Episodio 2: Conseguenze

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L'Alleanza era nel caos, il numero di feriti non cessava di aumentare e perfino sulla Terra non c'era abbastanza spazio per i profughi... i colletti bianchi avevano bisogno di risorse, un nuovo leader, e anche una nuova nave che ricoprisse tale compito. Dieci giorni dopo la fine della guerra, i veterani allestirono una veglia per onorare i caduti, il primo dei quali e forse il più rispettoso fu Anderson, le cui spoglie erano state recuperate dai rottami della Cittadella. 

A presiedere tale cerimonia erano presenti l'ammiraglio Hackett e l'ex capitano della Kilimangiaro, che in precedenza si era unito al team addetto alla costruzione del Crucibolo: Rose Shepard, così si chiamava il contrammiraglio, ritta in piedi con una posa stoica, parlava molto bene del collega esaltandone in particolar modo le sue doti da leader. 

Inoltre, aggiunse che per onorare la sua memoria e di tutti quelli che erano caduti, propose di dichiarare quel giorno, il 7 novembre, come "giornata della memoria", appunto. Ecco perché i Marine avevano deciso di porre un sigillo là dove prima emergeva il raggio trasportatore dei Razziatori; a tal proposito era stata bonificata e ripulita a dovere l'area dalle macerie. Dove invece avevano estratto il corpo della rediviva comandante Shepard avevano eretto una statua la cui iscrizione recitava:

Comandante Paige W. Shepard

Veterana di Akuze, primo Spettro umano, eroina della galassia

«I soldati come Shepard sono rari, le donne come lei ancor meno.»

Londra, 7 novembre 2186

A rendere speciali tali statue era la scultura delle stesse: se Anderson era composto, statico, e puntava il dito contro il nemico come se ordinasse al suo plotone di avanzare, Paige era rappresentata come la figura femminile del capolavoro La Libertà che guida il popolo del maestro Delacroix, sebbene riadattata al contesto del XXII secolo. Indossava, infatti, la sua tipica corazza personalizzata e l'Interfaccia Sentinella, e stringeva nella mano sinistra una mitragliatrice Tempest e nell'altra la bandiera del Regno Unito con i bordi strappati.

Inoltre, si ergeva su una pila di cadaveri costituita da un mutante, un cannibale e un predatore, le cui braccia sbucavano a penzoloni dal piedistallo. Forse chi l'aveva scolpita aveva enfatizzato troppo la morale perlopiù altruista del soggetto ritratto, ma stranamente suscitava un senso di pace nell'occhio dell'osservatore, e la cosa non poteva che piacere a tutti.

Tutti tranne un soggetto in particolare, un altro veterano che era appena uscito dalla vita militare... in congedo, insomma. No, non si trattava dell'ennesimo umano anziano scorbutico pieno di cicatrici risalenti alla Guerra del Primo Contatto... o forse sì. Tecnicamente egli proveniva da quel conflitto ormai remoto, ma non era un umano, ma un Turian dai tatuaggi facciali bianchi del tutto somiglianti a un teschio umano. Un aspetto tale accentuato dalla pelle e dalle placche cheratinose quasi nere e dal mantello con tanto di cappuccio che gli copriva il capo... sembrava l'equivalente Turian del Tristo Mietitore. 

I più distratti, inoltre, lo confondevano spesso con il compianto Spettro Nihlus data l'incredibile somiglianza tra i due, come il colore verde brillante degli occhi o la compostezza stoica da samurai; eppure costui aveva partecipato tanto alla Battaglia della Cittadella nel '83 quanto nella Guerra dei Razziatori conclusa di recente, lui e i suoi uomini di una signora nave, la Tartarus. Con un'esperienza tale, gli altri Turian lo consideravano un ottimo stratega al pari del Primarca Victus, e forse anche un valido avversario per un'ipotetica partita a scacchi. Non per nulla lui era un generale, forse il migliore di tutta la Gerarchia, e il suo nome era Hellax. Generale Hellax Maggor.

Lui e le alte cariche delle altre specie si erano riuniti in quello che potremo definire l'equivalente galattico di una seduta delle Nazioni Unite... o le Specie Unite, se preferite. C'era il Consiglio della Cittadella al completo, poi il Primarca Turian, il capoclan Krogan, e una rappresentante dell'Ammiragliato Quarian: tutti presenti e seduti intorno a una sorta di tavola rotonda insieme agli ammiragli umani, ovvero Hackett, Shepard e pochi altri. 

MASS EFFECT 4: AftermathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora