9|Mare e primi appuntamenti

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4 aprile 2019
📍Principato di Monaco

🎧 Strip that down- Liam Payne ft. Quavo

Gli ultimi due giorni sono stati caratterizzati dal guardare una maratona de Il Trono di Spade con Daniel e Max mangiando schifezze e tanto cioccolato. Ma oggi ho deciso di prendermi una giornata per me, mi sono fatta un bagno rilassante e dopo tanto tempo sono andata dalla parrucchiera per sistemarmi il cespuglio che mi trovo al posto dei miei capelli. Riflettendo sulle cose che non faccio da tempo, c'è anche la casella andare al mare ed una cosa che mi piace di Montecarlo è il fatto che sia proprio sulla costa.

Conosco una spiaggia che non è mai affollata perché nessuno la conosce e la maggior parte dei turisti che viene qui visita i monumenti principali di Montecarlo, mentre la restante minoranza dei turisti passa il tempo sulle spiagge frequentate dai VIP.
Spengo il cellulare di modo che nessuno possa disturbarmi e mi avvio verso la spiaggia, ogni tanto qualcuno mi ferma e mi chiede di fare una foto oppure di fargli un autografo. Una bambina con il cappellino dell'Alfa Romeo mi indica e la mamma la rimprovera ma non appena nota che sta indicando me, guarda la figlia comprensiva e si incammina nella mia direzione.

«Mi fai un autografo?» domanda la bimba, tendendomi un quaderno, la madre chiede:«Come si dice, Emilia?»
La bambina capisce cosa sta intendendo la madre e aggiunge:«Per favore» sorrido, prendo il quaderno e ci traccio sopra la mia firma mentre la bimba è in trepidante attesa. «Ecco qui, Emilia» dico restituendole il quaderno e la piccola mi getta le braccia al collo ringraziandomi.
La saluto con un cenno della mano e continuo la mia camminata verso la spiaggia isolata, una volta arrivata inspiro l'aria carica di salsedine e lascio che questa mi scompigli i capelli, anche se sono appena stata dalla parrucchiera.

Mi siedo sulla sabbia e osservo il mare che oggi è tranquillo proprio come me. Quando ero ragazzina facevo un gioco, urlavo al mare tutto quello che non mi andava bene della mia vita e lo guardavo portarselo via, onda dopo onda.
Una volta ho persino urlato di odiare la mia vita perché mi aveva portato via Jules senza nemmeno chiedermi il permesso, avevo gridato che non volevo più correre e avevo pregato Dio di restituirmelo, anche se sapevo che non avrebbe funzionato.
«Pensavo di essere l'unico a conoscere questo posto, ma a quanto pare mi sbagliavo!» esclama una voce alle mie spalle.

Mi volto di scatto e Will sta diminuendo sempre di più la distanza che ci separa, nel poco tempo che ci siamo frequentati ho apprezzato la sua presenza, mi ha fatta ridere e con lui il tempo passa velocemente. Si siede accanto a me e osserva il mare senza dire una parola, qualche gabbiano vicino a noi gracchia e poco dopo si solleva in volo verso l'azzurro del cielo.
Rimaniamo così per qualche minuto finché Will non mi richiama alla realtà dicendo:«Stasera usciamo e non accetto un no come risposta»
Sono spiazzata però riflettendoci può essere un occasione per tentare qualcosa con Will, annuisco e ci incontreremo questa sera alle otto sotto casa mia.

«Mi dici almeno dove mi porti?» rido afferrando la mano che mi sta porgendo per rialzarmi, cerco di levare la sabbia che si è depositata sui miei jeans e lui afferma:«No, cherie. Lo scoprirai»
Saluto Will e corro verso il mio appartamento, in una situazione come questa ho bisogno di Cate, afferro il cellulare e compongo il suo numero.
«A meno che non sia un'emergenza, non sono disponibile» afferma Cate dall'altra parte del telefono, sollevo gli occhi al cielo e ribatto:«Alza il sedere dal divano, perché è li che ti trovi e vieni a casa mia. Will mi ha chiesto di uscire»
Sento un gridolino che mi fora i timpani e un suo arrivo subito, chiudo la chiamata e non appena intravedo il mio appartamento, Cate è davanti all'entrata.

COLLISION|| Charles LeClerc [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora