24. L'assassinio del Commendatore Pt. 2

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-Si. Mi manca, mi mancherà sempre- questa finta affermazione mi crea un groppo in gola, togliendomi il respiro.
-Mi dispiace Jungkook, avrei voluto starti più accanto- asserisce debole Yoongi, torturandosi l'orlo delle maniche.
Si sente davvero in colpa e ció non fa che martoriarmi ancora di più.
Odio vedere mio fratello in queste condizioni, come se avesse perso.
-E io vorrei non averlo fatto- lui riporta lo sguardo su di me e mi scocca un sorriso triste.
Mia madre, d'altro canto, si alza dalla sedia e viene verso di me, inginocchiandosi per guardarmi dal basso e prendendomi una mano per confortarmi.
Sta piangendo.

-Jimin lo vorrebbe sai?- mi dice singhiozzando.
-Che cosa mamma?-
-Che tu tornassi a vivere, come prima no?-
-Oh mamma, ma io l'ho già fatto-
E questa non è una bugia.

~

-Com'è andata?- chiede Taehyung una volta entrato in camera mia. Lui è steso sul mio letto, con la schiena appoggiata alla spalliera, impegnato a sistemarsi la felpa.
Gli ho chiesto gentilmente di rimanere di sopra, perchè avevo bisogno di farlo da solo, ma sapere che comunque lui mi era vicino.
-Mentire ai propri genitori? Non è il massimo- dico avvicinandomi e stendendomi in mezzo alle sua gambe.
-Lo hai fatto per una buona causa, sai che ti appoggio- dice per rassicurarmi. Comincia ad accarezzarti i capelli, scostandomi le ciocche più lunghe dagli occhi.
-Spero di aver fatto la cosa giusta- pronuncio.
-L'importante è che stai bene Kookie. Dimmi che stai bene- si assicura il castano.
-Se sto con te, sto bene Taehyung. Sto sempre bene quando sono con te- sento la presa della sua mano farsi più salda sulla mia guancia e avvicinarsi a me.
Chiudo gli occhi istintivamente e mi lascio andare al contatto della sua bocca sulla mia. È un bacio dolce, tenero e pieno di amore. Mi tiene stretto a sè, con le braccia ancorate alla mia vita, mentre mi bacia affettuosamente.

Mi manca il respiro per tutto l'amore che sto provando in questo momento.

Voglio spostarmi dalla posizione scomoda in cui mi ritrovo, per aver miglior accesso alla sua bocca; faccio leva sulle braccia e mi metto a cavalcioni su di lui rapidamente.

Amo sentirlo così vicino a me.

Taehyung, colto alla sprovvista si muove in fretta e urta il mio comodino.
Il tonfo di qualcosa che cade sul pavimento ci fa staccare e nell'aria risuona lo schiocco delle nostre labbra che si separano.
Mi scosto per vedere cosa ha fatto cadere e reprimo un sorriso quando vedo la copertina rosso del mio diario.

Di malavoglia scendo dal letto, lasciando il calore rassicurante del corpo di Taehyung e afferro il libricino.
È piccolo, con la copertina di un bel rosso acceso, consunta dai continui tocchi delle mie mani.
-Cos'è?- chiede curioso il castano, che mi guarda interrogativo da sopra il letto.
-È il mio diario, o almeno una specie- mormoro.
-Ti va di... leggerlo? Ammetto che è un po' strano- finisco per arrossire, perchè so benissimo che tipo di parole sono nascoste fra le pieghe di queste pagine.
-Solo se lo vuoi, è molto personale Kookie- dice tranquillo.
-Voglio che tu lo legga- calco sulla prima parola, sperando di convincerlo.
-Allora vieni qui- e con una mano mi fa segno di sedermi accanto a lui.
Mi sistemo e mentalmente prego che, una volta finito di leggerlo, non mi prenda per pazzo o strano.
Glielo porgo gentilmente e lui lo prende sorridendomi cordiale.
Quando apre il diario e và alla prima pagina, lo vedo alzare impercettibilmente gli angoli della bocca.

"Questa è stata un'idea di Jin, pensa che farmi scrivere su questo diario quotidianamente tre cose che mi migliorano la giornata possa aiutarmi ad apprezzare di più la mia vita.

Non so se funzionerà, ma ci provo la stesso, tanto non ho nulla da perdere.

1. Mamma mi ha regalato quel libro che volevo da tanto
2. Sono uscito con mio fratello, dopo tantissimo tempo
3. Ho ballato con Taehyung

𝘈 𝘜𝘯 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘰 𝘋𝘢 𝘛𝘦 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 Where stories live. Discover now