Nessuno che ti voglia così tanto come me

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Le dice, seriamente, alzando nuovamente la mano sul collo della ragazza, accarezzandole con un pollice la guancia e avvicinandola, piano a sé:

"Ne sei sicuro? Non mentirmi, sento troppe bugie."

"Senti..." Le afferra una mano, portandosela all'altezza del cuore e tacendo, permettendo alla ragazza di sentire il suo cuore battere più velocemente del solito: "Capito? Non voglio che sembri una stupida scena da cliché e da film di serie Z, ma se le mie parole possono trarti in inganno, ascolta il mio corpo e il mio cuore, quello non può mentire, non mente, non posso controllarlo. Capisci che non ti sto mentendo dicendoti che non sei un giochino?"

La guarda, cercando di convincerla anche con lo sguardo. Gli occhi di lei gli analizzano il volto, come per cercare un tratto di menzogna o di falsità, ma non lo trovano, non riescono a trovarlo negli occhi lucidi e stanchi del ragazzo:

"Ti fidi?" Sussurra lui sulle sue labbra:"Solo per stanotte... Fidati di me."

"Solo per stanotte?"

"Sì. Per stanotte." Le accarezza le dita della mano, alzandosela fino alle labbra e baciandola: "Domani ci ripenseremo. Stasera viviamocela. Ti va?"

Non le permette risposte né niente, le accarezza la nuca, afferrandola e avvicinandola, riprendendo a baciarla.
Nonostante il silenzio, Samantha ricambia, accarezzandogli il petto da sopra il tessuto della maglietta, tirandogliela, mentre le mani di Lauro finiscono sulla schiena di lei, sotto la maglietta, sfiorandole gli slip e tirandoli giocosamente.

Una volta staccatasi dalle sue labbra, Samantha inizia a baciargli il collo, accarezzandoglielo con le labbra e mordendolo leggermente:

"Levatela..."

Le ordina con un sussurro, tirandole i bordi della maglietta. Lei si allontana, tirandosi verso l'alto i lembi del tessuto, facendosi aiutare dal ragazzo, felice di spogliarla in quel momento delicato e particolare che hanno realizzato:

"Quanto sei bella..."

Le traccia la linea del torace, passandole le dita tra i seni, fino all'ombelico, sentendola rabbrividire sotto il suo tocco:

"Soffri il solletico?"

La deride, desideroso di sapere la sua risposta che, non arrivandogli, risulta retorica: il solletico non c'entra nulla in quel momento, sono ben altri brividi.
L'anticipa per l'ennesima volta, alzandosi poco sulla schiena, e togliendosi la maglietta, imitandola, restando a petto nudo:

"Questi tatuaggi Lauro..."

"Che hanno?"

"Sono tanti, sono grandi, ti coprono tutto il petto. Sono strani..."

"Cosa dovrei tatuarmi secondo te?"

Le domanda, curioso e interessato, accarezzandole i fianchi e facendole passare le mani sotto l'elastico degli slip, allargandoli con la propria presa e giocandoci, spostandola meglio sui suoi di fianchi:

"Delle piante."

"D'erba?" Ironizza lui, prendendola in giro, mentre lei sorride:

"No, no, pensavo a delle palme."

"Palme?" Inarca un sopracciglio, confuso:

"È qualcosa di bello, mi piacciono le palme, sono simbolo dell'estate, della libertà, delle spiagge sulle quali tutti vorremmo andare."

"Ti piacerebbe andarci un giorno?"

La guarda negli occhi con questa domanda, tornando serio e spostando le mani dall'intimo di lei. Samantha non lo guarda più. È come se fosse tornata a concentrarsi sul corpo di lui, tirandosi indietro ed afferrando tra le mani il bordo della tuta di Lauro, abbassandogliela e cercando di levarla:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now