Episodio 8: Di nuovo in linea

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Un gigante gassoso, un pianetino ghiacciato, un mondo fatto interamente d'acqua, un mega-giardino dimenticato dagli dei... Lilith osservava incuriosita la mappa galattica direttamente dalla pedana di accesso, sebbene fosse impossibilitata ad aprirla non essendo comandante. Piuttosto, le etichette poste su certe località attiravano l'attenzione, nella fattispecie la Cittadella, la Terra e i pianeti natali di tutte le specie della Via Lattea. Sam, la specialista delle comunicazioni, era alla postazione accanto, le sue dita sfrecciavano aggraziate sulla tastiera del suo computer ma la sua testa si voltò in direzione della ragazza prodigio che puntava il dito verso un punto della mappa e fingeva di essere Paige durante la Guerra dei Razziatori.

― Bella, vero? – disse improvvisamente Traynor – Non hai idea di quanti giochi strategici si basino su quell'interfaccia...

― Io li adoro! – rispose Lilith, prendendo confidenza con la specialista – Soprattutto quelli fantasy... come quelli basati sulla trilogia cinematografica Cronache dell'Età del Drago

― Anche a me, ma sono troppo scenici, preferisco di gran lunga gli scacchi. A casa mia avevo una scacchiera in quarzo rosa ed ematite, mi piace avere quella sensazione di solido in mano.

― Se ti piacciono tanto, allora perché non sfidi Paige o IDA in una partita con te?

― Con la comandante ci ho già giocato una volta ed è stato divertente. – ridacchiò Sam – IDA invece è bravissima ma è un robot, non suda mai!

― Mi pare ovvio. IDA è una specie di supercomputer, che al momento è inutilizzabile, ma conosco un trucco per riattivarla senza dover riscrivere da zero la sua memoria.

La celeberrima piattaforma di Cerberus giaceva inerme nel nucleo IA al ponte 3, come immersa in un sonno profondo. Paige avrebbe voluto rimetterla online se fosse tornata sulla Normandy, una volta conclusa la cerimonia nel Parlamento a Londra dieci anni fa; invece le circostanze infauste l'avevano costretta ad abbandonare il progetto nonostante avesse raccolto in un DMO tutti i ricordi dell'amica sintetica, opportunamente modificato per resistere anche agli impulsi EM generati dal Crucibolo... il che voleva dire che, con le giuste modifiche, IDA sarebbe tornata online quasi come nuova. Non poteva farlo da sola né aveva l'autorizzazione di toccare i gadget della comandante, tuttavia rimase delusa nell'apprendere che Paige era da poco sbarcata su Tuchanka insieme a due suoi compagni. 

Era comunque determinata a riattivare quell'IA anche al costo di disubbidire agli ordini, perciò si recò nella stanza proibita e lavorò per tutto il giorno sul corpo di IDA, dalla sostituzione di schede bruciate al caricamento dei ricordi nel processore, fino all'innesto di componenti nuove che potrebbero migliorare il software. Sfortunatamente quest'ultimo non si avviava come dovrebbe e, di conseguenza, IDA rimaneva sempre offline

Neanche reinstallando il software dopo aver collegato la piattaforma al processore centrale riusciva a riportarla in vita – espressione fuori luogo per un sintetico. Doveva assolutamente fare qualcosa, forse chiedere aiuto a un tecnico esperto di IA! Disperata, richiamò Joker via intercom chiedendogli se conoscesse un amico di Paige in grado di risolvere il suo problema.

― Ne avevamo una. – rispose il pilota – Ma Shepard ha riappacificato i Geth e i Quarian restituendo loro il pianeta natale. Dopo i Razziatori, lei è tornata a casa, su Rannoch. Non mi assumerò la responsabilità di averti lasciata uscire da sola senza il permesso della comandante...

― Lo sto facendo anche per te, Joker! – lo interruppe la giovane – Davvero non vedi l'ora di riabbracciarla appena si sveglierà?

Jeff odiava ammetterlo ma Lilith aveva ragione, e quando lei aveva già in mente un'idea brillante, nulla poteva fermarla. Così a malincuore egli chiese alla specialista Traynor di inoltrare un messaggio all'amica Quarian di stanza su Rannoch informandola della follia nella quale si era lanciata la nuova arrivata sulla Normandy. Quello che temeva di più però era dover riferire a Shepard il suo coinvolgimento in quell'attività clandestina e non era divertente subire una ramanzina da un ufficiale superiore... o forse non ne avrebbe subita una, vista la proverbiale magnanimità di Paige, per cui si sarebbe salvato la faccia prima del previsto!

MASS EFFECT 4: AftermathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora