5 Luglio 2019

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5 Luglio 2019

Da oggi ho deciso di tenere un diario personale come mi aveva consigliato di fare la terapista settimane fa, ma ehi non sono costante in niente e sono sicura che finirò come Zeno Cosini in "La Coscienza di Zeno" di Italo Svevo (se non lo conoscete le basi, vi prego). Bene, ora posso iniziare a lamentarmi, farmi pena e avere compassione di me stessa. Giornata monotona: solitudine, cibo, no friends, noia, e serie tv, che è cambiato dall'ultimo anno? Assolutamente nulla, ciò che è cambiato è il tempo che passa in fretta, troppo in fretta e la cosa ad essere onesta mi fa impazzire, arrabbiare, arrendere. Non riesco a cambiare nulla della mia triste vita nonostante ci provi, perché vi chiederete, ma se lo sapessi non sarei a questo punto. So solo che oltre alla gran forza di volontà ci vuole una sanità mentale che al momento sono sicura di non avere. E' così tanto che non faccio cose normali, a stento me ne ricordo... Cosa intendo? Uscire di casa, fare una passeggiata, andare a fare shopping, fare un aperitivo, uscire a cena, andare a casa di un amico e potrei continuare all'infinito. La cosa è denigrante, soprattutto se si pensa al fatto che io abbia ormai quasi vent'anni. Sono caduta in questo buco nero senza uscita: la depressione. E' una cosa che non riesci a controllare, ti senti sempre stanca, svogliata senza sostanzialmente aver fatto nulla durante il giorno, provi ansia, costante, hai paura che la gente lo noti e ti etichetti come scarto della società, una persona debole e inutile. E' una cosa orrenda, che ti fa abbassare l'autostima, non avere più hobby o sogni, speranza di ritornare "normale", una persona che vive e non sopravvive.

Mi vengono le lacrime agli occhi rivedendo i ricordi di Snapchat, Instagram, le vecchie foto del Rullino o semplicemente quelle salvate sul PC, allora ero una persona, che aveva una vita vera e non viveva solamente guardando dei personaggi delle serie tv che vede come suoi alter-ego.

Mi dispiace che coloro intorno a me (solo famigliari) mi vedano in questo stato, sicuramente si chiedono perché io non esca, non sia mai preparata per uscire, non abbia mai una persona al mio fianco, pensieri del tutto leciti, che mi fanno sentire ancor di più literally "a piece of shit". Per ora direi basta con lo sfogo, anche se i miei pensieri sono praticamente infiniti contando che non ho amici con cui parlare e sono logorroica. Chissà se questo tipo di sfogo potrà mai riuscire a seguire le abbuffate che mi danno tanto conforto.

 A presto.

 A

Life w/ a depressed girlWhere stories live. Discover now