5. Non si spreca il cibo.

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Un giorno riuscirò ad addolcire quell'uomo  che sembra essere infuriato con il mondo intero.

Sono sicura che è tutta colpa di quel Francesco, che non smette di cercarlo, chiedendogli grosse somme di denaro.

Poveretto, lo vedo sempre sospirare pesantemente quando sente il suono del suo cellulare.

Devo provarci di nuovo, a migliorargli la giornata, prima o poi riuscirò a farlo sorridere e farlo sentire leggermente meglio.

Magari smetterà di pensare ai suoi problemi.

Grazie alla mia fantastica colazione.

Questa mattina ho deciso di prendere la colazione in una pasticceria. Ho abbandonato l'idea di prepararla con le mie mani, dal momento in cui ho solo combinato un pasticcio la prima volta.

Un bel cappuccino con del caffè decaffeinato, ed una brioche farcita alla crema, lo tirerà su di morale.

Ne sono sicura.

Con un enorme sorriso stampato sulle labbra, entro in classe, dove trovo ovviamente Andrea, alle prese con il registro.

<<Buongiorno!>> esclamo, evitando appositamente di apoggiare la sua colazione sopra la cattedra.

Non ho alcuna intenzione di combinare altri disastri.

<<Le ho portato la colazione>> gli faccio notare, sedendomi subito accanto a lui, per osservare bene la sua reazione, che rimane indifferente.

Potrebbe sforzarsi a farmi un sorriso.

<<Un buon cappuccino>> gli dico, omettendo il piccolo particolare.

Potrebbe offendersi, se dovessi dirgli che è decaffeinato.

<<Ed una brioche>> aggiungo, poggiando la busta di carta che contiene la brioche, sopra le sue gambe.

<<Non ho fame>> si limita a dire, restituendomi la colazione, con pochissima delicatezza.

<<Puo'anche mangiarla dopo>> ribatto, sforzando un sorriso, anche se il tic che mi è appena venuto all'occhio sinistro, mostra l'antipatia che sto provando in questo momento nei suoi confronti.

<<Ma sei insistente>> constata, alzando gli occhi al cielo non appena si rende conto, che non accetto nessun rifiuto oggi.

<<Desidero solo, che lei almeno oggi accettasse il mio piccolo regalo>> gli confesso, alzandomi dalla sedia, per interrompere questa conversazione che ci farebbe solo discutere.

Non ho alcuna intenzione di rovinarmi anche questa maglia.

Voglio, instaurare un buon rapporto con lui.

Fare le mie interrogazioni, senza alcun timore.

Con mia enorme sorpresa, accetta di accontentarmi bevendo un sorso del cappuccino, per poi assaggiare la brioche.

Un sorriso da ebete, si fa spazio nel mio viso, quando vedo la sua espressione corrucciata scomparire.

C'è l'ho fatta.

Sono contenta.

Molto contenta.

<<Buona>> afferma, asciugandosi le labbra sporche di crema con il tovagliolo di carta.

Annuisco alle sue parole, osservando con attenzione il suo viso, così dannatamente bello e rilassato adesso, che avrei voglia di riportargli la colazione anche domani.

<<Porca puttana>> impreca, non appena la crema pasticciera macchia il suo pantalone nero.

<<Dovevi prenderla vuota, sta cazzo di brioche>> sbraita, buttando la brioche e il bicchiere dentro il cestino, uscendo dalla classe in fretta e furia.

Fino ad un attimo fa', era di buonumore.

Non può prendersela con me.

È colpa sua. Io non centro nulla con quella macchia.

<<È bipolare>> mormoro, provando ad accantonare l'immagine di lui, che butta tutto il mio impegno nella spazzatura.

<< Maleducato>> continuo a dire, forzando un sorriso non appena vedo Luisa entrare in classe.

<<Oddio>> urla non appena i suoi occhi finiscono sulla brioche che è stata appena buttata nel cestino.

<<Non si spreca il cibo>> piagnucola, affrettandosi a recuperare la colazione di Andrea.

Un momento.. cos'ha intenzione di fare?

<<Ti mangerò io. Ti farò sentire apprezzata>> si rivolge alla brioche, accarezzandola delicatamente.

<<Non lo fare, è sporca>> la rimprovero, alzandomi di scatto dalla sedia per toglierle dalle mani la brioche.

Tiro un sospiro di sollievo, quando riesco a strapparle dalle mani la colazione di Andrea.

<<Potresti ammalarti>> continuo a rimproverarla, gettando la brioche nuovamente nel cestino.

<<Ma è buona>> ribatte, mordendo il labbro inferiore.

<<Adesso non lo è più. Mangiati la tua colazione.>> propongo, tirandola per il polso con molta fatica per allontanarla dal cestino.

A differenza mia Luisa è molto più alta di me, e sicuramente pesa un po' più di me.

<<Proverò a dimenticarla, con la crostata ai frutti di bosco>> alza le spalle, correndo subito verso il suo banco, liberandosi dalla mia stretta.

<<Ottima scelta>> affermo, tirando un sospiro di sollievo.

Che amarezza.

Ho sprecato solo soldi ed energie.

Non farò mai più una cosa del genere.

Non ne vale la pena, se è questo il risultato che ottengo.

🌺🌺🌺

Fisso la copertina del libro di letteratura, in cui è raffigurata una donna che sembra delusa ed amareggiata esattamente come me.

Probabilmente anche lei è stata ferita dal suo insegnante.

Perché sono così sfortunata? Perché non riesco a combinarne una buona?

Sbuffo sonoramente, alzandomi controvoglia dalla sedia, per andare dai miei compagni.

Da quando sono arrivata, non mi sono nemmeno impegnata ad instaurare un rapporto amichevole con loro.

Dovrei impegnarmi, un po' di più.

<<Dove vai?>> la voce profonda e roca di Andrea riesce a distrarmi dai miei pensieri.

<<Vado a fare la ricreazione>> rispondo, cercando di mostrarmi arrabbiata.

Deve capire, quanto mi hanno ferita le sue parole stamattina.

<<Tieni>> mormora, stranamente imbarazzato, porgendomi un piccolo sacchetto di carta.

<<Stamattina ho esagerato>> aggiunge, voltandomi le spalle per rientrare in classe.

Osservo il sacchetto di carta incredula a ciò che hanno appena sentito le mie orecchie. Decido di aprirlo, un sorriso si forma sul mio viso non appena vedo una brioche farcita alla crema.

<<Allora non sei così cattivo>> sussurro felice, mordendo la brioche.

Passo la lingua sulle labbra sporche di crema, impazzendo dal piacere, per la bontà di questa brioche, che non credo abbia preso al bar della scuola.

È uscito dalla scuola, per me.

Allora gli sto simpatica, ha apprezzato ciò che ho fatto per lui in questi ultimi giorni.

Mi sento speciale.

Attrazione fataleWhere stories live. Discover now