7.

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"Madeline la colazione è pronta" gridò Eddie dalla cucina, stava tentando di non far bruciare le uova in padella e si può dire che stesse fallendo miseramente.
"Madeline" urlò di nuovo senza ottenere alcuna risposta.
Si diresse nella sua camera e dopo aver aperto la porta ebbe una brutta sorpresa.
Il letto era intatto e sopra questo c'era un foglio.
Lo prese e lo lesse ad alta voce.

Grazie per tutto quello che hai fatto, ma torno da mio fratello.
-Madeline

Strinse i pugni e lo accartocciò.
Non sapeva che diamine pensare, quella ragazza doveva avere qualche rotella fuori posto.
Ma cosa le era preso? Prima tentava di ammazzarsi sul suo terrazzo e ora spariva così, lasciandolo da solo...

Forse è questo che ti dà fastidio, essere abbandonato di nuovo

"Sta' zitto" gli rispose strofinandosi le tempie disperatamente.

Invece credo di aver centrato il punto.
Oh non dirmi che provi qualcosa per quella, potrei vomitare e poi credi seriamente che potrebbe mai amarti? Amare un mostro come me? Come noi Eddie?

Ad Eddie parve di sentire una nota di tristezza nella voce del simbionte, che tenesse anche lui sotto sotto a Madeline? Eddie scosse la testa e non ci pensò più.
"Non mi importa di quello che dici, io vado a riprendermela"
Rimase un po' spiazzato dalla sua stessa affermazione, ma ormai doveva ammettere che quella ragazza era diventata importante per lui, così afferrò la sua fidata giacca di pelle ed uscì, lasciando bruciare definitivamente le uova in padella.

***

La porta si aprì lentamente, Madeline alzò lo sguardo dai suoi piedi fino all'ingresso davanti a sé.
C'erano le tipiche strisce gialle che, come aveva visto in tv, la polizia era solita a mettere sulle scene del crimine e lei immaginò che avessero trovato il cadavere di Tom.
Forse era ricercata dalla polizia ed era stato folle ritornare lì.
Tolti alcuni nastri che le impedivano il passaggio, entrò in cucina.
Su una sedia c'era suo fratello, alzò lo sguardo e la vide.
"Sei tornata" constatò, lei annuì.
"Tom è morto, gli hanno staccato la testa a morsi e tu sei scomparsa" ancora silenzio.
"Anche se non so come sia possibile...sei stata tu?
Senti non mi importa se è morto, era diventato uno stronzo ma la polizia è arrivata pretendendo che io sloggiassi, ma io ci vivo qui quindi appena hanno tolto le tende sono subito ritornato e non ho intenzione di andare via" finito di parlare aprì il pugno, aveva una siringa ormai vuota dentro di esso.

Lui vide che l'aveva vista.
"Oh non fare caso a questo, lo faccio da un po' anzi è da tre giorni che ne ho provata una nuova ma forse non avrei dovuto...." cadde a terra e Madeline corse da lui.

"Credo di star morendo ma non importa, ho sentito il rumore delle macchine qui fuori, non pago la droga da molto"
"Testa di cazzo dove sei?" Si sentì gridare e qualcuno buttò giù la porta del bar.

"Madeline voglio che scappi"
"Ah sei qui..." ci furono anche altre voci.
"Corri Maddy!" Gridò suo fratello tutto a un tratto, risvegliandosi dal suo stato dormiente.
Madeline obbedì e corse via attraverso la porta di servizio ma sentì benissimo il capo di quegli uomini dire "prendetela".
Corse più che poteva nonostante sapesse di essere inseguita, il vento le spostava violentemente i capelli, Dio non si era mai sentita così viva.
Sperava solo di rimanerci.

Attraversò una strada arrivando dall'altra parte e finendo per accasciarsi a terra mentre cercava di riprendere fiato.
"Ehi!" Quel grido e un rumore di un grilletto la fecero subito rialzare e girarsi verso il suo inseguitore.
"Stai immobile zuccherino o ti faccio esplodere il cervello" l'uomo le puntò la pistola addosso, non perdendola di vista mentre attraversava anche lui la strada.

"Ora tu torni dentro con me" disse, poi il rumore di un motore si fece vicino e l'uomo non fece nemmeno in tempo a girarsi che venne investito.
Il suo corpo finì un centinaio di metri più in là sulla strada a differenza della moto che frenò.
"Eddie!" Gridò lei riconoscendo il guidatore e avvicinandosi.
Lui scese dalla moto.
"Ma dico Madeline ma sei totalmente uscita di-" venne interrotto quando lei gli piombò addosso, gli mise le mani dietro il collo e nascose il viso nell'incavo del suo collo.
Lui non poteva sapere che lei amava stare in quella posizione e lei non poteva sapere che lui amava il suo profumo.

Let The Devil In- Venom Onde as histórias ganham vida. Descobre agora