni ricordo. Non dovrebbero nemmeno sapere che esistiamo. Non possiamo più negare ancora."
"Puoi ricancellare le loro menti!"
"Ti ricordo che tra di loro c'è anche mio figlio." Zeus lanciò un'occhiata fulminante ad Era, che si zitti.

Una luce forte provenne ad un tratto dal Dio.
Una luce abbagliante che costrinse i ragazzi a coprirsi gli occhi.
Quando quella luce si dissolse, tutti si ricordarono chi erano, del loro passato, delle loro avventure e di tutto quello legato agli Dei.
Contemporaneamente, ora anche per loro il manicomio appariva come era veramente.
Il loro luogo di lavoro, era ritornato ad essere il campo mezzosangue che noi tutti conosciamo.
Will e Nico ce la avevano fatta!

Si guardarono negli occhi.
Poco dopo Nico saltò nelle braccia del biondo, baciandolo forte come mai prima d'ora, per poi abbracciarlo stretto, e poco dopo si aggiunsero anche tutti gli altri festeggiando.

Tutto ritornò a quella normalità composta da allenamenti, combattimenti e creature mitoligiche.

Tutto ritornò come prima.
Con Will e Nico ancora insieme.
E questa volta per sempre.









The End.

Stanza Numero 731-SOLANGELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora