Dentro quella stanza soli e in testa il finimondo

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"Devi imparare a riconoscere i tuoi limiti, non puoi fare così, poteva succederti di tutto se non ti avessero fermato."

Lauro biascica qualcosa a bassa voce e Samantha è costretta ad avvicinarsi, domandandogli cosa abbia detto: "Mi hanno fermato."

"Sì, La' ho capito, ma poteva succederti qualunque cosa"

Lauro scrolla le spalle, facendole capire che se ne frega della cosa. Samantha sospira, appoggiando il panno e il bicchiere sul tavolo, cercando cosa trovare per aiutare il ragazzo, ma lui l'afferra dai fianchi, facendola voltare e baciandole dolcemente il collo:

"Lauro che hai?"

Lui non risponde, tracciandole una linea di baci e morsi dalla mandibola alla spalla e viceversa: "Oh sto parlando con te!" Ma Lauro non è interessato ad ascoltarla. Si alza di colpo, mettendola al suo posto, sotto di lui, baciandola e facendo tacere le sue domande così.

Una volta staccatosi, la mano di Lauro preme sulle labbra di Samantha, affondandola quasi nella sua pelle, mentre quella libera le va a stringere una coscia.
La ragazza si sente impotente davanti a quelle azioni, è spaventata da quell'atteggiamento e persino le sue grida le muoiono in gola, senza arrivare alle labbra.
Le sembra di tornare ai primi mesi, quando Lauro la voleva e la prendeva con forza e violenza, anche drogandola. Subire il tutto da lucida la spaventa, incapace di reagire.

La pelle del collo di Samantha viene stretta tra i denti di Lauro, morsa con violenza e tirata, mentre lei tenta in tutti i modi di allontanarlo con le braccia, ma invano.

Non appena si stacca, i suoi occhi ricadono in quelli scuri e spaventati di lei che lo fanno solo sorridere divertito, non comprendendo a pieno quanto stia sbagliando.

Samantha cerca di ribellarsi, ma Lauro non è intenzionato per nulla a lasciarla andare e lo conferma anche la sua mano che dalla gamba, si sposta alla felpa, aprendola in pochi secondi e spostandogliela, facendola cadere sulle braccia, per poi, senza aspettare né tentennare, afferrarle il bordo dei jeans, aprendole il bottone e abbassandole la cerniera, pronto a spogliarla anche di quelli.

Samantha stringe gli occhi, scuotendo la testa, sul punto di piangere, guardando Lauro, cercando di chiedergli di fermarsi con uno sguardo. Sguardo tristemente ignorato dal ragazzo che non ha né buone intenzioni né quelle di fermarsi.

Accade tutto velocemente.

Lauro viene preso dalle spalle e trascinato indietro, mentre tra il ragazzo e Samantha si mette Daniele a fare da scudo per difenderla:

"Non va lasciato solo questo o, sicuramente, non va lasciato con lei." Dice Daniele, girandosi poi verso Samantha, abbassandosi piano: "Tutto ok? Ti ha fatto male? Ti ha toccato?"

Lei lo fissa, incapace di parlare, tremando e abbassando lo sguardo, iniziando a piangere, coprendosi gli occhi dalla vergogna di una colpa che non ha:

"Porca troia. Ma come cazzo sta messo per fare una cosa del genere?" Domanda preoccupato l'altro ragazzo, senza lasciare le spalle di Lauro che ha ripreso a guardarsi le mani, senza saper formulare alcuna frase:

"Male, malissimo. Non ha mai tentato di fare una cosa del genere con nessuna, figurarsi con lei."

Daniele le accarezza la spalla, rimettendole la felpa e passandole le mani tra i capelli:

"Lasciala!" Digrigna i denti Lauro, mangiandosi quell'unica parola che ricorda più un verso: "Non metterle le mani addosso!" Le urla contro in uno scatto d'ira, venendo bloccato da entrambi i ragazzi, senza levare lo sguardo d'odio da Daniele e abbassarlo minimamente su Samantha, che osserva la scena piangendo:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now