14|Riflessioni

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Optiamo per della pizza e dopo aver concluso la spesa, torniamo a casa con delle borse pesantissime e mettiamo tutto in ordine. Mentre sto apparecchiando la tavola, il mio cellulare squilla sul ripiano della cucina dove Cate sta per infornare le pizze e dice:«Ti sta chiamando Charles»
«Lascialo squillare, non ho voglia di parlargli. Questa volta ha esagerato, so che lo dico ogni volta che litighiamo ma questa volta ha superato il limite!» dico con voce carica di rabbia mentre appoggio i coltelli sul tavolo.
Caterina mi guarda, con un movimento rapido fa scorrere il dito sul display e si porta il telefono all'orecchio, non ho idea di cosa stia facendo ma so che ne vedrò delle belle.

«Emilie, dove diavolo sei? Sto bussando alla porta di casa tua da un'ora e ti chiedo di aprire» esordisce la voce di Charles dall'altro capo del telefono, Cate ha attivato il viva voce e sentendo il tono arrabbiato di Charles mi viene voglia di tornare a Monaco e tirargli un pugno in faccia, quella arrabbiata dovrei essere io e non lui.
«LeClerc ti conviene calmarti e chiamare più tardi. Emilie non vuole sentirti per un po'» dice Cate con voce calma mentre Charles fa un verso di sorpresa, alzo gli occhi al cielo mentre parla con voce saccente dicendo:«Ora ha pure una portavoce! Senti un po', dille di smetterla con questo stupido giochetto e di aprirmi la porta immediatamente. Si sta comportando come un bambina!»

«Io ed Emilie non siamo a Monaco, vai dalla tua fidanzatina e non chiamare per un po'. Se lo fai, giuro che ti faccio buttare fuori da Pierre e non scherzo» afferma Cate con freddezza mentre io stringo le mani a pugno, Charles mi ha dato della bambina quando quello che si sta comportando in questo modo è lui che non accetta di vedermi con qualcuno che mi renda felice.
Mentre Charles sta cercando di parlare, Caterina chiude la chiamata e mi guarda, non proferisco parola e scuoto la testa immaginando Charles davanti alla mia porta di casa che bussa e urla senza motivo. Cate sospira e si avvicina a me, si siede e mi guarda negli occhi, non c'è bisogno di parlare e so che quello che vuole dirmi è di lasciarlo perdere.
Mangiamo la pizza e poco dopo mi getto sul letto, guardo il soffitto e piano piano mi addormento, cullata dal rumore delle gocce di pioggia che si infrangono contro la finestra.

Nel cuore della notte mi sveglio a causa di un tuono particolarmente rumoroso e noto che Cate è sdraiata nel letto accanto al mio, sta dormendo profondamente così mi alzo e vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.
Accendo il cellulare per guardare l'ora e noto tanti messaggi da parte di Charles, decido di leggerli domani e mi vado a sedere sul divano. Afferro il telecomando e abbasso il volume, cerco qualcosa da guardare alle tre di notte e l'unica cosa che trovo è uno dei vecchi episodi di Grey's anatomy ed è anche quello che mi piace di più.

Charles mi ha sempre definito pazza, ma io amo l'episodio che narra dell'incidente aereo, Cristina Yang perde una scarpa e cerca solo quella mentre gli altri si trovano nel caos più totale, Arizona Robins perderà una gamba, Derek Shepherd faticherà a usare la mano mentre Lexie Grey e Mark Sloan moriranno. Come al solito, Meredith Grey esce illesa da questa situazione come tutte le altre in cui è stata coinvolta. Ho visto quest'episodio talmente tante volte che mi sto annoiando, spengo la televisione e guardo fuori dalla finestra, un lampo illumina tutta la stanza e un tuono arriva poco dopo. Afferro la coperta più vicina, mi accoccolo sotto di essa e osservo le goccioline di acqua che corrono fino alla fine del vetro, lentamente chiudo di nuovo gli occhi e rimango sul divano.

17 maggio 2019
📍Courmayeur, Italia

Apro gli occhi e mi stiracchio, Caterina è già in cucina e sta preparando la tavola. Mi alzo dal divano e mi verso un bicchiere di succo d'arancia, mentre lei mi dice:«Buongiorno, raggio di sole. Stavo pensando di farti spaccare un po' di legna, così puoi sfogare la tua rabbia. In verità, ti sfrutto perché serve legna per l'inverno ma non ho voglia di romperla io o di chiamare Valtteri»
Cate ridacchia e si volta verso di me, metto in bocca un biscotto al cioccolato e annuisco, poi rispondo:«Dammi l'ascia e rompo quanta legna vuoi»
L'italiana fa un sorriso che ricambio, dopo aver fatto colazione indosso un paio di stivali, dei leggins e una felpa pesante e mi dirigo fuori di casa dove Cate mi illustra il ceppo e la legna da tagliare.

COLLISION|| Charles LeClerc [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora