five: airport

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CHAPTER FIVE:

| michael's pov |

"Voglio davvero suonare la chitarra," si lamentò davanti alla videocamera, sospirando profondamente e indicando Gabrielle, uno dei membri della sua band. Belle si avvicinò a Gabrielle e la colpì diverse volte.

"Belle, che cosa vuoi?" Gabrielle smise di suonare la sua chitarra e si girò nella direzione di Belle, cioè verso la videocamera. "E perchè diamine stai filmando questo?"

Sentii Belle ridacchiare, facendomi in qualche modo morire un po' dentro. "Perchè posso farlo. Insegnami a suonare, Gabby, per favore?"

L'altra ragazza scosse la testa e coprì l'obiettivo. "No."

E il video finì.

Mi grattai il retro del collo con la mano; io sapevo farlo. Era frustrante come, forse, avrei potuto essere probabilmente suo amico. Avrei potuto insegnarle a suonare la chitarra, e forse dopo di quello, le sarei piaciuto anche io, in qualche modo.

Portai le mani sul viso; eccomi là di nuovo, sognando ad occhi aperti riguardo qualcosa che non sarebbe mai potuto succedere.

La porta si spalancò, prendendomi alla sprovvista e facendomi chiudere il mio portatile nel panico. Alzai lo sguardo per vedere Ashton, probabilmente il mio unico amico, in tutta la sua allegra gloria. 

"Hey, usciamo," disse semplicemente, tirandomi giù dal letto e facendo quasi cadere il piccolo computer dalle mie mani.

"No, vaffanculo," scattai, posando gentilmente il portatile sulla mia scrivania. 

Lui rise solamente, raggiungendo il mio armadio e tirando fuori alcuni vesiti decenti da farmi indossare.

Doveva sempre andare in questo modo.

"La tua ragazza st arrivando. Datti una mossa," mi esortò, spingendomi all'interno del bagno.

Ashton chiamava sempre Belle la mia ragazza, solo per il gusto di farlo. Lui pensava fosse divertente come le mie guance diventassero rosse ogni volta che lo diceva. Era leggermente irritante, dal momento che non eravamo migliori amici, e non eravamo amici abbastanza stretti da poterci prendere in giro a vicenda.

Io non lo stuzzicavo nemmeno. Lo insultavo solo qualche volta, solo perchè era così dannatamente fastidioso.

Ma anche se lui era così, aveva ancora qualche asso nella manica. Tipo questo.

Mi schiarii la gola, assicurandomi che non notasse che ero sorpreso, o entusiasta, "Dove cavolo stiamo andando?"

"All'aeroporto."

fanboy ↦ michael clifford {italian translation}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora