Capitolo 10

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_Lisa_
La casa é piú bella di come la ricordavo, come prima attività  mi fanno fare un tour completo all'interno dell'abitazione. Camere, bagni, salotto, cucina, garage sono tutti ambienti spaziosi e eleganti.
Alla fine mi portano alla stanza in cui dormirò.
È da rendere personale, per ora contiene l'essenziale: un letto, una libreria, un comodino, l'armadio, un vecchio televisore e l'unico oggetto che mi sorprende: un PC moderno.
<<Ci  hanno detto che in comunità non ne avevi uno tuo, quindi abbiamo deciso di prendertelo.>>
Io sorrido, loro non possono saperlo, ma su questo punto  si  sbagliano clamorosamente.
Ufficialmente la struttura possiede una stanza in cui ci sono 6 computer utilizzabili da tutti  fino alle 23;
Meno ufficialmente ognuno di noi  possiede un computer  privato nascosto agli occhi dei sorveglianti.
Tutto é nato due anni fa, nella nostra zona c'é sempre stato un mercatino all'aperto che si svolge una volta al mese, la quantità di tecnologia usata in vendita é sempre elevata e a buon mercato, molti degli oggetti sono rotti e venduti semplicemente come pezzi di ricambio, il motivo principale del loro costo irrisorio rispetto ai prezzi di mercato deriva principalmente dalla loro provenienza: pulizie di garage e sopratutto discariche, in poche parole i venditori li ricevono quasi gratis.
In comunità  ci sono due ragazzi che sono di veri  maghi dei computer, é loro che hanno avuto l'idea, hanno iniziato a comprare portatili per riassemblarli e rivenderli, l'attività era piccola all'inizio, tutto si é evoluto  solo un'anno dopo.
Uno degli ex ragazzi che abitava in comunità (Ryan)  era finito a lavorare nella discarica pubblica e lo hanno convinto a collaborare, ora avevano un contatto all'interno.
Il meccanismo é semplice e non è mai cambiato, ogni mese lui recupera piú portatili e tablet possibili (che non siano troppo vecchi o rovinati) e in cambio di una commissione li consegna a noi.
Poi inizia la seconda fase, ai limiti della proprietà c'é un capanno fuori uso di cui quasi tutti si sono dimenticati l'esistenza, la cura del giardino é un nostro compito e i sorveglianti non si spingono così lontano.
È stato restaurato internamente e adibito a officina, i due ragazzi  si occupano di ripararli.
Io  fino a ieri ero come gli altri: una venditrice. Noi entriamo in gioco nella terza fase: ci occupiamo della rivendita.
Nella mia breve carriera vanto 40 vendite.
Quasi tutti frequentiamo scuole diverse, é li il mercato di sbocco, i prezzi che pratichiamo sono del 30% minori di quelli di mercato, tutti li comprano.
Per ogni computer/tablet venduto si prende una percentuale del 20%(commissione di vendita.), I riparatori si tengono il 30% il resto é tenuto in cassa per pagare la commissione a Ryan  e le spese per i ricambi.
Nel momento in cui sono entrata in comunità tutto era ancora agli inizi,
ho contribuito a creare il sistema e insieme a Giulia e Jay sono stata una delle prime venditrici, abbiamo stabilito fin da subito  delle  regole  semplici da rispettare: alla prima vendita non vieni pagato ma ricevi un portatile gratis, appena entri in comunità puoi rifiutare di entrare nel meccanismo e uscirne quando vuoi, se non fai la spia nessuno ti darà problemi, tutti però accettano di vendere: i soldi extra fanno sempre comodo.
Il mio vecchio  portatile é nella valigia, quello che ti regalano é sempre di fascia per così dire alta, i modelli che di solito che vendiamo sui 150 euro, il mio é leggermente più costoso, il modello é un MacBook del 2011 bianco.
