Le piccole poche cose da tenere strette

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Samantha lo squadra, trovandoselo davanti per la prima volta. Non ha molto da spartire con il fratello. A lui la droga non l'ha ridotto così male. Magro è magro anche lui, ma in confronto a Lauro è pienamente in carne.

Federico si avvicina all'orecchio di Lauro, sussurrandogli qualcosa in modo che nessuno possa sentire a parte il biondo che annuisce, per poi seguirlo con lo sguardo quando va ad aprire un'altra porta, rimasta, fino ad allora, chiusa.

Lauro si sfrega tra loro le mani, mordendosi le labbra, muovendosi un po' sui piedi, per poi fare un cenno ai ragazzi che si sono persi a guardarlo, invitandoli a tornare alle loro mansioni:

"Voi due!"

Richiama, freddamente, le due ragazze, stringendo gli occhi e indurendo i lineamenti del viso, stringendo le mani, premendosele una con l'altra:

"Vi devo parlare singolarmente per determinati argomenti che, affrontati in contemporanea, perderebbero la loro importanza.
Quindi, scegliete voi, ma una di voi due mi raggiunga subito in quella stanza"

E indica la porta che suo fratello gli ha, precedentemente aperto e socchiudendo la porta, una volta dentro:

"Vado prima io, va bene?" Domanda Lisa, sfiorando a Samantha un braccio, per farle capire di voler andare per prima ad ogni costo, cercando di convincerla:

"Sei sicura?" Lisa annuisce, convinta, sfiorandosi il viso e portandosi indietro i capelli, liberando il viso: "Va bene, come preferisci, mettici poco se riesci e presta attenzione a ciò che dici" Sussurra, per che gli altri la sentano:

"Certo, tranquilla, ci vediamo tra poco"

Conclude, girandosi e andando, a passo svelto verso la porta della famosa stanza, chiudendosela alle spalle con un colpo sordo e violento, mentre Samantha incrocia le braccia al petto, non smettendo di fissare la porta:

"Vuoi stare lì imbambolata per molto? Guarda che Lauro ci metterà almeno dieci minuti se non di più a parlare con la tua amichetta." La ragazza si gira verso Frenetico che la guarda con le braccia dietro la schiena e uno sguardo tranquillo, senza cattiveria né malizia: "Lo dico per te. Puoi venire a sederti. Vuoi qualcosa da bere? Abbiamo diverse cose"

La invita, gentilmente, indicandole un divano sul quale estremo è seduto un ragazzo che sta scrivendo qualcosa su un quadernetto e non le ha minimamente considerate per tutto il tempo:

"Un bicchiere d'acqua mi basta"

Risponde freddamente, facendo sorridere il ragazzo che annuisce, facendo cenno ad un altro, che esce dalla stanza, ritornando poco dopo con una bottiglietta d'acqua che viene passata alla ragazza:

"Grazie..." Fa un lungo sorso all'acqua, per poi tornare a guardare negli occhi Frenetico: "Cosa vuoi in cambio?"

"Di cosa?" Domanda lui stupito e lei gli agita davanti agli occhi la bottiglietta:"Ma stai scherzando? Assolutamente nulla. È una bottiglia d'acqua, non andiamo mica in bancarotta per quello" La prende in giro, ridendo: "Guarda che siamo umani, non abbiamo bisogno di ricevere sempre qualcosa in cambio o di far pagare ogni cosa che offriamo, mica siamo mostri"

Samantha accenna a malapena un sorriso, per poi tornare subito seria una volta resosi conto della cosa.
Non riesce a stare tranquilla in quel posto, ci sono troppe persone sconosciute, sente troppi sguardi addosso che la stanno analizzando come lei dovrebbe fare con tutti, ma non ne è in grado. È troppo a disagio.

Ciò che la spaventa è che è circondata da ragazzi, solo ed unicamente maschi, nessuna ragazza e teme che lei e Lisa saranno le sole, ma spera, in cuor suo, di sbagliarsi, sicuramente non lavorano tutti assieme, alcuni neanche si conosceranno, alcuni saranno in giro per le strade di Tufello e dintorni a lavorare, non deve iniziare ad avere queste paranoie.

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now