ci porteranno alla rovina

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TN pov's
La serata dopo quello strano evento passò in fretta, ero molto confusa e non riuscivo a capire cosa fosse successo. Tra tutta quella gente avevo perso di vista Levi ma era ormai tardi e io avevo i piedi doloranti. Mi avvicinai all'ingresso e sorrisi ad una delle guardie. Prontamente mi fece segno di aspettare per poter riprendere la mantella.
Vedo apparire la figura ormai familiare di Natu la quale però invece che porgermi la mantella mi prende il polso e inclina leggermente la testa come ad indicare un punto più isolato. La seguì con uno sguardo curioso, cosa aveva in mente?
Aveva uno sguardo un po' perso, mi guardò insistentemente per qualche secondo senza dire niente.
TN:Allora? *Incrociai le braccia al petto*
Natu: ecco io*come se il mio sguardo fosse fuoco abbassò immediatamente lo sguardo* sono una cada amica di Leo. *Alzò per qualche secondo lo sguardo come a capire se la stessi ascoltando* solo che, lui era molto carino con me, io pensavo di piacermi. Era molto cordiale e gentile con me, solo che quando credevo di provare qualcosa per lui, bhe lui mi respinse.
TN:Bene conosci mio fratello, non sono interessata alle sue tresche.
Natu: lui, lui ha detto di amare un altro.
TN: Senti non ho tempo da perdere. *Alzai i tacchi pronta ad andarmene*
Natu: aspetta *mi afferrò il polso*
TN:Non toccarmi *retrassi subito il braccio con uno strattone* mi spieghi cosa vuoi?
Natu: dirti la verità.
TN:Mi stai forse ricattando?
Natu:Devi saperlo *disse allarmata*
TN:le persone che sanno troppo non fanno mai una bella fine *dissi così fredda da congelarla*
Natu: lui sta con il fratello di Levi *disse stringendo gli occhi* e io lo so.
TN:Okay. *La freddai andando via*
Quella frase mi paralizzò, non potevo crederci. Com'era possibile, avevo notato una certa intesa, sembrano due semplici amici.
Più pensavo a come si guardavano più pensavo che era come i guardavo Levi, devo parlare con Leo.
Tornata finalmente nella mia camera dopo altre scomode ore in carrozza tolsi lo scomodo vestito e mi precipitai in camera di Leo.
Mi apre la porta con gli occhi ancora assonati e sbadiglia.
TN:Dobbiamo parlare.
Leo:TN è tardi, possiamo parlarne domani?
TN:Adesso. *La mia voce così ferma sembrò svegliarlo del tutto*
Leo: entra.
Appena entrata mi appoggia alla parete, sentivo la testa leggermente pulsare, ammetto di aver bevuto qualcosina al castello ma era una festa.
TN: cosa mi devi dire?
Leo: di cosa stai parlando? *Disse sedendosi sul letto* hai bevuto?
TN:Sono io a fare le domande qui.
Leo: cosa vuoi che ti dica?
TN:La verità, dimmi che quella lì diceva cavolate.
Leo: cosa vai farneticando? *Aggrottò le sopracciglia*
TN: Natu. La conosci?
Sentendo quel nome i suoi occhi si allargarono leggermente con un semplice ah.
TN: Leo dimmi la verità *strinsi leggermente i pugni*
Leo: calmati TN ti prego.Cosa ti ha detto? *Alzo le mani con il palmo teso come a fermarmi*
TN:dimmelo tu.
Leo:TN...
TN:Era tutto vero?
Leo: Ascoltami, non ho potuto farci niente io, lo so okay? *La sua voce tremava* non vado bene. Non sono mai andato bene vero? *Strinse i pugni sulle ginocchia abbassando lo sguardo* non mi guardare come se fossi diverso.
TN: Cosa stia dicendo? *Dissi portandomi una mano dietro la nuca per massaggiarla*
Leo:Ormai lo sai.*sospirò*
TN: È vero, a te piace lui. *Dissi con una voce che non sembrò la mia*
Leo: tutti mi hanno sempre detto che ero strano, che ero diverso, non sono mai stato quello che volevano *la sua voce era incrinata al pianto* dillo sorellina, ti faccio schifo? *Alzò la voce* ti faccio schi-schifo? *Singhiozzò mente una lacrima solitaria gli solcava la guancia* sono così terribile solo perché sono debole e amo? *Quasi urlò mentre le lacrime uscivano imperterrite da quegli occhi che ho sempre definito casa*
Mi staccai dal muro, cercai di non inciampare sui miei passi e mi sedetti per terra difronte a lui costringendolo a guardarmi. Toccandogli il mento aveva un accenno di barba fastidioso.
TN:Leo guardami. *Gli ordinai quando il suo sguardo era ovunque tranne che su di me*
Leo:mi dispiace .*disse mentre piangeva*
TN: smettila di piangere non sei un bambino. *Il mio tono severo sembrò toccarlo* smettila di dire scemenze. Ho capito, purtroppo che sono le persone che amano quelle più coraggiose, quelle che non hanno paura di soffrire. *La mia voce si addolcì* ti voglio così tanto bene che nemmeno immagini. *Strinsi le mie mani sui suoi pugni* nessuno ti ha mai giudicato, non sei mai stato strano, sei sempre stato giusto e buono con tutti. *Sentì la stretta allentarsi* non potrai mai farmi schifo. *Scossi la testa* ho visto. Io ti ho sempre visto, eppure non ci ho mai pensato. Non farlo, non cedere, non guardarlo con quegli occhi, tu non puoi. *La mia voce era meno sicura di quanto credessi* non devi perderti in quegli occhi così azzurri, ti porteranno alla rovina. Ti divoreranno e consumeranno fino a quando non potrai farne a meno. Lui sarà la tua rovina *dissi più a me che a lui*
Leo: TN cosa stai dicendo?
TN: Sto dicendo che la famiglia Hakerman ci porterà alla rovina *ripresi a guardarlo con il sorriso mentre una lacrima scendeva dal mio occhio*
Leo:Non sei arrabbiata? Schifata? Delusa?
TN:Ti chiederei perché, perché lui, ma ho visto com'è lo guardi, e so che non c'è un perché, succede e basta alcune volte.
Leo:Chi ti ha fatto ciò? *Disse asciugandomi una lacrima dalla guancia con il pollice*
TN: gli stessi occhi di cui tu non puoi fare a meno.

Un Amore Freddo Levi X Reader [INCOMPLETA]Where stories live. Discover now