Il piano originale era di smontarlo e tenerlo per pezzi di ricambio, gli mancavano troppe componenti e a ripararlo il gruppo sarebbe andato in perdita.
Quando l'ho visto però me ne sono innamorata, ho speso quindi le mie prime 8 commissioni per comprare pezzi di ricambio, il montaggio per fortuna é stato gratuito.
Quello sul tavolo é un modello più recente, un MacBook del 2015, non é nuovo ma é comunque un computer molto valido.
Li ringrazio, loro escono dalla stanza e così ho il tempo di disfare le valigie, nascondo il mio vecchio computer nel cassetto estraibile sotto il letto.
Ora potrei rivenderlo é aggiornato e l'ho fatto velocizzare (mi é costato 10 vendite, alla fine possedevo il computer migliore.) quindi ha un buon valore ma non voglio, ho lavorato troppo per averlo.
Finisco di sistemare le mie cose nei cassetti e sulla libreria.
Ora la stanza la sento piú personale, sul comodino c'é appoggiato  una foto scattata con il gruppo la scorsa estate, già sento la loro mancanza.
È quasi ora di cena, mi cambio ed esco dalla stanza, li trovo in salotto, dopo qualche secondo si accorgono della mia presenza, il cibo  é quasi pronto.
Parlo poco per tutta la durata del pasto, poi sparecchio la mia parte, mi offro di lavare i piatti, Allison mi ringrazia ma hanno la lavastoviglie, li saluto e ritorno in camera.
Mi sdraio sul letto, penso a domani. Andrò a prendere un libro nella biblioteca della scuola (aperta fino ad agosto) non ci sono mai rimasta per  molto tempo, la comunità dista 1 ora di viaggio da scuola, qui  invece sono solo a 10 minuti di camminata.
Ammetto di essere una secchiona, ho quasi finito tutti i compiti delle vacanze, ho fatto  due ore al giorno di compiti anche nel periodo in cui stavo svolgendo lo stage.
Mi rimane solo per letteratura un libro da leggere e recensire, domani andrò a sceglierlo.
Accendo la tv ma come al solito  non c'é niente di interessante, la spengo e mi cambio per andare a dormire.
Prima però mi fermo davanti allo specchio e  lo fisso di nuovo, il tatuaggio si adatta alla perfezione al mio corpo,  riflettendoci il disegno  non penso significhi piú appartenenza,  ora non so di preciso cosa rappresenti, so solo che mi piace averlo sulla mia pelle.
Mi infilo nel letto, decido di accendere il nuovo computer, é usato ma ripristinato.
Dopo mezz'ora  ho installato l'antivirus, un programma per chat criptate e trasferito del materiale che avevo  su chiavetta, una copia digitale della foto sul comodino ora é lo sfondo del desktop.
Decido di scrivere a Giulia, vado sulla nostra chat.
<<Sai la vita da ricchi é noiosa, lezioni di equitazioni, balli e stronzate simili sempre.
Domani vado a scegliere il cavaliere per il gran ballo di beneficenza ;) >>
Due minuti dopo ottengo la risposta.
<<Ok 20 minuti e sono sotto casa tua, frega tutto quello che non é inchiodato e torna a casa baby, già mi manchi 😂😢>>
Continuiamo a sparare cazzate per mezz'ora, come se fossimo ancora in quella stanza con i muri scrostati  assieme.
Alla fine la lascio andare, inizia l'ora dei controlli.
Ogni tot tempo i sorveglianti passano a vedere se nessuno é in giro o se qualcuno sta violando le regole nelle stanze.
Le fasce di tempo però sono precise, ora iniziano i 10 minuti di percorso per le stanze femminili, anche se il suo modello  fa schifo non voglio farle perdere il computer.
Spengo anch'io il mio, lo ripongo sulla scrivania.
Poi torno nel letto, le lenzuola sono soffici mi addormento pensando alla nostra amicizia.

Tattoo Girl On viuen les histories. Descobreix ara