Dentro quella stanza soli e in testa il finimondo

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"Samantha..."

Sussurra con difficoltà:

"È in macchina, sta bene."

"È qua?"

"Sì, è qua con noi, con te, tranquillo, è qua vicino a noi."

"Mi dispiace. Dille che mi dispiace." Sussurra con difficoltà: "Lei capirà."

Daniele lo guarda, per poi fare un cenno all'altro ed alzarsi, andando verso l'auto e facendo abbassare il finestrino a Samantha che lo guarda preoccupata: "Ha detto di dirti che gli dispiace, che avresti capito cosa intendesse."

Lei, infatti, annuisce sorridendo leggermente: "Fargli sapere che non deve preoccuparsi, che va tutto bene e che ora deve pensare a lui."

Daniele annuisce, seppur confuso, non comprendendo questo strano dialogo, ma tornando da Lauro e comunicandogli le parole della ragazza, alle quali lui semplicemente annuisce, senza sorridere né nulla, respirando a fondo e fissando il prato davanti a lui:

"Che ore sono?"

Domanda, distrutto e con fatica, cercando nelle tasche il suo telefono, incapace di trovarlo: "Tre e mezza."

"Tre e mezza?" Daniele annuisce: "Capisco...Julia come sta?"

"Julia è rimasta a casa sua, è sotto effetto di allucinogeni, ma sta bene, non è là da sola."

"Sono riuscito a ferire anche lei alla fine. Che bello schifo che sono." Commenta Lauro, freddamente, portandosi poi una mano sulla tempia per il dolore che gli è arrivato: "Portatemi a casa."

"Sei sicuro di sentirti bene? Non devi ancora vomitare? Possiamo restare qua ancora un attimo se vuoi, nessuno ha fretta." Lo tranquillizza l'altro ragazzo, che Daniele appoggia annuendo:

"No, no." Lauro si rialza, barcollante, cercando di mettere a fuoco il luogo che ha attorno e cercando stabilità nei movimenti, appoggiandosi con un gomito a Daniele e respirando a fondo, per poi riprendere a camminare fino all'auto, riuscendo ad aprire la portiera dopo un paio di tentativi andati a vuoto, ed entrando, sedendosi al centro dei posti posteriori.
Daniele e l'altro ragazzo lo imitano, sedendosi ai suoi lati, pronti ad aiutarlo eventualmente dovesse reagire ancora.

Samantha non aspetta indicazioni e riparte, andando verso la casa di Daniele ed arrivando dopo dieci minuti, precedendo i tre, andando ad aprire la porta e ad accendere la luce, facilitando la cosa.
Lauro viene fatto sedere sul divano di casa, mentre Samantha, su permesso di Daniele, gli sistema un po' i ciuffi di capelli appiccicati alla fronte a causa del sudore, asciugandogli e pulendogli come può il viso.
Il biondo segue i suoi movimenti con stanchezza e silenzio, muovendo unicamente gli occhi:

"Sam." Daniele la richiama, facendola girare verso di lui, smettendo di dare attenzioni a Lauro: "Resti a dormire qua? Ormai è tardi, guidare a quest'ora, da sola, non è consigliabile. Per me non ci sono problemi, ho una stanza in più."

"Posso dormire anche sul divano, fate dormire Lauro in un letto."

"Non ti preoccupare, per lui già lo abbiamo, quindi non c'è problema per te, te lo preparo."

Samantha annuisce, ringraziando Daniele e l'altro ragazzo, che vede poi chiudersi in una stanza, per pulirgliela e preparagliela velocemente.

La mano di Samantha ritorna sul viso di Lauro, asciugandolo dalle ultime gocce che ci sono e che continuano a formarsi.
Gli passa poi un bicchiere d'acqua, aiutandolo a bere, come non ne fosse capace, facendogli fare piccoli sorsi, temendo possa cadergli.
Lauro alza il braccio, circondandole i fianchi, mantenendo uno sguardo abbastanza vago e perso, vuoto e assente:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now