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Persone a cui piace ablackcatnamedems, bluemorris, lydiamoon, matt

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Persone a cui piace ablackcatnamedems, bluemorris, lydiamoon, matt.williams, lucky_williams, missmcallister, perfect_harry e 1878 persone

creepy.jamie i'm a bad bitch and i love party 😏

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missmcallister non puoi mandare a puttane la mia eterosessualità così però eeeeh!!!!

creppy.jamie @missmcallister amore HAHAHA

lucky_williams che tipo di party, eh? 😏

creepy.jamie @lucky_williams sesso, droga e rock 'n' roll, baby 🤟 i'm kidding 🤣 solo sesso e alcool 🔝

lucky_williams @creepy.jamie sei sempre la solita 😂

lydiamoon madonna santa, amore mio sei sexy da morire 😍

creepy.jamie @lydiamoon i know 😏

username1 che puttana

bluemorris @username1 ma tu, cogliona!

ablackcatnamedems sei meravigliosa omg

creepy.jamie @ablackcatnamedems ti ringrazio 🖤

Emily gridò a squarciagola sia per lo stupore che la felicità, dopo aver visto che Jamie le aveva appena risposto al commento lasciato sotto al suo post. Quello fece sì che suo padre si precipitasse in camera sua con i pantaloni alle caviglie e il giornale sotto l'ascella, segno che si era appena seduto sull'asse del cesso dopo una lunga giornata di lavoro.

«Ti sei fatta male?», le domandò con preoccupazione, provando a recuperare i suoi pantaloni finiti alle caviglie con una mano mentre osserva con attenzione sua figlia per capire cosa fosse successo, non trovando nulla di strano in lei o nella stanza in sé.

La ragazza di fronte a quella scena, scoppiò in una fragorosa risata, scuotendo energicamente il capo, «No, ma la ragazza che mi piace mi ha risposto ad un commento su instagram», gli spiegò, continuando a sbellicarsi perché suo padre era proprio comico in quel momento.

John Wright era perfettamente conscio di quali fossero le preferenze sessuali della figlia sin da quando era solo una ragazzina di appena tredici anni e mai gli aveva dato fastidio sentirla parlare di ragazze o conoscere personalmente le fidanzate che aveva avuto in passato. Si era sempre definito un genitore dalle ampie vedute e infatti era proprio così: non gli poteva fregar di meno di chi fosse l'amante di Emily, gli importava solamente che fosse felice con quella persona, uomo o donna che sia.

Quindi anche in quel momento, sentirla parlare della ragazza che le piaceva non lo fece andare su tutte le furie come molti genitori bigotti avrebbero fatto, anzi gli si scaldò il cuore saperla innamorata di qualcuno.

«Si chiama Jamie, giusto?», Emily non aveva mai nascosto nulla a suo padre, ma veramente niente. Sapeva persino quando lo aveva fatto per la prima volta perché un po' terrorizzata all'idea del dolore che avrebbe provato, gli aveva chiesto un consiglio e John le aveva semplicemente detto di rilassarsi e che se non sapevano dove andare per fare sesso, di restare a casa che lui sarebbe uscito presto e tornato tardi, solo per darle tempo di stare con la sua fidanzata di quei tempi.

John ricordava tutti i nomi delle poche ex ragazze di sua figlia e i loro volti perché Emily gliel'aveva presentate, non volendo tenergli nascosto le sue relazioni, ma anche perché tante se le sarebbe trovate fra i piedi, in quanto più volte avevano dormito da loro.

Sapeva anche quando aveva fumato per la prima e quando aveva bevuto la sua prima birra, tra l'altro insieme a lui davanti a un vecchio film d'azione. E non l'aveva mai giudicata, anzi si era comportato sia da genitore che da amico e le aveva dato buoni consigli per evitare di farsi male o di finire in qualche guaio.

Lo sguardo di Emily prese vita, si illuminò nell'udire il nome della ragazza che le aveva rapito il cuore, «Sì, lei, papi. Ha postato una foto che mi ha quasi uccisa quindi le ho lasciato un commento, ma non mi ero mica aspettata che mi rispondesse e quando ho visto che lo ha fatto, ho urlato d'istinto», ridacchiò sommessamente mentre sulle sue guance comparve un leggero rossore che le colorò il viso pallido.

L'uomo scosse appena il capo e i suoi lunghi — sino alle spalle — capelli brizzolati e scalati gli dondolarono davanti al viso stanco, «Ancora non le hai parlato di persona?», le chiese, allacciandosi i pantaloni in vita e sbuffando quando il giornale gli cadde davanti ai piedi.

La ragazza scosse il capo, sporgendo il labbro inferiore in fuori in un'espressione triste, «Nope, ma potrei scriverle su instagram...», pensò l'ultima parte della frase ad alta voce, esalando poi un sospiro teso.

«Questi dannati social! Se ancora non riesci a rivolgerle la parola, scrivile una canzone che è la tua passione, no? Non usare quell'aggeggio infernale. Trasmettile il tuo amore attraverso la tua musica o le tue bellissime polaroids», si lamentò l'uomo, riuscendo, come sempre, a darle un nuovo consiglio che era decisamente migliore della sua idea iniziale.

Come faceva suo padre a darle sempre dei consigli così perfetti in ogni situazione, solo lui lo sapeva. Forse, col fatto di considerarsi un uomo all'antica, non pensava collegando ogni idea per parlare con qualcuno ai social, ma solo a cose concrete che potevi toccare come una lettera, delle foto oppure delle polaroid o ascoltare, come nel suo caso. La sua musica.

«E se facessi entrambe le cose? Le inviassi delle polaroid e una frase della mia canzone?»

Emily aveva già così tante idee per la testa. La melodia per la sua canzone. Il testo della canzone, anche se era ancora un po' in certo. Le polaroid da usare. Che la mente stava chiedendo pietà.

John le mostrò sia un sorriso orgoglioso a sua figlia che il pollice all'insù, come a enfatizzare quanto preferisse quell'idea all'originale, «Può andare. Molto meglio che lasciare commenti su una foto, vero?», domandò in modo retorico, facendole pure l'occhiolino.

«Molto meglio. Grazie papi! Ora mi metto all'opera poi preparo la cena.»

«Fa' pure con calma. Io vado al cesso che il mio stomaco sta chiedendo pietà», rise l'uomo per poi chiudersi alle spalle la porta della camera di sua figlia con la sua risata ad accarezzargli l'udito.

Polaroid [Youth Series ~ Book #22]Where stories live. Discover now