Al-A'râf

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Spesso viene tradotta con: “I lembi” o “Il limbo” perché “al-Arâf” evoca l'idea di un bordo (di vestito) o di frange. L'esegesi classica (Tabarî VIII, 189-191) afferma trattarsi della muraglia che divide l'Inferno dal Paradiso. Altri esegeti dicono che sia il luogo in cui i credenti le cui opere di bene sono pari a quelle negative, attendono fiduciosi che Allah decida la loro sorte.

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.

1. Alif, Lâm, Mîm, Sâd,
2. è un Libro che è stato fatto scendere su di te, non sia, a causa sua, alcuna oppressione sul tuo petto, ché con esso tu ammonisca e sia un monito per i credenti.
3. Seguite quello che vi è stato rivelato dal vostro Signore e non abbiate altri patroni, che Lui. Quanto poco ve ne ricordate!
4. Quante città abbiamo distrutte! Le colpì la Nostra severità di notte o durante il riposo notturno o pomeridiano.
5. Quando li colpì la Nostra severità, non poterono implorare, ma solo dire: “Sì, siamo stati ingiusti!”.
6. Certamente interrogheremo coloro a cui inviammo e certamente interrogheremo gli inviati.
7. Poi riferiremo loro [le loro azioni] con perfetta conoscenza, poiché mai siamo stati assenti.
8. In quel Giorno la pesatura sarà conforme al vero e coloro, le cui bilance saranno pesanti, prospereranno,
9. mentre coloro le cui bilance saranno leggere, sono coloro che perderanno le anime, poiché hanno prevaricato sui Nostri segni.
10. In verità vi abbiamo posti sulla terra e vi abbiamo provvisti in essa di sostentamento. Quanto poco siete riconoscenti!
11. In verità vi abbiamo creati e plasmati, quindi dicemmo agli angeli: “Prosternatevi davanti ad Adamo”. Si prosternarono ad eccezione di Iblîs, che non fu tra i prosternati.
12. Disse [Allah]: “Cosa mai ti impedisce di prosternarti, nonostante il Mio ordine?”. Rispose: “Sono migliore di lui, mi hai creato dal fuoco, mentre creasti lui dalla creta”.
13. “Vattene! - disse Allah - Qui non puoi essere orgoglioso. Via!
Sarai tra gli abietti.”
14. “Concedimi una dilazione - disse - fino al Giorno in cui saranno risuscitati.”
15. “Sia - disse Allah - ti è concessa la dilazione.”
16. Disse: “Dal momento che mi hai sviato, tenderò loro agguati sulla Tua Retta via,
17. e li insidierò da davanti e da dietro, da destra e da sinistra, e la maggior parte di loro non Ti saranno riconoscenti”.
18. “Vattene - disse [Allah] - scacciato e coperto di abominio. Riempirò l'Inferno di tutti voi, tu e coloro che ti avranno seguito.”
19. [E disse]: “O Adamo, abita il Paradiso insieme con la tua sposa; mangiate a vostro piacere ma non avvicinatevi a questo albero, ché allora sareste tra gli ingiusti”.
20. Satana li tentò per rendere palese [la nudità] che era loro nascosta. Disse: “Il vostro Signore vi ha proibito questo albero, affinché non diventiate angeli o esseri immortali”.
21. E giurò: “In verità sono per voi un consigliere sincero”.
22. Con l'inganno li fece cadere entrambi. Quando ebbero mangiato [dei frutti] dell'albero, si accorsero della loro nudità e cercarono di coprirsi con le foglie del Giardino. Li richiamò il loro Signore: “Non vi avevo vietato quell'albero, non vi avevo detto che Satana è il vostro dichiarato nemico?”.
23. Dissero: “O Signor nostro, abbiamo mancato contro noi stessi. Se non ci perdoni e non hai misericordia di noi, saremo certamente tra i perdenti”.
24. “Andatevene via - disse Allah - nemici gli uni degli altri!*
Avrete sulla terra dimora e godimento prestabilito.

*[“nemici gli uni degli altri”: Adamo ed Eva contro Satana]

25. Di essa vivrete - disse Allah - su di essa morrete e da essa sarete tratti.”
26. O figli di Adamo, facemmo scendere su di voi un abito che nascondesse la vostra vergogna e per ornarvi, ma l'abito del timor di Allah è il migliore. Questo è uno dei segni di Allah, affinché se ne ricordino!
27. O Figli di Adamo, non lasciatevi tentare da Satana, come quando fece uscire dal Paradiso i vostri genitori, strappando loro i vestiti per palesare la loro vergogna. Esso e i suoi alleati vi vedono da dove voi non li vedete. A coloro che non credono abbiamo assegnato i diavoli per alleati.
28. Quando commettono qualcosa di turpe, dicono: “Così facevano i nostri avi, è Allah che ce lo ha ordinato”. Di': “Allah non comanda la turpitudine. Direte, contro Allah, ciò che non conoscete?”.*

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