PROLOGO

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"Signorina, glielo ripeto nuovamente: difetti congeniti del cuore.
Presenti fin dalla nascita, questi difetti anatomici rappresentano la principale ragione di trapianto di cuore in pazienti giovani e giovanissimi" il medico mi guarda seriamente ed io mi mordo il labbro inferiore per non scoppiare a piangere.

"Quanti giorni ho se nessuno si offre?" Chiedo con voce tremante.

Il dottore non mi guarda negli occhi, volge il suo sguardo per terra.

"Dottore, per favore... ho bisogno di saperlo" mormoro, e una lacrima scorre sulla mia guancia.

"Trecentosessantacinque esatti" sussurra.
Un anno.

Cammino facendo rotolare qualche sassolino, le lacrime continuano a scendere ed inizio a singhiozzare.
Un anno di vita se nessuno si offre.
Questa è la frase che si ripete nella mia testa più volte.
Porto una mano sui miei capelli castani e lisci, tirandoli un po'.

Mi fermo davanti la vetrina di un negozio chiuso e guardo il mio riflesso: i miei occhi castani sono spenti, le labbra sono screpolate e il mio viso è bagnato.
Passo le mani sulle mie due guance cercando di levare la maggior parte delle lacrime, ma rimane solo rossore.
Devi farti forza.

[Revisionato]

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