14|Riflessioni

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16 maggio 2019
📍Principato di Monaco

🎧SOS- Avicii

Sbatto la porta e mi appoggio ad essa mentre cerco di calmare il mio respiro troppo veloce, io e Charles abbiamo discusso durante il volo di ritorno per i soliti motivi futili riguardanti Will.
Il cellulare squilla dalla mia tasca dei jeans e lo afferro con rabbia, è Cate e rispondo cercando di rimanere il più calma possibile:«Cate, mi dispiace ma non sono dell'umore»
«Oh-oh, riguardo a Charles e Will?» domanda e sbuffo per farle capire che ha ragione, la sento fare un verso di tensione. Dopo un'attimo di silenzio, dice:«Ho un'idea, vengo a prenderti. Andiamo nella mia casa in montagna, faremo tre giorni immerse nella natura, solo io e te»

Non mi da tempo di rispondere che ha già chiuso la chiamata, scuoto la testa e disfo la valigia riempiendola di felpe e pantaloni pesanti, metto un nuovo shampoo all'interno del beauty e indosso una delle vecchie felpe di Jules che non tiro fuori dal cassetto da un bel po' di tempo.
Inspiro il suo profumo e torno a pensare ai bei momenti che abbiamo trascorso insieme, mi siedo sul letto mentre attendo l'arrivo di Cate. Io e Charles non abbiamo mai discusso così come abbiamo fatto oggi e trovo sempre più strano questo suo comportamento.

Magari il consiglio che Daniel mi ha dato mentre ero a Roma potrebbe funzionare, potrei far incontrare Will e Charles di modo che discutano riguardo le loro divergenze e che possano risolverle. Io cercherò di fare lo stesso con Chantalle, dato che anche lei è stata oggetto di discussione sull'aereo.
Cate suona il campanello e in pochi secondi sono al piano di sotto, salgo in macchina e mi allaccio la cintura. Cate si accorge del mio atteggiamento ed esordisce:«Non ti ho mai vista cosi, deve essere qualcosa di veramente serio. Racconta, non mi piace vederti così»
«Mi vedrai così per tutta la durata della vacanza. Non ho mai provato così tanta rabbia nei confronti di Charles. È proprio un'idiota in questo periodo. Ma dove stiamo andando?» domando mentre Cate imbocca l'autostrada verso l'Italia.

L'italiana risponde facendo spallucce e dice:«Lo scoprirai quando arriveremo, adesso riposati»
Sussurro buona idea e chiudo gli occhi, appoggio la testa al finestrino e lascio che la musica rilassante che proviene dalla radio di Caterina mi aiuti a non pensare a ciò che è appena successo.

📍Courmayeur, Italia

Cate mi sveglia scuotendomi delicatamente la spalla e non appena apro gli occhi vedo della neve, un cartello poco lontano ha una scritta. Leggo Courmayeur e faccio un sorriso, ho sempre amato le località di montagna italiane in questo periodo dell'anno, non fa né troppo caldo né troppo freddo.
Percorriamo dei tornanti e arriviamo alla casa di Cate, è una delle tipiche case di montagna fatta di legno e mi piace tantissimo.

Scendiamo dall'auto e scarichiamo le due valigie contenenti l'essenziale per questi tre giorni. Non appena entro, mi sento in uno dei classici cinepanettoni italiani. L'arredamento è tutto in legno e nel salotto c'è una stufa che non mi fa pentire di essere venuta qui, so che dovrei risolvere con Charles ma in questo momento è il mio ultimo pensiero nella testa.
«La camera degli ospiti è al primo piano, gira a destra e la trovi in fondo al corridoio. Ti piacerà qui, c'è calma e tutto quello di cui hai bisogno per distrarti» dice Cate bloccandosi in mezzo al salotto.

«Grazie Cate, grazie di tutto» dico mentre lei scuote la testa e ridacchia:«Non ringraziarmi, sono la tua migliore amica e ci sarò sempre per te. Ora, muovi il culo e andiamo a fare la spesa che il frigorifero è vuoto!»
Scuoto la testa e nel frattempo sorrido, seguo Cate fuori di casa e ci incamminiamo per le vie del paesino italiano. La popolazione è costituita per la maggior parte da persone anziane e le signore che lavorano a maglia ci rivolgono dei sorrisi, entriamo nel piccolo supermercato e compriamo l'essenziale per mangiare questa sera e per domani mattina a colazione.

COLLISION|| Charles LeClerc [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora